HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo


Tutta la Calabria a rischio frane

 

Bertolaso “Tutta la Calabria a rischio frane e alluvioni, mai fatto nulla per proteggere territorio”. Riaperta la A3 nel reggino

02 feb 09 "Se non si fa attività di prevenzione e messa in sicurezza" rischiano di avere problemi dal punto di vista idrogeologico 5.600 dei circa 8 mila comuni italiani. Lo ha detto il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, intervenuto a 'Uno mattina', sottolineando che per anni c'é stata una "totale disattenzione della tutela del territorio". "Ora stanno venendo al pettine tutti i nodi - dice - non ci sono con l'attenzione e con le cure che il nostro territorio richiederebbe. C'é una grande trascuratezza verso questo genere di problemi ma credo che ormai sia chiaro a tutti che, nonostante i soldi siano pochi, è meglio spendere 10 milioni oggi che 10 miliardi domani dopo una grande catastrofe". La situazione della Calabria è l'esempio migliore di quanto é avvenuto per anni in Italia. Su circa 400 comuni, spiega Bertolaso, il 100% è a rischio di dissesto idrogeologico. "Tutta la Calabria è a rischio frane e alluvioni, come l' Umbria e la Valle d'Aosta che però sono meglio organizzate. E qui, nel corso degli ultimi 20-30 anni, non si è fatto nulla per proteggere il territorio, per carenza di soldi ma anche per tutta un'altra serie di vicende". Con la prevenzione, conclude amaramente Bertolaso, "non si vincono le elezioni".

Riaperta la A3 nel reggino. Si attenua l'ondata di pioggia che da giorni ha interessato la Calabria. Da stamani, nonostante il cielo sia nuvoloso in tutta la regione, non piove. Nel corso della notte è stato riaperto al traffico, con senso unico alternato, il tratto dell'autostrada Salerno - Reggio Calabria tra gli svincoli di Scilla e Villa San Giovanni che era stato chiuso nei giorni scorsi a causa di frane. Nel reggino è esondato il fiume Mesima provocando problemi ad una strada provinciale e comunale che consente il collegamento con Laureana di Borrello. Nel cosentino i vigili del fuoco stanno continuando a lavorare con particolare intensità per far fronte, nella gran parte dei comuni, alle frane ed agli smottamenti provocati dalle piogge dei giorni scorsi. Il personale della protezione civile regionale e militari dell'esercito sta effettuando una serie di interventi in tutta la regione per far fronte alle emergenze che si sono verificate a causa delle piogge che ha provocato allagamenti e smottamenti.

Bertolaso incontra Loiero a Roma. Continuano gli incontri tra il presidente della Regione Agazio Loiero ed il sottosegretario alla Protezione civile Guido Bertolaso per trovare la strada migliore per far giungere alla Calabria gli aiuti necessari per ripristinare le opere pubbliche danneggiate dal maltempo e per mettere in sicurezza i centri abitati a rischio frana. Oggi, a Roma, Loiero ha fatto nuovamente il punto con Bertolaso, che, è scritto in una nota, ha dimostrato di essere pienamente consapevole del fatto che il maltempo ha messo in ginocchio la Calabria. "Abbiamo aggiornato i dati sui danni provocati dall'ultima ondata di perturbazioni - ha sostenuto Loiero - mentre sulla Calabria se ne aspetta un'altra per il prossimo week-end. Bertolaso ha capito l'urgenza e la gravità della situazione. Il dissesto idrogeologico rappresenta un'enorme pericolo per l'incolumità dei cittadini e sta bloccando la normale attività produttiva e sociale in tante zone della Regione". "La Task force regionale per l'emergenza - ha aggiunto Loiero - lavora freneticamente ed il sottosegretario Bertolaso ha dato la sua piena disponibilità, anche a nome del Governo, per l'immediata convocazione del 'Tavolo' congiunto Stato-Regione, così da stimare i danni ed individuare le priorità di intervento". Al momento, il Governo ha messo a disposizione 100 milioni di euro, per l'Italia intera, per fare fronte ai danni provocati dalla primissima ondata di maltempo di un mese e mezzo fa. "Adesso, anche grazie al recente sopralluogo di Bertolaso in Calabria, c'é una maggiore presa di coscienza - ha sostenuto Loiero - della Protezione Civile e del Governo. Si comprende che il dissesto idrogeologico della Calabria è una cosa diversa da tutto il resto d'Italia. Le caratteristiche geomorfologiche del territorio, l'assenza decennale di adeguate opere pubbliche per la regimazione delle acque, l'abusivismo edilizio sono fattori specifici di rischio che impongono investimenti di prevenzione e non possono essere risolti con interventi occasionali e senza una strategia condivisa tra il Governo nazionale e gli Enti territoriali. Una volta terminata la valutazione congiunta dei danni potremo capire la vera entità delle risorse necessarie per il ripristino. Mi auguro che la collaborazione si intensifichi e che il Governo riconosca alla Calabria le necessarie risorse per mettersi in sicurezza"

