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Inchiesta Istituto Papa Giovanni

 

Istituto Papa Giovanni, indagini serrate su morti sospette e persone scomparse. Si prepara lo sgombero, i dipendenti si oppongono. Loiero: tutelare pazienti e lavoratori

11 mar 09 Saranno lunghe e complesse le indagini della Procura della Repubblica di Paola sulla scomparsa e morti sospette di alcuni ricoverati nell'Istituto di assistenza Papa Giovanni XXIII di Serra d'Aiello (Cosenza). A breve, probabilmente la settimana prossima, sarà eseguito il decreto di sgombero emesso dalla Procura a causa delle precarie condizioni igienico sanitarie della struttura. Sul fronte investigativo gli inquirenti stanno proseguendo la loro attività con ritmi serrati perché "abbiamo - ha detto il Procuratore di Paola, Bruno Giordano - un programma di lavoro molto intenso". Gli inquirenti hanno in programma una serie di interrogatori e di acquisizioni di documenti riguardanti i pazienti che sono stati ricoverati nell'istituto di Serra d'Aiello. Tra le persone che saranno sentite potrebbe esserci anche Padre Fedele Bisceglia, fondatore dell'Oasi Francescana ed attualmente imputato nel processo per violenza sessuale ad una suora che ha chiesto ai magistrati di essere sentito al riguardo. L'inchiesta interessa principalmente la morte sospetta di quindici pazienti e la scomparsa misteriosa di altri dodici persone che erano ricoverate nell'istituto. Si ipotizza anche che dietro la scomparsa di alcuni degenti si celi, in realtà, un traffico di organi. La Procura di Paola ha intanto chiuso le indagini su un vecchio filone investigativo che riguarda l'appropriazione indebita dei fondi della struttura con la richiesta di rinvio a giudizio per l'ex Presidente dell'Istituto, don Alfredo Luberto, ed altre 26 persone, mentre per l'arcivescovo emerito di Cosenza, Giuseppe Agostino, è stata chiesta l'archiviazione. Su questo fronte la Curia di Cosenza ha preannunciato che si costituirà parte civile. Sullo svolgimento dell'udienza preliminare c'é però da sciogliere il nodo di chi sarà il giudice considerato che entrambi i Gup di Paola si sono astenuti per incompatibilità. Stamani i medici dell'azienda sanitaria provinciale di Cosenza hanno tentato di entrare nell'Istituto per valutare le condizioni dei degenti ma non ci sono riusciti a causa della protesta dei dipendenti. Il trasferimento dei pazienti, secondo quanto si è appreso, inizierà comunque entro la settimana prossima. Sulla vicenda dell'Istituto Papa Giovanni il Presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, ha detto che "ritengo che sia necessario eseguire l'ordinanza del magistrato. E' necessario tutelare ovviamente i pazienti e, poi, nei limiti del possibile e della presente contingenza e applicando gli ammortizzatori sociali, la mobilità, anche i lavoratori".

La Diocesi di Cosenza sarà parte civile. La Curia Arcivescovile di Cosenza si costituirà parte civile nel procedimento penale avviato dalla Procura di Paola sull'Istituto Papa Giovanni XXIII di Serra d'Aiello. Lo rende noto il vicario generale della Curia, monsignor Leonardo Bonanno. "La chiesa cosentina - è scritto in una nota - ha subito un grandissimo danno morale e di immagine per colpa di chi, investito di fiducia, ha deviato dai principi evangelici che avevano invece motivato il sacerdote fondatore don Giulio Sesti-Osseo, avviando un'opera meritoria sul piano della carità e su quello occupazionale per il vasto comprensorio del Tirreno Cosentino". "La chiesa - prosegue - non ha interesse a chiedere risarcimenti economici, vuole e deve contribuire affinché dal processo emergano responsabilità di chi, nelle diverse mansioni, si fosse reso colpevole dei reati imputati, se acclarati, individuando ruoli e responsabilità di quanti saranno ritenuti colpevoli dei reati nel corso degli anni". "La chiesa cosentina - conclude la nota - unitamente al suo pastore, monsignor Salvatore Nunnari, prende atto con sollievo e soddisfazione del proscioglimento di monsignor Giuseppe Agostino. Tale decisione conferma quanto sin da subito ritenuto in merito all'assoluta estraneità di monsignor Agostino in tutta la vicenda. Pertanto alla sua persona si riconferma la stima e la vicinanza affettuosa dell'Arcidiocesi"

Loiero “Tutelare pazienti e lavoratori”. "Ritengo che sia necessario eseguire l'ordinanza del magistrato". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, parlando con i giornalisti della vicenda dell'Istituto Papa Giovanni XXIII per il quale è stato predisposto lo sgombero della struttura. Loiero ha aggiunto che è necessario "tutelare ovviamente i pazienti e, poi, nei limiti del possibile e della presente contingenza e applicando gli ammortizzatori sociali, la mobilità, anche i lavoratori".

