Dir.resp. Pippo Gatto

 

Boemi sbotta contro la magistratura “regole cambiate che penalizzano il ruolo del PM”

04 mar 09 "Non mi trovavo più in questa magistratura, sono cambiate le regole che penalizzano il ruolo del pm al quale vengono posti limiti precisi. Oggi esiste solo una gestione dell'indagine verticistica". A dirlo è stato l'ex procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria Salvatore Boemi, da pochi giorni in pensione, in un'intervista a "Gazzetta del Sud" che sarà pubblicata domani e di cui è stata fornita stasera un'anticipazione. Nell'intervista, è scritto in una nota, Boemi "spiega le ragioni per cui ha deposto la toga per accettare l'incarico offertogli dal Presidente della Regione Calabria a dirigere la Stazione unica appaltante". L'organismo, il primo di questo tipo istituito da una Regione, ha il compito di indire e monitorare le gare d'appalto bandite dell'ente regionale per un importo superiore a 150 mila euro. Boemi, prosegue la nota, "racconta 40 anni di criminalità calabrese; 400 ergastoli inflitti dai giudici sulle indagini da lui condotte quale coordinatore della Dda reggina tra due guerre di 'ndrangheta; i maxiprocessi; i delitti eccellenti del giudice Antonino Scopelliti e dell'ex presidente delle Ferrovie Ludovico Ligato; la stagione delle confische di beni per mille miliardi delle vecchie lire".