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Dir.resp. Pippo Gatto |
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Marea nera nella locride, ora acque balneabili
Marea nera, acque di nuovo balneabili per l’Arpacal 30 ago 09 "Dai sopralluoghi effettuati in data 28, 29 e 30 agosto e dall'esito delle analisi di laboratorio si puo' emettere un giudizio favorevole di idoneita' alla balneazione, per i punti ricadenti nel tratto di costa interessato dall'inquinamento". E' quanto certificato dal Dipartimento provinciale di Reggio Calabria dell'Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Calabria), diretto da Angelo Elio, questa mattina, dopo aver concluso una serrata due giorni di analisi di laboratorio per fornire immediate risposte sulle condizioni in cui versa il tratto di costa jonica reggina, invasa nei giorni scorsi da larghe chiazze di catrame. Un weekend di analisi che ha coinvolto tutti i tecnici del laboratorio Chimico del dipartimento reggino, diretto da Beniamino Mazza, e del laboratorio Bionaturalistico, diretto dalla Angela Diano. Oltre a monitorare costantemente, nel corso della settimana, il tratto di costa interessato dal fenomeno, i tecnici Arpacal hanno prelevato campioni di acqua di mare venerdi' scorso per sottoporli ad ulteriori analisi di laboratorio, al fine di accertare se la situazione del mare reggino fosse ritornata alla normalita'. ''Oltre al controllo dei parametri chimico-fisici e microbiologici imposti dalla normativa - riferisce la comunicazione ufficiale dell'Arpacal trasmessa anche alla Capitaneria di Porto di Roccella Jonica e al Responsabile Igiene e Sanita' Pubblica dell'Azienda sanitaria di Locri - sui campioni e' stata effettuata la ricerca quantitativa di idrocarburi e l'analisi tossicologica. I rilievi effettuati in campo al momento del prelievo e i risultati analitici chimico-fisici e batteriologici rientrano nei valori limite imposti dalla normativa". "La ricerca quantitativa degli idrocarburi ha dato esito negativo - prosegue l'Arpacal - e le analisi tossicologiche effettuate sugli stessi campioni non hanno rilevato effetti tossici sugli organismi-test''. Dei risultati delle analisi e' stato prontamente informato l'assessore regionale alle Politiche dell'ambiente, professore Silvio Greco, e il direttore generale dell'Arpacal, professore Vincenzo Mollace, che hanno costantemente seguito l'andamento delle analisi. ''Evidentemente e' servito l'imponente quanto tempestivo sforzo della Regione Calabria - fanno sapere dalla direzione generale di Arpacal - per risolvere in tempi brevi l'emergenza ambientale nello jonio reggino, con il coinvolgimento di un vero e proprio esercito di volontari, personale della protezione civile regionale, dei vigili del fuoco, dei lavoratori forestali e dei consorzi di bonifica. Non dimenticando le associazioni ambientaliste e locali, ed i semplici cittadini che si sono sentiti coinvolti in questa guerra contro il tempo per arginare l'emergenza''.
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