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Villaggio sequestrato a Ricadi

 

 

La Finanza sequestra un residence a Ricadi

01 apr 10 Il Nucleo Mobile della Tenenza della Guardia di Finanza di Tropea, sotto la direzione ed il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia, ha portato a termine una brillante operazione che ha consentito di sequestrare un complesso residenziale per civili abitazioni, sito in frazione Santa Domenica di Ricadi (VV), composto da tre fabbricati per complessive dieci unità immobiliari. Le indagini sono iniziate nel settembre 2007, quando lo stesso Reparto della Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro il residence, in quanto costituente lottizzazione abusiva realizzata in area agricola gravata da vincolo archeologico, per presenza palenteologica. Infatti l’area in cui sorge il complesso, avente un’estensione complessiva pari a mq. 13.000 circa, è risultata classificata nel Piano Regolatore Generale come zona territoriale agricola gravata da “vincolo d’interesse archeologico” che subordina ogni trasformazione urbanistica ed edilizia al preventivo rilascio del nulla osta da parte della competente Soprintendenza per i Beni Archeologicici. Le strutture abitative sequestrate, così come oggi appaiono, sono state realizzate trasformando vecchi fabbricati rurali risalenti agli anni ‘50, modificati nella sagoma, nei prospetti e nelle volumetrie, oltre ad essere anche aumentati nel numero complessivo; un intervento che, in un comunicato stampa diffuso dalla Guardia di Finanza, viene definito “un vero e proprio lifting’strutturale, da cui trae il nome l’operazione, detta appunto, “Lifting” Nel corso degli accertamenti espletati, i militari hanno constatato che per la realizzazione del residence sono stati posti in essere comportamenti finalizzati ad eludere i controlli e la normativa urbanistica. Ai finanzieri il costruttore, nonché proprietario del complesso, C. N. di 68 anni, ha esibito una ‘denuncia di inizio attività’presentata al Comune di Ricadi, solo per una delle tre strutture sequestrate, riguardante la manutenzione, con restauro e risanamento conservativo, di un fabbricato rurale. Quindi, secondo i rilievi delle Fiamme Gialle, non si sarebbe dovuto realizzare un complesso residenziale con dimensioni e tipologie difformi. Successivamente al sequestro del 2007, in relazione alle opere abusive realizzate, il Dirigente pro tempore dell’Ufficio Tecnico del Comune di Ricadi (VV) ha emesso due ordinanze di demolizione, entrambe disattese dal costruttore. Ciononostante in data 13 gennaio scorso, lo stesso dirigente tecnico ha rilasciato “inspiegabilmente”, secondo i finanzieri, a favore dell’interessato, un nuovo provvedimento autorizzatorio che formalmente sanava la costruzione dei fabbricati abusivi. Stando così le cose, le Fiamme Gialle di Tropea, sotto la direzione del Procuratore della Repubblica Mario Spagnuolo e del Sostituto Fabrizio Garofalo, hanno avviato una nuova indagine, al termine della quale è emerso che il permesso a costruire in sanatoria era da ritenere illegittimo poiché, un provvedimento di specie, in zone a specifica destinazione agricola, può essere rilasciato esclusivamente ad imprenditori agricoli, in ragione dell’esercizio della propria attività. Rilevato quindi il reato di abuso ascrivibile al dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Ricadi, la locale Procura della Repubblica ha emesso un decreto di sequestro preventivo d’urgenza, eseguito dai finanzieri del Comando Provinciale della Tenenza di Tropea, successivamente convalidato dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vibo Valentia, che ha disposto, altresì, il passaggio della custodia dei beni in sequestro dal costruttore al Sindaco dello stesso Comune. Contestualmente al tecnico comunale è stato notificato un avviso di garanzia per il reato di abuso d’Ufficio

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