Influenza suina, Asp Cosenza annuncia di aver adottato piano pandemico

31 ago 09 In riferimento alle denunce a mezzo stampa relative alla mancata attuazione del  piano pandemico da parte degli organi regionali, al fine di scongiurare  fenomeni di psicosi collettiva, la Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria provinciale di Cosenza  rende noto che,  sul territorio di propria competenza ,sono state attuate da tempo tutte le  misure di prevenzione necessarie a fronteggiare eventuali emergenze.  Così in una nota la Direzione Generale dell’Asp di Cosenza. Lo scorso 18 Dicembre 2008, precisa la nota, con delibera n. 5697 del Direttore Generale, Franco Petramala,  è stato adottato  il Piano Pandemico aziendale redatto in conformità al “Piano Nazionale di preparazione  e risposta ad una  Pandemia Influenzale ed alle Linee guida per la stesura dei Piani Pandemici  Regionali allegate al predetto Piano”.
Allo scopo di rassicurare la popolazione  riteniamo opportuno – continua la nota- fare il punto sui provvedimenti già previsti ed  attivati dal Piano  Pandemico Aziendale dell’Asp di Cosenza, in adempimento alle direttive e alle linee guida.
PERIODO INTERPANDEMICO (Fase 1-2)
Implementazione del la sorveglianza Veterinaria, Sanitaria e Virologica e della Vigilanza Igenico Sanitaria in collaborazione con le forze dell’Ordine.
PERIODO PREPANDEMICO ( Fase 3-4-5)
Coordinamento dell’Assistenza Sanitaria Primaria e specialistica;
Costituzione della Unità di Crisi Aziendale;
Individuazione dell’Unità di Crisi Istituzionale ;
Censimento dei soggetti appartenenti al Rischio Prioritario;
Informativa degli Organi interessati  ed agli Enti circa le strategie di Comunicazione per l’Allerta Pandemia;
Predisposizione del piano di acquisizione e distribuzione sul territorio dei vaccini e degli antivirali;
Censimento delle disponibilità ordinarie e straordinarie di strutture di ricovero e cura
Censimento delle disponibilità ordinaria e straordinaria di strutture di strutture alternative per ricoveri di emergenza
Predisposizione di “Piani di Emergenza e Piani di Continuità” da elaborarsi a cura di tutte le strutture: Sanitarie,  Servizi essenziali non sanitari, di Interesse sociale e di pubblica utilità;
Predisposizione del sistema informatico ed organizzazione banca dati
Recapiti telefonici per urgenze.
GESTIONE DEL CASO
Linee guida per il Caso sospetto
Linee guida per il caso Accertato
Individuazione delle zone di contenimento
Individuazione della Zona Tampone
PERIODO PANDEMICO (Fase 6)
Attivazione delle procedure disposte con linee guida Nazionali
Aggiornamento delle indicazioni relative alla prevenzione, sorveglianza e controllo della nuova Influenza da virus A/H1N1- Circolare del Ministero della Salute 0034102 del 27/07/2009 e aggiornamento sul’impiego dei farmaci antivirali- Circolare del Ministero della Salute n. 0033297 del 22/07/2009  

I virologi “Le scuole aprano regolarmente”. ''Le scuole aprano regolarmente. Non e' consigliabile, al momento, ritardare l'apertura o chiudere le scuole a livello nazionale. Si puo' invece considerare una scelta da operare a livello locale a seconda del ritorno dell'epidemia di virus H1N1 e delle sue caratteristiche, come la gravita' dei sintomi e la velocita' di diffusione''. Lo suggerisce il prof. Alessandro Ripalti, virologo dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna e presidente dell'associazione Italiana per la ricerca sui virus (Airv). Per ridurre i rischi della diffusione del virus, sottolinea ancora l'Airv, ''chiudere le scuole dopo aver attentamente valutato i rischi e i benefici per gli studenti e la comunita'. Le scuole dovrebbero rimanere chiuse per 5-7 giorni, e quindi i responsabili dovrebbero rivalutare l'opportunita' o meno di riaprire la scuola. Come regola generale e' ragionevole prevedere che chiudano solo quelle scuole con un elevato numero di studenti a rischio o di studenti colpiti dall'influenza''.

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