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Arrestato a Platì il super latitante Trimboli

 

Arrestato a Platì il latitante Saverio Trimboli, si proteggeva con radiosacanner

13 feb 10 Saverio Trimboli, di 36 anni, latitante dal 1994 per traffico internazionale di droga, è stato arrestato a Platì dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria. Trimboli trafficante di droga e affiliato alla 'ndrangheta era inserito nell'elenco dei cento latitanti più pericolosi del Ministero dell'Interno. L’uomo è stato sorpreso in un'abitazione, di proprietà di una persona da alcuni decenni emigrata in Australia, dove erano stati realizzati due bunker, uno di trenta e l’altro di 25 metri quadrati. Era ricercato sulla base di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Torino per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti 30 scanner, 20 radio portatili, strumenti idonei a rinvenire microspie e 10.000 euro in contante. La strumentazione gli serviva per seguire le mosse delle forze dell’ordine e per prevenirle. Gli strumenti di bonifica utilizzati per evitare sorprese. E’ purtroppo noto come la ndrangheta oggi fa uso di alte tecnologie senza farsi mancare. Un livello decisamente alto e preoccupante per una sorta di guerra tecnologica contro l’intelligence raffinata messa in campo dalle forze di polizia.

Latitante da 16 anni. Trimboli era il latitante di 'ndrangheta ricercato da piu' anni. La sua latitanza durava da 16 anni ed e' iniziata quando era appena ventenne. A segnalare la sua caratura criminale nella conferenza stampa di questa mattina e' stato il procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, il quale ha sottolineato che ''Trimboli e' uno che la latitanza la sapeva fare''. Non e' escluso, secondo il magistrato, che con gli strumenti trovati nel covo (computer, scanner e altro) riuscisse a comunicare con l'esterno in tutto il mondo e continuasse a gestire il traffico di stupefacenti. Gia' due volte i carabinieri erano andati vicino alla sua cattura, ma lui era riuscito a sfuggire. Lo scorso mese di dicembre era stato scoperto un bunker nell'abitazione del fratello. Sono in corso accertamenti sul proprietario dell'abitazione dove e' stato rintracciato. Aveva ricavato il bunker a cui si accedeva mediante una porta scorrevole a mattoni.

''Il successo di questa operazione contro la 'ndrangheta sottolinea, una volta di piu', l'impegno costante delle Forze dell'ordine nel nostro paese a favore della sicurezza e della legalita' nella lotta incessante contro le organizzazioni criminali''. E' quanto scrive il presidente del Senato Renato Schifani nel messaggio inviato al comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, generale Leonardo Gallitelli, dopo la cattura del latitante Saverio Trimboli. Nel messaggio, Schifani, esprimendo le sue piu' vive congratulazioni rivolge al comandante generale dell'Arma dei Carabinieri e a tutti coloro che hanno partecipato con coraggio e determinazione all'arresto il piu' sentito ringraziamento, nome suo personale e dei colleghi senatori.

"La pressione delle forze dell'ordine contro la 'ndrangheta continua senza soste e sta dando grandi risultati come testimoniano gli arresti di due giorni fa degli autori della strage di Duisburg cui si aggiunge oggi la cattura di Trimboli". Lo afferma il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che, in una telefonata al comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, si e' complimentato per l'arresto di Saverio Trimboli, elemento di spicco della 'ndrangheta calabrese, inserito nell'elenco dei 100 latitanti piu' pericolosi.

Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha espresso vivo compiacimento al comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d'Armata Leonardo Gallitelli, per l'arresto, operato a Plati' da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, unitamente a quelli del Gruppo Operativo Calabria (G.O.C.) di Vibo Valentia, del latitante Saverio Trimboli, inserito nell'elenco dei 100 latitanti piu' pericolosi d'Italia e ricercato dal 1994. "E' questo -ha affermato La Russa- un ulteriore significativo successo dell'Arma nella lotta alla criminalita'. I cittadini sono orgogliosi dei Carabinieri e guardano ad essi con fiducia e gratitudine, per la loro incessante opera a garanzia della sicurezza e della civile convivenza".

"Esprimo il mio plauso ai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria e all'Arma dei Carabinieri per la brillante operazione che ha portato alla cattura del pericoloso boss latitante Saverio Trimboli". Lo afferma il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, aggiungendo che "i tratta di un ennesimo significativo colpo al cuore della 'ndrangheta che dimostra, ancora una volta, che la squadra-Stato e' sempre vigile nel garantire sicurezza ai cittadini, attraverso la sua presenza sul territorio, rafforzando cosi' i principi di legalita' e di giustizia".

"Lotta senza fine alla criminalita' organizzata". Lo dichiara il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. "Questo e' l'obiettivo del governo Berlusconi e l'arresto di oggi di un altro dei cento super latitanti dimostra che dalle parole sappiamo passare ai fatti, grazie anche al contributo determinante dell'Arma e delle forze dell'ordine. E poi ci sono le norme, quelle gia' varate nel pacchetto sicurezza che inaspriscono il carcere duro per i boss, per la confisca dei beni dei mafiosi, per un contrasto deciso alla criminalita' organizzata. Questo e' il governo del fare".

L'ingresso del bunker

la "pota" del bunker aperta

 

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