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Trasporti al collasso

La protesta dei Sindaci alla stazione di Diamante

Trasporti in Calabria al collasso, la Regione chiede aiuto alle FS. Sit in dei sindaci del Tirreno alla stazione di Diamante

03 mar 09 In Calabria la situazione dei trasporti "é drammatica e allo stesso tempo eccezionale, resa ancora peggiore dall'emergenza frane". E' quanto ha riferito oggi in Commissione Lavori Pubblici l'assessore ai Trasporti della Regione Calabria Demetrio Naccari Carlizzi. Imputato numero uno di questa situazione, ha spiegato l'assessore, sono le Ferrovie dello Stato, le quali "il più delle volte non operano un confronto sui cambiamenti apportati alle linee né con la regione, né con gli utenti". Invece, ha ricordato, i problemi che da tempo i pendolari calabresi stanno affrontando sono "assolutamente gravi, basti pensare che tra Reggio Calabria e Messina si spostano ogni giorno circa 10 mila persone". Nel contempo la società Ferrovie della Calabria, ha ricordato Naccari Carlizzi, ha in gestione una rete non elettrificata di 220 km a binario semplice, con materiale rotabile vecchio mediamente di 27 anni, che tuttavia raggiunge le province di Cosenza, Reggio Calabria e Catanzaro. Alla luce di ciò, ha sollecitato l'assessore, "sarebbe opportuno che in Calabria Trenitalia e Rfi cambiassero la propria mission; invece assistiamo allo smantellamento della sua presenza e al taglio delle risorse per investimenti". Giudizio negativo anche sulla situazione delle strade: "la Salerno-Reggio Calabria sarà completata solo nel 2012 - ha ricordato - e ciò comporta anche forti sofferenze sui trasporti locali". "Penalizzante" viene giudicato infine il trasporto aereo: il prezzo medio di un biglietto da Lametia o da Reggio Calabria per Roma o Milano "é ormai intorno ai 400 euro", ha ricordato Naccari Carlizzi.

Incontro tra Regione ed FS. L'assessore ai Trasporti della Calabria Demetrio Naccari Carlizzi ha parlato in serata con l'amministratore delegato del gruppo Fs Mauro Moretti. Dall'incontro, è scritto in una nota, è emersa la necessità di concordare già da domani un incontro tra l'ing. Giovine, delegato di Moretti, e la Regione per valutare "una eventuale modifica del piano straordinario dei trasporti per i tre mesi della chiusura del tratto via Mileto, in particolare con il prolungamento di alcuni treni ES ed IC". Sarà inoltre riesaminata l'offerta di treni regionali sulla base di un piano condiviso tra Trenitalia e la Regione. Moretti e Naccari "hanno anche condiviso l'idea di far nascere una task-force per affrontare la gravosa situazione sulla via Mileto al fine di coordinare i programmi ferroviari con i servizi automobilistici e via gomma per ridurre i disagi per i pendolari e i passeggeri". In sostanza "emerge la preoccupazione della Regione che lo stato della rete, unita al dissesto idrogeologico acuito dal maltempo possa portare ad altre situazioni di crisi in futuro". Naccari ha rappresentato poi la situazione "paradossale che si è creata per i pendolari dello Stretto per l'imprecisa costruzione del bando di gara sulla Metropolitana del mare che rischia di far lievitare i tempi di attraversamento". Moretti ha manifestato condivisione del problema e ha dato la disponibilità perché si intervenga congiuntamente presso il Ministero, affinché siano messi in campo i necessari interventi. Naccari ritiene che "l'instaurazione di un dialogo più proficuo e continuo con Fs e la realizzazione di un tavolo tecnico sul sistema dei trasporti calabresi, la cui proposta è stata approvata dalla Giunta, possa portare a risultati più idonei per fronteggiare la situazione di emergenza".

La protesta dei sindaci a Diamante. Venticinque sindaci del tirreno cosentino hanno protestato contro il taglio indiscriminato delle corse giornaliere verso il capoluogo e contro la soppressione dei treni cosi detti pendolari. Tagli che pesano sui cittadini di tutta la costa tirrenica costretti ad affrontare viaggi incredibili della durata anche di tre ore per raggiungere il posto di lavoro. Al sit in, che si è svolto davanti la stazione di Diamante oltre ai sindaci ed all’on Laratta, che si è fatto promotore dell’iniziativa, hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni di pendolari formatesi spontaneamente sul territorio. Dopo l’incontro avvenuto il 23 febbraio scorso nel Comune di Diamante con l’assessore provinciale Gagliardi, ed il telegramma inviato all’Assessore Regionale ai Trasporti, Demetrio Naccari Carlizzi, nel quale veniva avanzata la richiesta di un incontro urgente con lo stesso Assessore; rivolta a porre successivamente la questione al Ministro Matteoli ed ai vertici di Trenitalia. Il sindaco di Diamante, l’Avv. Ernesto Magorno, che ringrazia l’On. Laratta per l’attenzione che presta sempre alle istanze del territorio, ha più volte denunciato i disagi a cui sono sottoposti i viaggiatori che percorrono quotidianamente le tratte ferroviarie del tirreno cosentino. Disagi che si accresceranno ulteriormente con la drastica soppressione di numerosi treni che collegano quotidianamente i comuni del comprensorio. Una situazione non più sostenibile dai cittadini del tirreno cosentino; che a pieno titolo non vogliono essere più considerati in materia di trasporti, come già espresso, :“figli di un Dio minore”

