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Agguato a Spezzano Albanese, ucciso un uomo

Agguato a Spezzano Albanese, ucciso uomo vicino ai Forastefano

22 ago 09 Un uomo, Federico Faillace, 50 anni di Cassano all'Jonio, e' stato ucciso in un agguato ieri sera a Spezzano Albanese, in provincia di Cosenza. L’uomo, presunto affiliato alla cosca Forastefano di Cassano, e' stato raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco mentre stava lavorando su un terreno agricolo. Faillace si trovava a bordo del suo trattore quando il killer, o i killer, lo ha falciato con una raffica di proiettili esplosi da un kalashnikov. Il mezzo sul quale si trovava ha percorso qualche decina di metri prima di fermarsi con il corpo ormai esanime della vittima. Sul cadavere verra' eseguita l'autopsia che chiarira' se l'uomo era ancora vivo e abbia tentato di scappare oppure se il trattore ha continuato la corsa per inerzia prima di trovare un ostacolo. Sul caso le indagini sono state pima coordinate dalla Procura ordinaria di Castrovillari, poi assegnata alla DDA di Catanzaro. Il PM Luberto, della DDA, già ieri sera ha effettuato un sopralluogo sul luogo dell'agguato. La vittima, con numerosi precedenti penali, in passato, aveva subito altri 3 agguati dai quali era riuscito a salvarsi. In uno, in particolare, avvenuto sei anni fa, scampo' alla morte perche' si finse senza vita mentre si trovava nella sua automobile. Alla distanza di circa 600 metri dal luogo dell'agguato i carabinieri hanno trovato un altro trattore, senza targa ma riconducibile alla vittima, ma nessuno a bordo o nelle vicinanze.

Da questa mattina gli inquirenti stanno sentendo diverse persone e stanno anche battendo palmo a palmo tutta la zona, nella speranza di trovare qualche traccia lasciata dagli assassini. Sul posto e' anche intervenuto un elicottero, che sta fotogrando la zona dall'alto, per individuare le possibili vie di fuga del gruppo di fuoco. Faillace era sposato con Giuseppina Forastefano ed era padre di Francesco Faillace, coinvolto nell'inchiesta Omnia. La vittima dell’agguato invece era stata implicata nella maxioperazione Galassia, la prima grande operazione contro i clan della Sibaritide. Diverse le ipotesi sull'omicidio: forse un regolamento di conti all'interno della consorteria criminale oppure una risposta ai recenti fatti di sangue che si sono verificati nella zona del cassanese. Di fatto una recrudescenza che preoccupa gli inquirenti per la scia di sangue che potrebbe innescarsi. Intanto si sta indagando sul fatto che Faillace era alla guida di un trattore in territorio di Spezzano Albanese, lontano dalla sua zona che è Doria di Cassano. A poca distanza e' stato trovato un altro trattore, senza targa che potrebbe essere stato utilizzato dai sicari, per avvicinarlo senza insospettirlo. Per lunedi' e' stata disposta l'autopsia sul cadavere di Faillace, affidata al medico legale Aldo Barbaro, che l’eseguira' nell'obitorio dell'ospedale di Castrovillari.

Unico testimone non ha visto nulla. Si e' presentato spontaneamente ai carabinieri, dicendo di non avere visto nulla, l’unico testimone dell'agguato. Faillace, secondo magistrati ed investigatori, era uno dei capi della cosca Faillace-Portoraro, coinvolta nello scontro con la cosca degli zingari della frazione Doria di Cassano allo Jonio, dove l'uomo risiedeva. Nel momento in cui e' stato ucciso Faillace, era alla guida di un trattore che aveva utilizzato per effettuare alcuni lavori agricoli. Insieme a lui c'era un'altra persona, alla guida di un altro trattore e che nel momento in cui gli assassini sono entrati in azione, utilizzando un kalashnikov, e' riuscita a fuggire. L'uomo, di cui non e' stata resa nota l'identita', si e' presentato ai carabinieri soltanto stamattina ma non ha fornito, secondo quanto si e' appreso in ambienti giudiziari, alcun elemento utile per l'identificazione degli assassini. La titolarita' dell'inchiesta sull'omicidio di Faillace, e' stata gia' assunta, comunque, dal pm della Dda di Catanzaro, Vincenzo Luberto. Nessun dubbio, infatti, sulla matrice mafiosa dell'assassinio, che s'inserirebbe nello scontro in atto tra le cosche dello Jonio cosentino per il controllo delle attivita' illecite.

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