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Pazienti scomparsi al "Papa Giovanni" di Serra d'Aiello

Dipendenti del Papa Giovanni davanti sede Asp Cosenza

 

Morti sospette e 13 pazienti scomparsi dal “Papa Giovanni”, la procura di Paola apre un’inchiesta. Lavoratori presidiano l’Asp

10 mar 09 Svaniti nel nulla senza lasciare nessuna traccia. Altri degenti invece deceduti in circostanze oscure. Parliamo della struttura del Papa Giovanni di Serra D’Aiello dove la Procura della Repubblica presso il Tribunale di  Paola indaga sulla scomparsa di 13 degenti dall'Istituto, la struttura assistenziale per disabili, da anni al centro delle cronache a causa delle pessime condizioni strutturali e delle inchieste della magistratura. A confermare le indagini e' il procuratore di Paola Bruno Giordano. Secondo quanto si apprende alcuni casi di scomparsa di degenti, spesso affetti da turbe psichiche, sono stati segnalati ai Carabinieri dallo stesso personale e dai parenti degli stessi.  Non si esclude l'ipotesi di un loro allontanamento spontaneo, Al centro delle indagini anche il decesso di 15 ospiti della struttura con il sospetto di omicidio. L'istituto Papa Giovanni ospita attualmente 300 degenti, che negli anni passati sono stati arrivati fino a 900. Il "Papa Giovanni" fa capo ad una fondazione religiosa il cui presidente, don Alfredo Luberto, oggi scomunicato, e' finito in prigione il 17 luglio 2007 con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ed abbandono di incapace dopo l’indagine della Guardia di Finanza che con un blitz le gravi condizioni di degrado in cui versa la struttura. Nello stesso periodo era stato indagato l'ex arcivescovo di Cosenza, Mons. Giuseppe Agostino, che lo aveva nominato reggente dell'istituto, poi prosciolto. Intanto i dipendenti ancora in stato di agitazione per le loro precarie condizioni (non ricevono lo stipendio dallo scorso anno) hanno presidiato a Cosenza la sede dell’ASP riuscendo ad ottenere un colloquio con il Direttore  Franco Petramala. Dall’incontro è scaturita la volontà dell’Asp di garantire almeno la cassa integrazione. Non è possibile, ha riferito Petramala eludere l’ordinanza del Tribunale che obbliga il ridimensionamento dei pazienti. Non solo. Trecento degenti di questo tipo non possono rimanere in unica struttura, così come prevedono i protocolli nazionali e regionali. I lavoratori poi hanno sostato davanti la direzione dell’Asp in attesa di ulteriori novità. Intanto il Questore di Cosenza Raffaele Salerno è ancora in riunione in Questura per monitorare la situazione in continua evoluzione. Possibili nuovi sviluppi.

-->> Guarda il video: 13 scomparsi al Papa Giovanni (Ten)

 

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