Dir.resp. Pippo Gatto

 

Confiscati beni per due mln ad esponente cosca di Lamezia

19 feb 09 Beni per circa due milioni di euro sono stati sequestrati e contestualmente confiscati dalla polizia ad un presunto appartenente alla cosca Cannizzaro-Daponte di Lamezia Terme. Tra i beni confiscati ci sono anche una palazzina ed una villetta che erano nella disponibilita' dei familiari dell'uomo. I particolari dell'operazione saranno illustrati alle 11 nel corso di una conferenza stampa che si terrà nella sede del Commissariato della Polizia di Lamezia Terme

Tra i beni due edifici ed una villa. Un fabbricato a tre piani con magazzini e tre appartamenti per ogni piano ben rifiniti, una villa con terreno ed un fabbricato in costruzione con terreno. Sono i beni che la sezione patrimoniale della divisione anticrimine della questura di Catanzaro ha confiscato a Mario Chieffallo, di 59 anni, ritenuto l'armiere della presunta cosca Cannizzaro-Daponte di Lamezia Terme. I particolari dell'operazione che ha portato al sequestro dei beni sono stati resi noti, nel corso di una conferenza stampa, dal dirigente del commissariato di Lamezia Terme, Giuseppe Cannizzaro, dal suo vice, Angelo Paduano, e dal dirigente della sezione anticrimine della Questura di Catanzaro, Salvatore Barilaro. In particolare, la Polizia ha accertato che nelle disponibilità di Chieffallo, che era agli arresti domiciliari, c'erano immobili che non potevano essere giustificati con il reddito dell'uomo e della moglie. Da qui gli ulteriori controlli che hanno portato al sequestro ed alla confisca dei beni che Chieffallo, che come la moglie ufficialmente risulta essere lavoratore agricolo, aveva cercato di alienare con donazioni o vendite fittizie. Secondo gli inquirenti, in realtà, il possesso dei beni sarebbe da collegare al presunto ruolo di Chieffallo all'interno della cosca.