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Rapporto Inail sulle morti bianchea

 

Morti bianche, rapporto Inail: calano in Calabria, aumentano a Reggio. A Cosenza troppi casi

24 giu 09 Nel 2008 in Calabria, rispetto al 2007, c'é stata una diminuzione degli infortuni sul lavoro pari a -3,4%. Il dato è stato reso noto stamani nel corso della presentazione del rapporto annuale nazionale dall'Inail che, svoltosi a Roma, è stato possibile vedere in videoconferenza nella sede regionale dell'Inail. In particolare, secondo quanto riferito dalla responsabile dell'Ufficio comunicazione regionale dell'Inail calabrese, Anna Rita Lofrano, rispetto al 2007 che presentava un dato di 13.258 infortuni, il 2008 ne ha fatti registrare 13.068. Proseguendo nell'analisi, si evince che gli infortuni in agricoltura diminuiscono del -5,7%, mentre quelli dell'industria e dei servizi hanno un decremento del -3,2%. In crescita, invece, il dato relativo ai dipendenti Conto Stato dove si registra un incremento del +9,2%. Diventa più pericolosa la strada tanto che gli infortuni da circolazione stradale fanno registrare un incremento del +2,7%, passando dai 736 del 2007 ai 756 del 2008. Analogamente crescono gli infortuni cosiddetti "in itinere", cioé lungo il percorso casa-lavoro e viceversa, che evidenziano un incremento del +10,2%; nel 2007 erano infatti 931 mentre nel 2008 sono stati 1026. Gli infortuni mortali diminuiscono del -22,8%, nel 2007 sono morti per lavoro 35 lavoratori mentre nel 2008 i decessi sono stati 27. I dati per Provincia, infine, fanno registrare una tendenza ancora più positiva per Catanzaro dove gli infortuni diminuiscono del -6,2%, per Vibo Valentia del -5,6% e per Cosenza del -3,9%. In controtendenza Reggio Calabria con un incremento del +4,8% e Crotone del +0,7%. Un unico caso di infortunio mortale a Vibo Valentia mentre il dato più alto, purtroppo, pari a 12 è su Cosenza.

I dati del 2008: Le morti bianche calano ai minimi dal dopoguerra. Gli incidenti sul lavoro continuano a diminuire. Ma aumento gli infortuni tra gli stranieri. E la strada resta la principale causa di morte per i lavoratori. Sono solo alcuni dei dati contenuti nel Rapporto annuale dell'Inail. Ecco di seguito i principali dati in sintesi:

INFORTUNI SUL LAVORO
- Infortuni denunciati: 874.940 (-4,1% rispetto 2007)
- Ripartizione per gestione: 790.214 nell'industria e servizi (90,3%); 53.278 nell'agricoltura (6,1%); 31.448 fra i dipendenti dello Stato (3,6%)
- Oltre il 61% degli infortuni è concentrato nel Nord industrializzato: in particolare Lombardia (150mila casi), Emilia Romagna (124mila casi) e Veneto (104mila casi) assommano oltre il 43% del denunciato nel Paese
- L'Umbria si conferma al primo posto per indice di frequenza infortunistica, seguita da Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia
- Infortuni nel 2001-2008: -14,5%
- Infortuni lavoratori stranieri: 143mila (+2% rispetto 2007)
- I lavoratori stranieri hanno un'incidenza infortunistica più elevata rispetto a quella degli italiani (44 infortuni denunciati ogni 1.000 occupati contro 39)

INFORTUNI MORTALI SUL LAVORO
- Casi mortali nel 2008: 1.120 (-7,2% rispetto 2007). Record storico: per la prima volta dal 1951 (anno a partire dal quale si dispone di statistiche attendibili e strutturate) il numero dei morti per infortunio sul lavoro in Italia è sceso al di sotto dei 1.200 casi/anno
- Ripartizione dei casi mortali per gestione: 121 nell'agricoltura (+15,2%); 554 nell'industria (-9,3%); 445 nei servizi (-9,4%)
- 611 gli incidenti mortali causati, in generale, dalla circolazione stradale (più del 54%): di cui 276 (-9,2%) casi in itinere e 335 occorsi sulla strada a lavoratori che operano in questo particolare ambiente
- Casi mortali che hanno riguardato lavoratori stranieri: 176
- Nel 2001-2008 -28% casi mortali. Quelli avvenuti in occasione di lavoro sono calati del 32,5% e quelli in itinere del 6,8%
- I settori più rischiosi sono la lavorazione dei metalli, l'agricoltura, la lavorazione dei materiali per l'edilizia, la lavorazione del legno, le costruzioni, l'estrazione di minerali
- Infortuni 2006 confronto Ue: l'indice dell'Italia è più favorevole rispetto a quello dell'Euro-Area. Per quanto riguarda i casi mortali, l'indice dell'Italia si attesta su un valore poco superiore a quello dell'Euro-Area, ma comunque inferiore a quelli di Paesi come Spagna e Francia.

MALATTIE PROFESSIONALI
- Nel 2008 29.704 denunce all'Inail (+7,4% dal 2007; +11% in due anni), la maggior parte riguardano l'industria e i servizi
- Al primo posto si confermano ipoacusia e sordità.

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