Presidente Oliverio “L’assetto del territorio una priorità assoluta”. "L'assetto del territorio e la sua sistemazione idrogeologica devono assumere assoluta priorità nell'azione futura di governo ad ogni livello". Lo ha detto il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, intervenendo alla riunione del Consiglio nel corso della quale é stata esaminata la situazione dei danni provocati dal maltempo. Oliverio ha confermato il dato, emerso da una verifica degli uffici tecnici provinciali, che era già stato riferito nei giorni scorsi dalla Provincia secondo il quale "il totale complessivo dei danni urgenti nel cosentino ammonta a 165 milioni di euro. Una somma ingente - ha aggiunto - necessaria per fronteggiare dissesti sul suolo, interventi di ripristino delle opere danneggiate a difesa delle coste, ripristino opere idrauliche e recupero officiosità idraulica, dissesti sulle strade provinciali, dissesti segnalati dai Comuni e dalla Prefettura e danni agli edifici scolastici provinciali. Ci sono 500 famiglie attualmente in Calabria, di cui tantissime appartengono alla nostra provincia, che meritano assoluta attenzione e priorità". Il rapporto redatto dagli uffici tecnici provinciali, secondo quanto ha riferito Oliverio, è stato consegnato al sottosegretario alla Protezione civile, Guido Bertolaso, e al presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero, nel corso dell'incontro svoltosi venerdì scorso a Lamezia Terme. "A Bertolaso e, attraverso lui al Governo del Paese - ha detto Oliverio - abbiamo proposto la necessità di destinare risorse adeguate per avviare un grande programma di sistemazione idrogeologica e di difesa del suolo nella regione, garantendo la manutenzione delle opere per evitare il riproporsi di quanto accaduto. Oggi, attraverso il Consiglio provinciale, vogliamo lanciare un messaggio di vicinanza ai cittadini, ai territori e agli amministratori locali ed assicurare loro che non saranno lasciati soli. La decisione del Consiglio dei ministri di decretare lo stato di emergenza, su proposta del sottosegretario Bertolaso e in accoglimento delle indicazioni venute dalla Regione e dalle amministrazioni locali calabresi, rappresenta un primo segnale importante e costituisce una premessa alla quale ci auguriamo possa seguire un'adeguata e cospicua destinazione di risorse per far fronte agli innumerevoli interventi che sono stati e sono ancora necessari nelle tantissime situazioni di emergenza e per il finanziamento di un piano strutturale di difesa del suolo, regimazione delle acque e sistemazione della rete infrastrutturale. E' necessario acquisire una cultura nuova che cominci a guardare al territorio come al bene primario da cui partire. Se lo Stato e la Regione ci aiuteranno su questa impostazione, evitando di perseguire una politica di corto respiro e fine a se stessa, saremo in grado di dare una risposta adeguata all'emergenza e di porre le premesse necessarie perché situazioni come quelle registrate in questi giorni non abbiano più a verificarsi"

Sindaco Altomonte “Intervenga ProtCiv”. "Smottamenti e frane hanno colpito il nostro territorio e come Comune non siamo in grado di rispondere all'emergenza. Per questo chiediamo urgentemente un sopralluogo della Protezione civile ed interventi straordinari da parte degli organi competenti". Lo afferma, in una nota, il sindaco di Altomonte, Gianpietro Coppola. "Il movimento franoso - prosegue Coppola - desta particolare preoccupazione per l'ampiezza del fronte pari a circa 800 metri e per la quantità di acque piovane che, nonostante le precipitazioni siano cessate da circa 24 ore, continua a fuoriuscire da diversi punti del fronte di frana rischiando di acuire lo scivolamento a valle di grande quantità di materiale". Coppola ha emesso un'ordinanza di chiusura della strada comunale di contrada Canna Fracida che collega il centro ai comuni di San Donato di Ninea, Mottafollone, San Sosti, e Malvito.

Sindaco Castrolibero “Politica deve delle spiegazioni”. "La politica deve delle spiegazioni ai calabresi che hanno il diritto di sapere come sono stati governati i problemi del territorio alla luce dei dati disponibili sui movimenti franosi accertati sin dal 2002". Lo sostiene, in una nota, il sindaco di Castrolibero, Orlandino Greco, dell'Mpa, facendo riferimento ai danni provocati dal maltempo. "Lo stato di emergenza - aggiunge - dichiarato dal Consiglio dei ministri e l'arrivo in Calabria del Genio militare per fronteggiare le conseguenze del maltempo sono l'amara conferma che siamo chiamati a fronteggiare una situazione di particolare gravità. Anche se il bilancio dovesse rimanere immutato nei prossimi giorni, ed è quanto ci auguriamo, i danni restano notevoli per l'alto numero di comuni coinvolti e per i danni arrecati al sistema viario. Di fronte al dramma che ha colpito tante famiglie rimaste senza casa, il cui numero cresce di ora in ora, man mano che si prende atto dei cedimenti avvenuti, ci si rende conto che quanto accaduto non è riconducibile soltanto alla violenza della natura. Tutti noi amministratori sappiamo che in Calabria dobbiamo fare quotidianamente i conti con un dissesto del territorio che è morfologico e che, pertanto, ci espone a rischi di tenuta in presenza di maltempo prolungato. Lo sappiamo tutti e non da oggi. Troppo spesso si è fatto carico ai sindaci di non avere vigilato sull'uso del territorio, sulla cementificazione delle coste, su uno sviluppo edilizio caotico, orientato alla speculazione ed al massimo profitto ad onta di uno sviluppo programmato e rispettoso del territorio". Secondo Greco, "se qualcuno ha operato nella consapevolezza di arrecare ferite e lacerazioni profonde al territorio è giusto che sia chiamato a risponderne ma, di fronte al dramma di questi giorni, il conto va presentato ai governi nazionali, prescindendo dalla connotazione politica, ed ai governi regionali. Onestà politica ed intellettuale ci impone di dire che la responsabilità non può essere caricata soltanto alla Giunta regionale in carica, se non per il periodo del suo insediamento, ma va estesa anche al governo precedente. C'é una data a partire dalla quale nessuno può affermare di non conoscere la gravità e l'ampiezza del nostro dissesto idrogeologico ed è quando sono stati consegnati i risultati della ricerca che aveva monitorato il territorio calabrese, individuando circa ottomila movimenti franosi, di cui seimila ad alto rischio, nonché lo stato dei fiumi e dei centri abitati a rischio. Oggi non si può fare finta di rimanere sorpresi e sgomenti di fronte a quanto accaduto come se questi dati non esistessero e, quindi, non si fosse in condizioni di prevedere il prevedibile. Soprassedere all'accertamento delle omissioni e dei mancati interventi possibili, in nome di una responsabilità che non può essere genericamente collettiva, sarebbe fare torto ai tanti calabresi che hanno dovuto abbandonare le loro case, alle due vittime rimaste sepolte sotto la frana dell'autostrada".

Coldiretti “Danni e frane alle campagne”. La pioggia record caduta in Italia ha "mandato in tilt le campagne dove si sono verificati danni alle coltivazioni, sono saltate le possibilità di semina del grano e si registrano frane e smottamenti sul territorio". E' quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che in molte regioni è stato chiesto di avviare le procedure per la dichiarazione di calamità naturale per l'agricoltura. Le rilevanti precipitazioni di gennaio fanno seguito, sottolinea la Coldiretti, ad un dicembre particolarmente piovoso posizionato al sesto posto nella classica dei mesi di dicembre con più elevate precipitazioni degli ultimi due secoli, secondo l'Isac-Cnr. Il maltempo ha provocato "gravi danni e disagi" nelle campagne dove sono saltate le semine per il grano destinato alla pasta Made in Italy con un calo degli investimenti destinato a superare il 20 per cento rispetto allo scorso anno. In Sicilia migliaia di ettari di terreno sono andati sott'acqua con frane e smottamenti che hanno provocato danni per milioni di euro. In Italia, sostiene la Coldiretti, ci sono 5.581 comuni, il 70 per cento del totale, a rischio idrogeologico dei quali 1.700 sono a rischio frana e 1.285 a rischio di alluvione, mentre 2.596 sono a rischio per entrambe le calamità, con la regione Calabria con il 100 per cento dei comuni coinvolti. Una situazione a cui "non è certamente estraneo il fatto che - conclude - dal 1982 al 2005 sono scomparsi quasi 6 milioni di ettari di suolo agricolo"

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © 2005 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

ShinyStat

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti