HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo


Studente ucciso "per scherzo" a Catanzaro

Il giovane di Catanzaro morto per uno scherzo di carnevale, arrestati presunti autori

23 feb 09 Uno scherzo di carnevale finito in tragedia. L'assassinio ieri sera a Catanzaro di Massimiliano Citriniti, di 24 anni, studente iscritto alla facoltà di ingegneria dell'Università della Calabria, è un dramma cui nessuno, al momento, sa darsi una spiegazione. Citriniti è stato assassinato nel sottopassaggio di un centro commerciale nel rione Fortuna, sulla strada per il mare, davanti a decine di persone. Una coltellata al cuore, una soltanto, e la sua vita si è spenta in pochi minuti. Ad uccidere Citriniti sarebbero stati due nomadi, Gianluca Passalacqua, di 23 anni, e V.B., di 17. I due sono stati fermati dalla Squadra mobile. L'accusa nei loro confronti è omicidio volontario, aggravato dai futili motivi. Un'accusa che rende perfettamente quanto è accaduto ieri sera nel centro commerciale del rione Fortuna: cosa può esserci di più futile, infatti, per arrivare ad uccidere un giovane di 24 anni, che un banale scherzo di Carnevale? I fatti sono stati ricostruiti nel giro di poche ore dagli investigatori della Squadra mobile di Catanzaro, che hanno dovuto fare i conti con l'omertà delle decine di persone che hanno assistito all'omicidio ma che non hanno voluto fornire agli investigatori alcuna collaborazione. L'errore di Massimiliano Citriniti è stato di spruzzare il contenuto di una bomboletta spray del tipo usato per gli scherzi di Carnevale addosso a V.B, che non conosceva neppure. Un gesto banale cui il minore avrebbe potuto replicare magari con qualche lamentela. Ieri sera, invece, i fatti sono andati diversamente, fino a culminare nella tragedia. V.B. ha reagito allo spruzzo della schiuma con uno schiaffo contro Citriniti. Ne è seguita una rissa in cui sono rimasti coinvolti anche gli amici che accompagnavano i due giovani. Proprio mentre era in corso un corpo a corpo tra Citriniti e V.B, il minore ha estratto di tasca un coltello ed ha colpito mortalmente lo studente universitario, mentre le tante persone presenti si davano alla fuga. Citriniti è stato portato in ospedale, ma i medici hanno capito che per lui non c'era nulla da fare. Il giovane è spirato mezz'ora dopo il ricovero. C'é voluta molta attenzione e professionalità da parte della Polizia, lottando contro l'omertà generale, per ricostruire fatti e responsabilità. Una decina di persone, di cui è stata accertata la presenza sul luogo dell'omicidio, grazie ad informazioni e confidenze di vario tipo, sono state portate subito in Questura e tra loro sono stati identificati gli assassini di Citriniti. Un lavoro investigativo che ha trovato subito il riscontro con l'emissione dei due provvedimenti di fermo da parte dei magistrati. Resta, adesso, la sensazione terribile di una vita spezzata in un attimo per motivi assurdi. Il Rettore dell'Università della Calabria ed il Preside di ingegneria hanno espresso sgomento, mentre il capoluogo calabrese, tradizionalmente lontano da fatti di cronaca nera, si interroga su quello che sta succedendo. I tanti amici dello studente sono rimasti tutto il giorno nell'obitorio dell'ospedale di Catanzaro, chiusi in un silenzio fatto di incredulità e sofferenza.

Omertà dei testimoni. "Un atteggiamento improntato ad assoluta omertà". Così gli investigatori della polizia di Stato descrivono l'atteggiamento delle persone che sono state testimoni dell'omicidio ieri sera a Catanzaro dello studente universitario Massimiliano Citriniti. Malgrado all'omicidio, accaduto nel centro commerciale Le Fornaci, abbiano assistito numerose persone, secondo quanto hanno riferito gli investigatori, nessuno ha voluto collaborare con la polizia, che ha avuto enormi difficoltà nel ricostruire la dinamica ed identificare i presunti responsabili.