Procuratore Giordano “Indagini serrate”. Proseguono senza sosta ed a ritmo serrato le indagini della Procura di Paola sulla scomparsa e morti sospette di alcuni ricoverati nell'Istituto di assistenza Papa Giovanni XXIII di Serra d'Aiello (Cosenza). "Abbiamo un programma di lavoro - ha detto stamani il Procuratore, Bruno Giordano - molto intenso. Ora però è necessario proseguire con il massimo riserbo investigativo per fare in modo che l'attività in corso venga svolta con il massimo della serenità". Gli inquirenti hanno in programma una serie di interrogatori e di acquisizioni di documenti riguardanti i pazienti che sono stati ricoverati nell'istituto di Serra d'Aiello. L'inchiesta riguarda principalmente la morte sospetta di quindici pazienti e la scomparsa misteriosa di altri dodici persone che erano ricoverate nell'istituto. Gli inquirenti ipotizzano anche che dietro la scomparsa di alcuni degenti si celi, in realtà, un traffico di organi. Le indagini riguardano anche che l'ex presidente dell'Istituto, Don Alfredo Luberto, che potrebbe essersi impossessato di beni dei degenti attraverso falsi testamenti o donazioni fittizie. La Procura di Paola ha chiuso le indagini su un vecchio filone investigativo che riguarda l'appropriazione indebita dei fondi della struttura con la richiesta di rinvio a giudizio per l'ex Presidente dell'Istituto Papa Giovanni, don Alfredo Luberto, ed altre 26 persone, mentre per l'arcivescovo emerito di Cosenza, Giuseppe Agostino, è stata chiesta l'archiviazione. Padre Fedele Bisceglia, fondatore l'Oasi Francescana di Cosenza ed attualmente imputato in un processo per violenza sessuale ad una suora, ha chiesto al sostituto procuratore della Repubblica di Paola, Eugenio Facciolla, di essere sentito in qualità di testimone nell'ambito dell'inchiesta. "Ho diverse cose da raccontare - ha detto Padre Fedele - ma al momento non mi sembra corretto renderle note. Parlerò con i magistrati e riferirò quanto è a mia conoscenza poi saranno loro a valutare". Ma ancora non è stato fissato il giorno in cui padre Fedele sarà ascoltato.

Anche la società Villa Verde sul Papa Govanni. La società Villa Verde di Valenza (Alessandria) ha presentato alla Regione Calabria un progetto per il risanamento del Papa Giovanni XXIII. Lo rende noto il segretario provinciale della Cisal Sanità, Nicola Chiarello. "Il progetto - ha detto - è stato depositato stamani alla Regione, alla Procura della Repubblica, e ad altri soggetti, un progetto per il risanamento del Papa Giovanni. La società Villa Verde è pronta ad investire e ad affrontare sia le questioni che riguardano il risanamento della struttura che anche quelle del fallimento". "Ora si attende che le istituzioni - conclude Chiarello - provvedano in modo tempestivo a convocare questa società che è interessata a scongiurare la chiusura ed al rilancio dell'Istituto Papa Giovanni"

Pizzini “Ne discuta il Consiglio regionale”. "Nel nostro martoriato territorio si sta consumando in questi giorni l'ennesima terribile vicenda umana, sociale e politica, rappresentata dall'Istituto 'Papa Giovanni XXIII' di Serra d'Aiello". E' quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pdl, Antonio Pizzini, annunciando la richiesta di una riunione urgente del Consiglio regionale. "Essendo troppo alti i valori umani e politici per non decidere al più presto, nel modo più trasparente e concreto possibile - prosegue Pizzini - ho inoltrato al presidente del Consiglio regionale on. Giuseppe Bova una richiesta di convocazione immediata del Consiglio, con la previsione di un unico punto all'ordine del giorno riguardante la problematica del Papa Giovanni XXIII. L'aspetto più crudele riguarda gli inermi ospiti della struttura, trattati come oggetti e spostati in sedi diverse, con pesanti riflessi emotivi e logistici anche dei loro familiari, i quali, per far loro visita, debbono sobbarcarsi defatiganti viaggi. C'é poi l'aspetto sociale, legato al venir meno, nel nostro territorio, di una benemerita struttura, che ha assicurato da vari anni un dignitoso impiego a centinaia di lavoratori ed un notevole indotto economico". "La politica, infine - sostiene ancora Pizzini - che negli ultimi anni non ha saputo affrontare e risolvere questo dramma collettivo, arrivato all'epilogo con lo sgombero dei ricoverati e, allo stato, con l'apparente cancellazione di moltissimi posti di lavoro. Si paventano peraltro oscuri orrori perpetrati in quell'Istituto, sui quali la magistratura sta encomiabilmente svolgendo le opportune indagini. E' doveroso altresì che siano resi noti i criteri della provvisoria dislocazione dei degenti presso altre strutture pubbliche, segnalando quali sono e dove sono dislocate sul territorio provinciale. Mi auguro di conseguenza che l'intero Consiglio regionale offra in questa occasione il meglio di se stesso con la massima disponibilità al dialogo" .

 

 

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