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Coldiretti denuncia con lottizzazione colata di cemento a Squillace

 

Coldiretti denuncia con lottizzazione colata di cemento a Squillace

09 apr 10 L’approvazione del piano di lottizzazione avvenuta con deliberazione consiliare n. 41 del 28 novembre 2008 da parte del Comune di Squillace e la successiva delibera consiliare n.45 del 23 dicembre 2009 che ha approvato la convenzione di lottizzazione, complessivamente di 16 ettari, fa emergere con nettezza che la pianificazione del territorio è un argomento troppo serio. Troppo spesso infatti il governo del territorio non è rispondente ad uno sviluppo sostenibile che deve privilegiare le vocazioni territoriali ed è disallineato rispetto alla Calabria che vorremmo di più regione di qualità per il turismo e l’agroalimentare. Tutto ciò, anche alla luce dei recenti dissesti idrogeologici che hanno drammaticamente interessato la Calabria. “Come ha evidenziato di recente il Presidente della Repubblica – commenta Pietro Molinaro leader della coldiretti Calabria – occorre che i comportamenti da parte di tutte le istituzioni che interagiscono nella importante opera di gestione del territorio devono essere responsabili. Le violazioni delle norme poste a tutela del territorio sono spesso causa di danni irreparabili che depauperano l’ambiente e compromettono il delicato equilibrio dell’ecosistema..” Come ben sappiamo, il cento per cento dei comuni della Calabria si trova su un territorio considerato a rischio per frane e alluvioni anche per effetto della progressiva cementificazione che ha sottratto terreni fertili all'agricoltura che svolge un opera sociale ed economica fondamentale. Occorre in particolare da parte dei sindaci, come ha richiesto il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, un rinnovato e prudente modo di operare e gestire il territorio. Alle Istituzioni la Coldiretti chiede anche di vigilare e controllare affinché le trasformazioni dinamiche del territorio che ci sono, non influiscano negativamente e pericolosamente su un’equilibrata trasformazione dei luoghi e quello che oggi può apparire un investimento in direzione di un illusorio sviluppo, domani potrà essere causa stessa di preclusione alle vie di successo per il territorio, alienando in un sol colpo il suo valore intrinseco e il suo progresso. La coldiretti Calabria, al di là degli interessi dei singoli che vedono minacciata e non solo la loro attività e che presumibilmente hanno intrapreso le vie giudiziarie, è interessata a mantenere saldi gli equilibri territoriali e pertanto, sicurezza del territorio e sviluppo devono andare di pari passo –insiste Molinaro. Le opere costruite dall’uomo, devono avere un supplemento di vigilanza, avendo chiara la vocazione del territorio e quello di Squillace ha prestigiose radici storico-culturali. Rilanciare, un modo di gestione dell’economia della natura in questo momento storico assume un valore straordinario. Occorre più agricoltura, e meno fenomeni speculativi a suo danno, infatti, i segni di uno sviluppo disordinato, hanno aperto ferite laceranti e non sempre vengono tutelati i delicati equilibri del creato. L’agricoltura e l’agroalimentare calabrese hanno necessità e bisogno della bellezza dei paesaggi e di un territorio sicuro e ordinato. Da questi elementi distintivi prendono forza per affermare sul mercato il made in Calabria.”Disinnescare la colata di cemento che si paventa a Squillace -conclude Molinaro – può essere emulativa per i tanti comuni che in questi anni nella nostra regione sono stati violentati”.

 

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