Operazione Eremo, 63 arresti

08 apr 10 Un'operazione della polizia é in corso a Reggio Calabria ed in provincia per l'arresto di 63 persone accusate di far parte di un gruppo dedito al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. Tra gli arrestati figurano anche persone ritenute vicine a cosche della 'ndrangheta operanti sia in citta' che nella zona ionica della provincia. I componenti del gruppo, secondo l'accusa, si rifornivano di droga che poi spacciavano a Reggio Calabria e in altre zone della provincia. Una parte della sostanza finiva anche sulle piazze di Roma e Milano, dove stamani sono stati eseguiti alcuni arresti. Nel corso delle indagini, coordinate dalla Dda di Reggio Calabria e condotte dalla squadra mobile, sono state sequestrate ingenti quantità di eroina, hascisc e marijuana. Erano alcuni affiliati alla cosca Iamonte di Melito Porto Salvo, a rifornire di droga l'organizzazione, sgominata stamani. Dalle indagini, comunque, non sarebbe emerso un ruolo diretto delle cosche nel traffico di droga, ma il coinvolgimento di singoli affiliati. Su questo aspetto, comunque, le indagini proseguono. Tra gli arrestati, accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e detenzione e spaccio, figurano anche numerose persone ritenute affiliate alla cosca Lo Giudice che opera nel quartiere Eremo Condara di Reggio. Da qui il nome dell'operazione di oggi, "Eremo".

Insospettabili in manette. "Questa mattina Reggio si è svegliata più pulita" Cosi il capo della squadra mobile di Reggio Calabria Renato Cortese ha commentato l'operazione che ha portato in carcere circa 70 persone accusate a vario titolo di associazione a delinquere. Nel corso dell'operazione sono stati arrestati anche alcuni insospettabili, come il fratello di un sacerdote molto in vista nella curia reggina e il figlio di un editore. "Tra gli arrestati ci sono anche alcune persone ritenute vicino alla cosca Iamonte di Melito Porto Salvo, e quelli della cosca Lo Giudice che opera nel quartiere Eremo Condera di Reggio. Da qui il nome dell'operazione di oggi, ''Eremo''" prosegue Cortese. Secondo le indagini sarebbero stati loro a rifornire la città di sostanze stupefacenti. Gli arrestati sono accusati di far parte di un gruppo dedito al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. Tra gli arrestati figurano anche persone ritenute vicine a cosche della 'ndrangheta operanti sia in citta' che nella zona ionica della provincia, quali le famiglie, Tegano, Labate, Logiudice, Imerti e Iamonte. I componenti del gruppo, secondo l'accusa, si rifornivano di droga che poi spacciavano a Reggio Calabria e in altre zone della provincia. Una parte della sostanza finiva anche sulle piazze di Roma e Milano, dove stamani sono stati eseguiti alcuni arresti. Nel corso delle indagini, coordinate dalla Dda di Reggio Calabria e condotte dalla squadra mobile, sono state sequestrate ingenti quantita di eroina, hashish e marijuana

Sulla costa jonica le centrali di approviggionamento. L'operazione condotta questa mattina dalla squadra mobile di Reggio Calabria ha fatto emergere che nelle zone della costa jonica andavano a rifornirsi gli indagati che poi spacciavano la droga su altre piazze della Calabria (Cosenza), in Sicilia (Messina) e in Lombardia (Milano). Alcuni soggetti risultano vicini alle cosche di 'ndrangheta che fanno riferimento alle famiglie Tegano, Labate, Logiudice, Imerti e Iamonte. Tra i personaggi colpiti dall'ordinanza di custodia cautelare ci sono Antonino Giuffre' (37 anni) detto 'Il barbiere' di Melito Porto Salvo e Michele Sergi (36 anni) di Plati'. Il nome dell'operazione, 'Eremo', deriva dalla zona Eremo-Condera, in cui operano i sodalizi criminali. I reati contestati sono associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, vendita, detenzione, trasporto e cessione illecita di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina e cannabis sativa (hashish e marijuana). Le indagini sono state avviate nel 2004, condotte con metodi tradizionali e intercettazioni telefoniche. Gli indagati sono 165 in tutto.

Tra gli arrestati dell'operazione "Eremo", condotta stamani dalla squadra mobile di Reggio Calabria, c'é anche il fratello del segretario particolare dell'arcivescovo della Diocesi Reggio Calabria-Bova, mons. Vittorio Mondello, presidente della Conferenza episcopale calabra. Si tratta di Giuseppe Cannizzo, di 35 anni, già noto alle forze dell'ordine, fratello di don Luigi Cannizzo estraneo all'inchiesta.

Ordinanze di custodia cautelare in carcere: 1) Aiello Pietro, classe 1980 2) Bianco Giuseppe, classe 1980 3) Amato Pietro, classe 1985 4) Amato Massimo, classe 1979 5) Marcianò Daniele, classe 1975 6) Romeo Domingo, classe 1967 7) Cannizzo Giuseppe, classe 1975 8) Nicolò Sebastiano, classe 1981 9) Assumma Domenico, classe 1966 10) Varà Giuseppe, classe 1966 11) Campanella Emanuele, classe 1986 12) Giuffrè Antonino, classe 1973 13) Agostino Giuseppe, classe 1970 14) Ferrante Vincenzo, classe 1974 15) Mandalari Rocco, classe 1963 16) Flachi Antonino, classe 1971 17) Romeo Giuseppe, classe 1981 18) Canale Giuseppe, classe 1968 19) Giuffrè Gianluca, classe 1981 20) Ranieri Domenico, classe 1969 21) Zumbo Adolfo Maurizio, classe 1970 22) Vitale Giuseppe, classe 1979 23) Campicelli Giuseppe, classe 1979 24) Sergi Michele, classe 1974 25) Nastasi Filippo, classe 1967 26) Pricoco Antonino, classe 1974 27) Familiari Antonino, classe 1976 28) Carbonaro Francesco, classe 1977 29) Dattilo Francesco Mario, classe 1974 30) Polimeni Francesco, classe 1971 31) Stellitano Fortunato, classe 1965 32) Parise Pasquale, classe 1973 33) Taglieri Alessandro, classe 1977 34) Romeo Alberto, classe 1965 35) Manganaro Antonio, classe 1975 36) Caridi Filippo, classe 1968 37) Alati Salvatore, classe 1975 38) Giamboi Annunziato, classe 1960 39) Nucera Filippo Lorenzo, classe 1959 40) Princiotta Francesco, classe 1963 41) Alati Francesco, classe 1982 42) Repaci Giuseppe, classe 1962 43) Errante Emanuele, classe 1982 44) Calù Carmelo, classe 1975 45) Mangano Angelo, 1954 46) Virgara Luigi, classe 1975 47) Sabato Mario, classe 1970 48) Sabato Luca, classe 1978 49) Fiore Luigi, classe 1977 50) Pustorino Salvatore, classe 1963 51) Giordano Giuseppe, classe 1966 52) Clemeno Giorgio, classe 1979 53) Neto Saverio Egidio, classe 1966 54) Rogolino Marcello, classe 1968 55) Pensabene Giuseppe, classe 1976 56) Polimeni Davide Carmelo, classe 1974 57) Gatto Alessandro, classe 1976 58) Gangemi Giovanni, classe 1981

Misura cautelare di arresti domiciliari: 1) Romeo Fabio, classe 1984 2) Minniti Bruno Pasquale, classe 1987 3) Romeo Giuseppe Nicola, classe 1985 4) Crea Santo, classe 1978

Obbligo di dimora nel comune di residenza: Milasi Daniel, classe 1982

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