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Aeroporto a Sibari

 

L’ass. Guagliardi assicura: l’aeroporto a Sibari servirà come vettore turistico

03 mar 09 "Ritengo doveroso intervenire sul dibattito di questi giorni, in merito alla mia posizione sull'aeroporto di Sibari, e sulla sua funzione strategica per lo sviluppo economico dell'area Nord della Calabria, e puntualizzare, ancora una volta, il mio punto di vista sull'argomento". Lo afferma in una nota l'assessore regionale al turismo, Damiano Guagliardi. "Partendo dall'assunto reale - aggiunge - che la Calabria, dal punto di vista geografico, si presenta come una grande penisola nel mar Mediterraneo, lontana dalle aree forti dell'economia nazionali e peggio ancora internazionali, la stessa ha bisogno dell'uso del trasporto aereo per collegare celermente la regione a queste aree che generano turismo ed economia. Per la Piana di Sibari, ossia l'area della Magna Grecia e dei luoghi del cammino della storia di questa regione e dell'Italia, l'aeroporto deve avere una funzione di vettore turistico importante che serva quei paesi di grande espansione turistica e di grandi consumi. Questi sono stati sempre il mio pensiero e la mia azione, nel considerare strategica questa opera. Vado ripetendo ciò da tempo ed in ogni occasione". Guagliardi cita inoltre un suo intervento nel nono Rapporto sul Turismo in Calabria, nel quale evidenziò che "quando si sostiene la necessità di un aeroporto per il nord della Calabria, capace di potenziare un'area importante dell'economia agricola e turistica della Calabria, che è quella della piana di Sibari, non lo si fa per come è stato detto perché si è suggestionati da provincialismo culturale che vede nella costruzione dell'aeroporto l'affermarsi di uno status simbol territoriale. Al contrario in quella proposta c'é la modernità sull'analisi dello sviluppo e sulla competitività dei mercati, compreso quello turistico. I nostri ritardi, quelli storici e strutturali, non sono solo la criminalità organizzata e neppure l'assenza di una struttura produttiva inadeguata ai consumi, ma nascono anche e forse soprattutto dall'isolamento fisico e territoriale di questa regione. Per cui sarebbe sciocco e banale rivendicare un aeroporto da esporre come fiore all'occhiello. Rientrando in ambito esclusivamente turistico il problema è quello di avere il coraggio di affermare che, stante questo sistema di collegamenti interni e stante l'attuale livello di movimenti passeggeri dell'unico e reale aeroporto calabrese, che é quello di Lamezia, non si è in grado di promuovere e spalmare su tutto il territorio regionale una domanda che, tendenzialmente, vorrebbe ritornare a trascorrere le vacanze in Calabria, ma che vorrebbe conoscere anche l'altra Calabria, magari quella più a nord o quella più a sud, ed anche quella ad est dove si trovano i patrimoni culturali e demo-antropologici, ma è impossibilitata per l'inadeguatezza dell'attuale sistema di mobilità. Sostenere il rilancio degli aeroporti di Reggio Calabria e di Crotone, pensare ad un altro aeroporto nella piana di Sibari, non va assolutamente contro gli interessi di Lametia, anzi ne riconosce la 2 centralità strategica in ambito internazionale, soprattutto verso i paesi del Mediterraneo, in supporto alle rotte commerciali che ha tracciato il porto di Gioia Tauro. Attrezzare la Calabria di quattro piste di atterraggio e prevedere un'unica gestione del sistema aeroportuale calabrese può, invece, rappresentare la svolta innovativa su cui puntare per velocizzare i tempi di arrivo nel territorio calabrese e per facilitare una politica di riduzione dei costi dei voli che allo stato attuale, subendo il monopolio di Alitalia - sia quella vecchia che la nuova- non è in grado di favorire la competitività del trasporto aereo calabrese. Certo fare ciò dovrebbe indurci al coraggio della sfida tecnologica e della modernità, ricercando forme di trasporto più adatte alle nuove esigenze dei cittadini e delle merci, magari specializzandosi con vettori di piccola dimensione e perché no anche in forme d'aereo-taxi per il trasporto delle persone". L'assessore regionale al turismo ha quindi evidenziato che "sostenere queste cose non significa esser contro qualcuno, ma significa essere per la Calabria e per la sua crescita economica e turistica. Sono sempre più convinto di chi è orientato ad investire o a trascorrere le vacanze in questa area, perché attratto dalle risorse agricole, naturali, storiche, turistiche ecc. che il territorio dispone e non trovando un trasporto rapido ed efficiente come il trasporto aereo, va ad investire e soggiornare in altre regioni, a discapito della Calabria. Questa é la mia posizione in merito al problema. Dal dibattito di questi giorni sta emergendo invece, da parte del Governo nazionale un'evidente chiusura verso la realizzazione dell'aeroporto a Sibari. Le dichiarazioni ufficiali, del Ministro alle Infrastrutture Matteoli, formulate alcuni giorni addietro, in occasione del "Question Time" alla Camera dei Deputati è di netta contrarietà alla realizzazione dell'aeroporto della sibaritide, dimostrando, ancora una volta, un carattere antimeridionalista del Governo delle Destre. Sono spariti gli stanziamenti previsti dai Governi precedenti per la realizzazione dell'opera e quindi, alla luce di questi fatti inconfutabili, ci sembrano del tutto strumentali alcune posizioni assunte, in questi giorni, da esponenti di centro-destra, che in chiara difficoltà per le posizioni assunte dal Governo nazionale, tentano, maldestramente, di ribaltare la responsabilità della mancata realizzazione dell'aeroporto, a questa Giunta Regionale". "Va invece ricordato - ha concluso - che questo Governo regionale, per la realizzazione di questa infrastruttura, ha destinato importanti risorse sul POR 2007-2013. Siamo disposti a collaborare con quanti, indipendentemente dall'appartenenza politica, si battono per la realizzazione dell'aeroporto internazionale di Sibari"

Capigruppo opposizione regionale “E’ strategico”. "Si tratta di un'opera strategica essenziale e fondamentale per un'intera area geografica calabrese, fra le più importanti dell'intero Meridione". E' quanto affermano in una nota congiunta i capigruppo dell'opposizione in consiglio regionale, Michele Trematerra (Udc), Francesco Galati (Nuovo Psi), Pino Gentile (Fi), Alberto Sarra (An), Pasquale Senatore (La Destra), Gianpaolo Chiappetta (Popolari e liberali verso il Pdl) e Giovanni Nucera (Liberalpopolari). Nella nota i capigruppo dell'opposizione esprimono anche solidarietà al presidente del distretto agroalimentare di Sibari, Renzo Caligiuri, per l'appello alla realizzazione dell'aeroporto di Sibari. "Bisognerebbe capire - aggiungono - chi, a livello locale, si sia espresso in maniera negativa sull'opera, che garantirebbe a tutto lo Jonio, ma non solo, la capacità di esportazione e di commercializzazione per vari segmenti produttivi . Certo è che bisognerà verificare, attraverso Caligiuri stesso, chi abbia agito a livello locale esprimendosi contrariamente alla realizzazione infrastrutturale"

Pacenza (PD) “infrastruttura strategica”. "Apprezzo la dichiarazione di tutti i capigruppo di opposizione in seno al Consiglio regionale in merito alla costruzione dell'aeroporto a Sibari". E' quanto afferma in una dichiarazione il consigliere regionale del Pd Franco Pacenza che, è scritto in una nota, "da sempre si è speso per il raggiungimento di tale obiettivo". Pacenza, prosegue la nota, afferma inoltre di "condividere il riconoscimento dell'aeroporto a Sibari quale infrastruttura strategica dell'area più produttiva della Calabria e dello stesso Mezzogiorno ed a più grandi vocazioni di sviluppo che rappresenta l'area della sibaritide". "Bando quindi a localismi di qualsiasi genere - ha sostenuto Pacenza - ma una visione unitaria del sistema calabrese a partire da quello della mobilità oggi plasticamente compromessa e limitata sui diversi vettori di traffico. Sibari è capitale di cultura, di produzioni di eccellenza e può diventare la vera locomotiva del sistema calabrese. L'aeroporto quale strumento di supporto allo sviluppo del territorio oggi è fondamentale. Un obiettivo di siffatta natura ha bisogno, per essere realizzato, di un consenso ampio ed unitario". "A Sibari oggi - ha proseguito il consigliere del Pd - non c'é obiettivo più condiviso da parte di tutti i soggetti istituzionali, economici e sociali, quanto l'aeroporto. La Giunta Loiero in coerenza al piano regionale dei trasporti ed allo studio di fattibilità sull'aeroporto ha già impegnato i primi cinque milioni di euro destinati agli espropri e alla bonifica dell'area. Ora si tratta di individuare le rimanenti risorse necessarie tramite il POR o i fondi FAS". "Bene infine - ha concluso Pacenza - la puntuale presa di posizione dell'assessore regionale al Turismo Damiano Guagliardi e l'iniziativa istituzionale assunta dal presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio per sabato prossimo che, sempre sulla costruzione dell'aeroporto a Sibari, chiama a raccolta tutte le diverse funzioni istituzionali della provincia di Cosenza".