Sindaco Olivo “problema sicurezza a Catanzaro”. Il sindaco di Catanzaro, Rosario Olivo, ha espresso, in una dichiarazione, "sgomento e infinita tristezza per l'inaudito e barbaro omicidio avvenuto in città, ma soprattutto grande dolore per la tragedia che si è abbattuta su una famiglia catanzarese". Olivo ha espresso anche "apprezzamento per le forze dell'ordine che, sotto la guida del questore De Felice, hanno prontamente individuato e assicurato alla giustizia i responsabili, tra cui un minorenne, di un omicidio nato da una violenza cieca e bestiale". "Il mio pensiero commosso - dice ancora il sindaco - va soprattutto alla giovane vittima e alla sua famiglia. Quanto accaduto al centro commerciale del rione Fortuna conferma, purtroppo, tutte le nostre preoccupazioni sullo stato della sicurezza nei quartieri a sud della città, questione che ho personalmente segnalato al ministro Maroni nel corso della sua recente visita a Catanzaro. Esiste da decenni un irrisolto problema costituito da una comunità rom che non si è inserita nel tessuto cittadino ed è stata alimentata da irresponsabili scelte politiche. Sulla base di queste considerazioni abbiamo predisposto un progetto, in attesa di finanziamento nell'ambito del PON sicurezza, che punta alla prevenzione dei fenomeni delinquenziali frutto dell'emarginazione". "La segreteria del ministro Maroni - ha detto ancora Olivo - ci ha assicurato che il progetto presentato dal Comune di Catanzaro otterrà presto il via libera per il finanziamento. Ma accanto alla prevenzione occorre marcare una più forte presenza dello Stato e attivare forme moderne di sorveglianza che garantiscano il pieno controllo del territorio".

Dolore e sgomento del Rettore Latorre. "Dolore e sgomento". E' quanto esprime il rettore dell'Università della Calabria, Giovanni Latorre, in merito all'omicisio di Massimiliano Citriniti, lo studente di ingegneria dell'Unical ucciso ieri sera a Catanzaro. "Sono profondamente colpito - afferma latorre - per quanto é accaduto. Non sento il dovere di intervenire soltanto per il ruolo istituzionale che ricopro nell'Università di cui Massimiliano Citriniti frequentava la facoltà di Ingegneria, ma come persona che rifugge ogni azione violenta e come padre, che comprende e si immedesima nel dolore dei genitori di questo ragazzo. Mi chiedo come sia possibile spezzare una vita così giovane, dare sfogo alla violenza e alla brutalità che sono dietro al folle gesto compiuto l'altra sera. Pensare di risolvere incomprensioni e contrasti, semmai di questo si è trattato, ricorrendo a sistemi che non fanno parte delle modalità abituali di cittadini degni di questo nome e di vivere in un consesso civile". Secondo Latorre, "bisogna interrogarsi su queste cose e cercare di capire perché, tra giovani che dovrebbero parlare ben altro linguaggio e distinguersi per ben altre azioni, prevalgano ancora certi modelli. Certe forme di espressione della propria personalità. Certi comportamenti, che non è possibile giustificare in alcun modo. Anche dopo aver ricevuto l'offesa più terribile. La vicenda di Massimiliano Citriniti ha sconvolto la famiglia di Arcavacata. Questo ragazzo era uno di noi, studiava e si preparava per diventare un bravo ingegnere. A soddisfare le aspettative sue e dei suoi amati genitori. Tutto questo in un attimo è stato cancellato. Sopraffatto da una furia belluina che dobbiamo tutti impegnarci a sconfiggere. Sostituendo alla cultura della sopraffazione quella, necessaria, del rispetto e della tolleranza verso gli altri. Se così fosse stato, come ci si sarebbe aspettati, oggi Massimiliano sarebbe ancora con noi; la sua famiglia non sarebbe sprofondata nella sofferenza; la società calabrese non sarebbe stata così violentemente offesa e colpita". "Purtroppo - conclude Latorre - riamaniamo qui a commentare il compimento di un'azione che dobbiamo augurarci, con l'impegno e la disponibilità di tutti, non si ripeta più. Sarebbe certamente un segnale in questa direzione se, quanti hanno assistito al compimento di questo inammissibile gesto, aiutassero le forze dell'ordine nel loro lavoro, dimostrando in questo modo di prendere le distanze e di condannare senza appello l'insana reazione che tanto gravemente si è manifestata".

Messaggio del Preside di Ingegneria. Un messaggio di cordoglio e vicinanza è stato inviato alla famiglia Citriniti dal prof.Paolo Veltri, preside della Facoltà di Ingegneria dell'Università della Calabria, dove il ragazzo era iscritto. Tra l'altro, Citriniti era uno degli allievi del corso del prof.Veltri. "Gentile famiglia Citriniti, apprendo - scrive il Preside di Facoltà - della terribile notizia relativa al nostro Massimiliano. A nome mio personale e della facoltà di ingegneria vi siamo vicini nel dolore che vi ha colpito".

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © 2005 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

ShinyStat

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti