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La Regione contro gli ecomostri

La Regione contro gli ecomostri, piano da 5 mln di euro per combattere ecomafia

24 feb 09 Ecomostri, addio. E' un taglio netto, preciso e soprattutto irreversibile quello tra la Regione Calabria e l'abusivismo edilizio. Con un piano di demolizione e riqualificazione del paesaggio di 5 milioni di euro è stato deciso l'abbattimento, in alcuni casi già avvenuto, di nove degli 800 potenziali ecomostri censiti in Calabria. Frutto di un'intesa istituzionale di programma tra il Governo e la Regione, il piano, presentato oggi a Roma, va a colpire anche la criminalità organizzata, dal momento che, secondo l'assessore all'Ambiente, Michelangelo Tripoli, in questi anni "la 'ndrangheta ha trovato nel cemento la sua azione di sviluppo''. Si tratta di "un'inversione di rotta non semplice", ha affermato il governatore della Calabria, Agazio Loiero, per una Regione che negli ultimi decenni non si è impegnata in "una straordinaria cura dell'ambiente". "Bisogna fare delle scelte in capo alla politica - ha aggiunto - il territorio non solo è una priorità che deve recuperare una sua cultura, ma contrasta anche la criminalità". E con queste politiche ambientali a lungo termine non teme di perdere le elezioni: "Forse le potremo anche perdere, ma sono convinto che i calabresi hanno capito l'impegno profuso per il nostro territorio, bello e fragile allo stesso tempo". Su 5-6 mila abusi edilizi riscontrati in regione, nel corso di quest'anno saranno abbattuti gli ecomostri di Pizzo, Tropea, Scilla, Cessaniti, Rossano, Copanello di Stalettì, Stignano Mare, Stilo e Bovanove. I loro siti verranno poi riqualificati. L'obiettivo della legislatura è anche la nascita dell'Osservatorio regionale del paesaggio, uno strumento che recepisce le norme del Codice del paesaggio anche sulla base della convenzione europea. Per Fulco Pratesi, presidente onorario di Wwf Italia, "non si fa turismo serio senza una tutela ambientale seria". Secondo il vicepresidente di Legambiente, Sebastiano Venneri, oltre all'abbattimento degli ecomostri si deve "recuperare la regione anche nel campo della civiltà e della sicurezza": si deve lottare non solo per recuperare il passaggio, ma anche contro l'ecomafia. Infine, Pierluigi Properzi, dell'istituto nazionale urbanistica, che ha insistito sulla necessità di "rifondare la cultura che accompagna il governo del territorio".

800 potenziali ecomostri censiti dalla Regione. "Sono circa 800 i potenziali ecomostri censiti in Calabria dagli esperti che hanno lavorato al programma regionale di indagine 'Paesaggi & Identita''. Per nove ecomostri è stato deciso l'abbattimento (in alcuni casi già avviato o realizzato) e la riqualificazione paesaggistica ed ambientale dei siti degradati". E' quanto si afferma in un comunicato dell'Ufficio stampa della giunta regionale. "Con l'apposita 'Intesa istituzionale di programma' Governo-Regione Calabria - è scritto nella nota - il piano di demolizione e risistemazione è stato finanziato con cinque milioni di euro. Nella sede della Delegazione di Roma della Regione, il presidente Agazio Loiero e l'assessore all'urbanistica e governo del territorio Michelangelo Tripodi hanno incontrato oggi i rappresentanti delle Associazioni ambientaliste per un confronto sull'attività intrapresa e sul progetto dell'Osservatorio del paesaggio". Hanno partecipato all'incontro Fulco Pratesi (presidente onorario Wwf), Rosa Filippini (presidente Amici della Terra), Giovanni Losavio (presidente Italia Nostra), Sebastiano Venneri (vicepresidente Legambiente), Danilo Selvaggi (responsabile Lipu), Pierluigi Properzi (rappresentante Istituto Nazionale Urbanistica). Sono intervenuti anche i dirigenti regionali Rosaria Amantea (Urbanistica - Calabria) e Giancarlo Poli (Paesaggio - Emilia Romagna, regione che coopera alla realizzazione del progetto pilota nazionale dell'Osservatorio del paesaggio) e per il Gruppo tecnico di lavoro del progetto 'Paesaggi & Identita' l'architetto Renato Nicolini". "La tutela del territorio - ha affermato Agazio Loiero - ha la priorità tra le nostre scelte di governo anche per recuperare la cultura e l'identità calabrese, che non è quella moderna della costa, ma quella della tradizione vissuta in collina ed in montagna. Stiamo facendo un lavoro lungo e difficile, dedicato ai nostri figli e nipoti, per ridare equilibrio ad un territorio delicato, dove sembra tutto possibile, dove c'é un'immagine anarchica dell'uso delle risorse". "Oggi mi ha dato coraggio l'appoggio di queste importanti associazioni ambientaliste - ha detto ancora Loiero - perché molte volte registro una drammatica solitudine su ciò che di buono viene fatto in Calabria. Faccio un esempio quando la Giunta regionale si è opposta alla costruzione del megavillaggio Europaradiso, perché sovradimensionato ed in un'area di grande pregio naturalistico ed archeologico da conservare, siamo stati bersaglio di grandi violenze, di attacchi e minacce anche personali. Ma in Italia nessuno allora si occupò di questa decisione, di questo difficile atto di responsabilità a fronte della chimerica illusione di diecimila posti di lavoro. L'informazione nazionale si è accorta di Europaradiso solo dopo le possibili infiltrazioni della 'ndrangheta. Cosi' per la Calabria vale solo lo stereotipo negativo della notizia". "Assieme alla volontà di continuare negli abbattimenti, anche dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea sul caso di Punta Perotti - prosegue il comunicato - la Regione ha sviluppato ed applicato coerentemente il percorso di regole di tutela del territorio affinché gli scempi non si ripetano più. Il punto di arrivo, in questa legislatura, è la nascita dell'Osservatorio regionale del paesaggio, uno strumento che recepisce le nuove norme previste dal 'Codice del paesaggio' e dall'entrata in vigore della 'Convenzione europea del paesaggio'. Le linee-guida di questo 'Osservatorio' sono già contenute nella 'Carta calabrese del paesaggio', sottoscritta dalla Regione Calabria nel 2006 con Direzione regionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Upi, Anci, Università e Parchi calabresi. Il seminario nazionale "I nuovi piani paesaggistici regionali", programmato a Villa S.Giovanni per il prossimo 27 febbraio, servirà a presentare l'avvio di questo lavoro"

Legambiente “Ecomostri connessi alla mafia”. "Gli ecomostri sono strettamente connessi al fenomeno dell'ecomafia", per questo si deve "recuperare anche la regione nel campo della civiltà e della sicurezza". A dirlo è il vicepresidente di Legambiente, Sebastiano Venneri, nel corso della presentazione di un piano di abbattimento degli ecomostri oggi a Roma nella sede della Regione Calabria. "Le Regioni - continua Venneri - devono fare l'opera di guardiani del territorio e stare attenti al consumo di suolo, che viaggia a ritmi da dopoguerra nel nostro Paese". Anche l'assessore all'Urbanistica (rpt. Urbanistica) della Regione Calabria, Michelangelo Tripodi, segnala la connessione tra la malavita e l'abusivismo edilizio: "La 'ndrangheta ha trovato nel cemento la sua azione di sviluppo''. Con il piano di abbattimento degli ecomostri, prosegue Tripodi, la Regione fa "un'azione di contrasto alla criminalità organizzata e riqualifica il territorio, e il processo di sviluppo del turismo. Fare politica di questo genere ripristina la legalità"

I luoghi degli interventi. "Fin dall'inizio di questa legislatura -ha dichiarato Agazio Loiero, presidente della Regione Calabria - abbiamo preso di punta il problema della tutela del territorio calabrese, allo stesso tempo bellissimo e fragilissimo come dimostrano gli ultimi eventi calamitosi. Per questo lavoriamo concretamente per superare tutte le difficoltà e completeremo il percorso avviato di abbattimento della prima lista di 'ecomostri'". L'impegno del presidente Loiero è stato preso durante l'incontro a Roma con i vertici nazionali delle Associazioni ambientaliste. La Regione Calabria va avanti nell'attuazione dei programmi per l'identificazione e l'abbattimento degli 'ecomostri' in Calabria e per l'istituzione dell'Osservatorio del paesaggio (progetto pilota nazionale in collaborazione con l'Emilia-Romagna). L'azione è partita dai risultati del 'Gruppo Tecnico di Lavoro' (a Roma lo ha rappresentato Renato Nicolini) del programma "Paesaggi & Identità" della Regione Calabria che prima ha individuato cinque categorie di criteri per valutare i casi rispondenti ad una possibile definizione di 'ecomostri' e poi censito circa 800 edifici e strutture potenzialmente da abbattere. I criteri generali di identificazione corrispondono alle incompatibilità dei fabbricati con i contesti territoriali, insediativi, normativi ed unità del paesaggio e con l'incompletezza dell'opera. I primi nove ecomostri, identificati dal Gruppo Tecnico di Lavoro, i cui procedimenti burocratici e giuridici erano conclusi con le decisioni di illegittimità all'edificazione, ha riguardato l'accordo di programma Governo-Regione per l'abbattimento e la nuova sistemazione dell'area ad uso pubblico. La situazione attuale, dopo due anni dall'avvio dell'accordo, è la seguente:
Ecomostro di Pizzo: Barriera artificiale in località la "Seggiola". Approvato progetto abbattimento che amplia l'intervento alla rinaturalizzazione del sito.
Ecomostro di Tropea: Demolite due villette abusive all'interno del Villaggio "Le Roccette". Approvato progetto di riqualificazione dell'area.
Ecomostro di Scilla: Completata la demolizione e la risistemazione dell'area in cui esistevano i resti, in cemento armato, di una costruzione insistente sul molo del porto denominata "Lo scoglio di Ulisse".
Ecomostro di Cessaniti: Realizzata quasi completamente la rinaturalizzazione dell'ex cava soggetta a vincolo ad opera della Sovrintendenza dei Beni Archeologici con presenza di resti di un'antica villa romana.
Ecomostro di Rossano: Realizzata al 70% la demolizione delle costruzioni abusive su demanio in località "La Zolfara", attribuibili anche alla 'ndrangheta, con approvazione del progetto riqualificazione dell'area e restituzione della spiaggia demaniale ai cittadini.
Ecomostro di Copanello di Stalettì: Realizzata al 90% la demolizione del fabbricato, con rifinanziamento per problemi stabilità terreno, con necessario prolungamento dei lavori di abbattimento e risistemazione dell'area- Caratteristiche del luogo: sito archeologico e di interesse comunitario in pendio sul mare
Ecomostro di Stignano Mare: Progetto approvato su cui é stato presentato ricorso da parte della proprietà contro l'avvio demolizione fabbricato abusivo in zona non demaniale ma a tutela demaniale.
Ecomostro di Stilo: Ultimate procedure per avvio demolizione delle due villette costruite sulla spiaggia di Stilo.
Ecomostro di Bova: Approvato progetto demolizione con aggiunta di una barriera sottomarina per il contenimento del versante, in merito al tronco di molo ed elementi prefabbricati in calcestruzzo insistenti in località Capo San Giovanni.

Intesa col Governo: “5 mln contro gli ecomostri”. Con un'intesa istituzionale di programma tra il governo e la Regione Calabria, è stato finanziato il piano di demolizione e riqualificazione del paesaggio con lo stanziamento di cinque milioni di euro: su 5-6 mila abusi edilizi riscontrati, circa 800 sono i potenziali ecomostri censiti in Calabria, per nove di questi è stato deciso l'abbattimento (in alcuni casi già avvenuto) e la riqualificazione ambientale dei siti. Questo il piano della Regione Calabria, presentato oggi nella sede di Roma. Gli interventi, che colpiscono anche proprietà riconducibili alla 'ndrangheta, riguardano inizialmente nove ecomostri: Pizzo, Tropea, Scilla, Cessaniti, Rossano, Copanello di Staletti', Stignano Mare, Stilo e Bova. Il punto d'arrivo della legislatura è anche la nascita dell'Osservatorio regionale del paesaggio, uno strumento che recepisce le norme del Codice del paesaggio anche sulla base della convenzione europea del paesaggio: le linee guida di questo osservatorio rientrano già nella Carta calabrese del paesaggio, sottoscritta dalla Regione nel 2006. Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, parla di "un Eden perduto", riferendosi alla sua terra, e in particolare alla costruzione, sventata, di un mega-villaggio turistico da parte di una compagnia israeliana sulle rive del fiume Neto, dove lui ricorda parte della sua infanzia. Secondo Loiero, "bisogna fare delle scelte in capo alla politica: il territorio non solo è una priorità che deve recuperare una sua cultura, ma contrasta anche la criminalità". Secondo la direttrice all'urbanistica della Regione Calabria, Rosaria Amantea, le operazioni di abbattimento "devono avvenire nell'arco di quest'anno". L'abusivismo del territorio calabrese e i primi interventi di demolizione sono stati racchiusi dalla Regione Calabria in un documentario dal titolo 'Orizzonti'.

 

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