Dir.resp. Pippo Gatto

 

Il 12 marzo Consiglio regionale sull’emergenza maltempo. Porseguono i lavori di ripristino nel vibonese. Tra 10 giorni a regime l’Abatemarco

27 feb 09 Il Consiglio regionale tornerà a riunirsi il prossimo giovedì 12 marzo per affrontare innanzitutto la grave emergenza determinata nella regione dall'eccezionale ondata di maltempo che ha causato frane, smottamenti, con gravissimi danni e perdite di vite umane, provocando anche una situazione, in molti casi, di vera e propria paralisi nelle comunicazioni ferroviarie e stradali. Lo ha deciso, oggi, la Conferenza dei Capigruppo consiliari convocata dal presidente Giuseppe Bova, in una riunione che si é protratta fino al primo pomeriggio. "I capigruppo consiliari, in vista dell'appuntamento del 12 marzo - è scritto in un comunicato dell'Ufficio stampa del Consiglio regionale - hanno deciso inoltre di imprimere una nuova accelerazione ai lavori delle commissioni così da pervenire ad un ulteriore arricchimento dell'ordine del giorno della seduta consiliare, che dovrebbe poter affrontare, oltre all'emergenza maltempo-trasporti con le pesanti ripercussioni sulla vita dei singoli cittadini, degli Enti locali, delle imprese e delle famiglie, anche il Piano regionale di dimensionamento scolastico". "Nel corso della riunione - prosegue il comunicato - si è parlato anche dell'iter di importanti provvedimenti, tra i quali quello riguardante l'erogazione dei fondi per le associazioni onlus che si occupano della gestione di beni provenienti da confische antimafia. I capigruppo, che hanno discusso a lungo delle più importanti questioni sul tappeto, quali il debito del comparto sanitario, il lavoro, con particolare riguardo al precariato, l'impiego dei fondi Por Calabria e del prossimo Bilancio regionale, hanno auspicato una sollecita convocazione della Commissione sanità deputata ad esprimere il parere vincolante sui requisiti per gli accreditamenti delle strutture sanitarie". A conclusione dei lavori della Conferenza dei capigruppo il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova ha concordato, con i partecipanti, la riconvocazione della Conferenza per il prossimo venerdì 6 marzo. "La nuova riunione dei presidenti dei gruppi consiliari - è scritto nel comunicato - è stata decisa per fare il punto sul lavoro preparatorio alla seduta consiliare del 12 marzo e per compiere una ulteriore verifica sull'iter dei provvedimenti da sottoporre all'approvazione dell'Aula".

Rischi sul territorio di Stefanaconi. "Le condizioni climatiche particolarmente avverse di quest'ultimo periodo hanno acuito ulteriormente la condizione di estremo pericolo in cui versa quella che doveva essere la nuova tangenziale lungo la strada che unisce Stefanaconi a Vibo Valentia". E' quanto si afferma in un comunicato del sindaco di Stefanaconi, Saverio Franzé. Il sindaco Franzé, stamani, ha presentato nella Prefettura di Vibo una denuncia nei confronti della Provincia di Vibo. Nell'atto, riporta il comunicato, si ricorda come l'ente "abbia avviato da moltissimi anni i lavori di realizzazione della cosiddetta tangenziale est di Vibo Valentia, ma tale opera ancora oggi è incompleta e non utilizzabile, anche perché non é mai stata collaudata". "La cosa che crea preoccupazione e pericolo - sostiene Franzé - è che per l'esecuzione di tale opera stradale è stata totalmente sventrata la collina soprastante l'abitato di Stefanaconi; il taglio della collina ha sconvolto gli assetti idrogeologici garantiti dagli antichi fossi di scolo di varia consistenza che assicuravano il corretto deflusso delle acque senza pericoli per il centro abitato; per questi motivi, la collina è attualmente soggetta a serissimi rischi di frana e cedimenti consistenti; e un eventuale e non improbabile cedimento franoso improvviso potrebbe determinare effetti disastrosi devastanti sull'abitato di Stefanaconi e sulla relativa popolazione con conseguente possibile perdita di numerosi vite umane"

Provincia di Vibo delibera lavori. La giunta provinciale di Vibo Valentia, presieduta da Francesco De Nisi, ha deliberato una serie di lavori per ripristinare la percorribilità delle strade provinciali danneggiate dal maltempo. Tra le decisioni della giunta provincia c'é anche un finanziamento per l'intervento di rimozione della frana e la stabilizzazione del tratto stradale Coccorino - Joppolo. "Con questo intervento - ha detto l'assessore provinciale alla viabilità, Giuseppe Barbuto - riusciremo a fronteggiare una situazione di estrema delicatezza e di grande disagio causata dalla frana caduta nei giorni scorsi nel tratto di strada Coccorino - Joppolo, che parte è integrante dell'importante arteria provinciale che collega Tropea con Nicotera". L'esecutivo provinciale ha, inoltre, deliberato la messa in sicurezza e la costruzione del muro di sostegno nel tratto Vibo-Triparni, ha predisposto gli atti necessari ad avviare i lavori di apertura della strada provinciale n.17 nel tratto Tropea - Drapia - Gasponi e si attivata per il ripristino della San Giovanni - Mileto. Le intense piogge delle ultime settimane sono andate ad accrescere una condizione di grave dissesto idrogeologico che caratterizza il Vibonese e che ha determinato cedimenti in molte zone della provincia. "Per quel che ci riguarda - ha detto il presidente Francesco De Nisi - stiamo facendo il possibile per far fronte ad una situazione di estrema urgenza che, però, non può essere risolta definitivamente con il solo impegno della Provincia"

Entro 10 giorni a regime l’Abatemarco. I lavori di somma urgenza per il consolidamento della conduttura dell'acquedotto Abatemarco "proseguono senza intoppi e si prevede, in caso di condizioni meteorologiche favorevoli, di concluderli entro una decina di giorni". Lo rende noto la Sorical. "Malvito - è scritto in una nota della Società di gestione degli acquedotti - rappresenta una singolarità, giacche e stato possibile intervenire anche con le opere di stabilizzazione idrogeologica. La task force tecnica, messa a disposizione dai vertici Sorical, coadiuva i centri operativi nel monitoraggio a 360 gradi della situazione relativa ai danni provocati dal maltempo". "Dobbiamo chiarire - ha affermato il presidente di Sorical, Geppino Camo - un concetto male interpretato e cioé che i danni registratisi nella varie province alle condutture idriche sono stati determinati dai movimenti franosi e non viceversa: e semplicemente assurdo pensare il contrario". Camo, prosegue la nota, "parla espressamente di San Martino di Finita, un territorio che ha conosciuto, purtroppo, eventi naturali di drammatica portata, che hanno danneggiato i collegamenti idrici". Sorical "puntualizza come, anche nelle ore di emergenza, siano stati realizzati interventi tampone e di by pass immediato, volti a garantire l'erogazione dell'acqua alla popolazione amministrata".