Sindaco Gallo “C’è l’impegno di Provincia e Regione”. "La Regione Calabria e, soprattutto, l'amministrazione provinciale di Cosenza, guidata da Mario Oliverio, hanno sempre lavorato e continuano a farlo per la realizzazione dell'aeroporto della Sibaritide". Lo afferma il sindaco di Cassano, Gianluca Gallo. Sulla realizzazione dell'aeroporto di Sibari è in programma un incontro convocato dal presidente dell'amministrazione provinciale di Cosenza, Mario Oliverio, in programma per sabato. "Provincia e Regione - aggiunge - ritengono che la realizzazione di questa importante infrastruttura sia una scelta strategica per la Sibaritide e l'intera provincia di Cosenza. Una scelta che oggi viene ulteriormente rafforzata anche dalla discesa in campo della Camera di Commercio di Cosenza. La realizzazione dell'aeroporto di Sibari è una battaglia di tutta la provincia di Cosenza e questa deve essere combattuta in maniera sinergica e mai dovrà essere trasformata in terreno di divisione. Bisogna dare atto come alcune istituzioni, quali la Provincia di Cosenza e il suo presidente, Mario Oliverio, l'assessore regionale ai Lavori Pubblici, Luigi Incarnato, e il consigliere regionale del Pd Franco Pacenza, nel tempo e ancora oggi, siano stati fermi su questo importante argomento, che rappresenta motivo concreto di sviluppo per tutto il territorio cosentino ed oltre"

Taverniti “Come la tela di Penelope”. "Il dibattito di questi giorni sull'Aeroporto di Sibari ricorda molto la 'Tela di Penelope', che in attesa di Ulisse nottetempo smontava sul telaio il lavoro che durante il giorno aveva predisposto con tanta cura". Ad affermarlo è Fausto Taverniti, assessore del Comune di Vaccarizzo Albanese. "Così per Sibari-Aeroporto - aggiunge - quando sembra che tutti siano finalmente d'accordo, c'é qualcuno che nottetempo ripensa sulla posizione precedentemente manifestata e fa riaccendere il confronto. Era accaduto nella precedente legislatura regionale con manifeste posizioni dubitative riguardo la validità dell'opera da parte del centrosinistra, che oggi scopre invece una nuova 'vocazione' per l'Aeroporto. Potenza forse della ricerca affannosa di un simbolo sinora venuto a mancare, di una opera in Calabria con cui giustificare in qualche modo quattro anni di governo regionale". "Nella nostra regione - prosegue Taverniti - al mattino qualcuno si sveglia e chiede al Governo Berlusconi di costruire un grattacielo di centocinquanta piani piuttosto che un tunnel sotterraneo, così da poter poi dichiarare di aver sollecitato il Governo, con buona pace propria e verso l'elettorato che si pensa in tal modo di poter prendere ancora in giro. In Calabria serve tutto: aeroporti, porti, strade e ferrovie. Ma serve soprattutto una nuova classe politica che abbia idee concrete e coerenti e che sia in grado di recuperare credibilità nei cittadini"

 

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