>Video della manifestzione con interviste a Laratta e Magorno<

Borrello “Moretti (FS) divide il paese”. "Tocca assistere impotenti a molte iniquità contro il Sud di questi tempi. Persino alle gratuite 'sparate' dell'amministratore delegato di Trenitalia, Mauro Moretti, che vorrebbe mettere in atto, discutendo di ferrovie, la più rude intenzione di dividere l'Italia in due". E' quanto afferma in una nota il vicepresidente del Consiglio regionale Antonio Borrello, circa la riorganizzare di Trenitalia. "Il Governo del Paese - aggiunge - anziché prendere atto dell'isolamento insopportabile di una regione italiana del Sud, a causa di investimenti mai fatti, negligenze organizzative, disservizi a iosa specie nelle ferrovie, lascia che l'amministratore delegato di Trenitalia si cimenti in propositi semplicemente osceni". "La viabilità e le comunicazioni - prosegue Borrello - sono la carta vincente di un Paese moderno che ha oggi un problema drammatico: una divaricazione Nord-Sud che non giova certamente al Sud ma neanche al Paese; in questo senso, l'investimento urgente da farsi non può che riguardare il completamente rapido dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria, lo svecchiamento di uno dei tratti ferroviari più abbandonati dell'Italia e la definizione di tratti fondamentali di strada in Calabria tra cui la '106' e la trasversale delle Serre".

De Gaetano “Siamo passeggeri di serie B”. "Privatizzare gli utili e socializzare le perdite. Trenitalia non sfugge alle consuete abitudini delle grandi imprese italiane (Fiat, Alitalia), annunciando attraverso l'ad Mauro Moretti un piano per suddividere le tratte del guadagno, per i passeggeri di serie A che godono dell'alta velocità, da quelle delle perdite, per i passeggeri di serie B che viaggiano sul binario unico di età borbonica". E' quanto afferma in una nota il segretario regionale di Rifondazione Comunista, Nino De Gaetano. "Sulle prime, tutte al Nord, Trenitalia - aggiunge - si dichiara pronta ad ulteriori investimenti e all'ingresso di capitali stranieri. Sulle seconde, che portano ovviamente al Sud, l'azienda si lava le mani chiedendo che a pagare per il servizio sia lo Stato. Finalmente Moretti ha rivelato il vero volto dell'azienda permettendo ai calabresi di capire che le rassicurazioni fornite nelle ultime settimane a sindacalisti, sindaci e pendolari erano solo fumo negli occhi. Il disimpegno di Trenitalia, infatti, ormai non è solo evidente nei fatti, con la riduzione dell'offerta per i passeggeri e per il trasporto merci e con le condizioni sempre più squallide in cui sono lasciati stazioni e treni sia sulla fascia tirrenica che jonica, ma viene addirittura teorizzato dall'amministratore delegato come ricetta necessaria per proseguire sulla strada del risanamento. Ai pendolari meridionali, già da tempo abbandonati al loro destino su mezzi fetidi e perennemente in ritardo, e ai lavoratori delle ferrovie destinati a essere 'ridimensionati' come le tratte, ci pensasse lo Stato". "La logica irresponsabile e banditesca- prosegue De Gaetano - del ragionamento è sotto gli occhi di tutti ed appare ancora più grave se si considera che ad aprire quella voragine nei conti lamentata da Moretti non sono stati certo gli investimenti sulle tratte meridionali, assolutamente inesistenti, ma decenni di allegra gestione da parte del management dell'azienda (Alitalia docet) che ora dovrebbero essere pagati proprio dai passeggeri del Sud, cioé dagli stessi utenti che l'azienda, con la sua politica miope, ha sempre penalizzato. Ai vertici di Trenitalia, con le forbici già puntate sui treni a lunga percorrenza che dalla Sicilia e dalla Calabria portano al Nord e viceversa, diciamo non solo che la ricetta è sbagliata ma anche che sarà contrastata con ogni mezzo. Rifondazione comunista, infatti, è pronta a dare vita, insieme con i cittadini calabresi, le parti sociali, le forze politiche e le istituzioni locali di tutta la regione, a una grande mobilitazione contro questo tentativo gravissimo di isolare ulteriormente la Calabria e il Sud"..

 

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