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Indagine sulle scuole
Indagine sulle strutture scolastiche: In Calabria solo una su 23 è buona 26 set 08 Oltre alla scuola "Leopardi" di
Lamezia ultima in classifica nazionale, in Calabria, altre tre scuole
per la sicurezza degli edifici ottengono uno "zero in condotta"
da Cittadinanzattiva. Il dato emerge dal sesto rapporto nazionale
della campagna "Impararesicuri" presentato stamattina a
Roma che in Calabria ha esaminato 23 edifici assegnando anche due
insufficienze, 11 appena sufficiente, cinque discreto ed un buono.
L'indagine di Cittadinanzattiva ha valutato scuole di ogni ordine
e grado. Il monitoraggio degli edifici scolastici è stato effettuato
suddividendo i dati in quattro macroaree (edifici, qualità,
prevenzione e vigilanza, organizzazione) riguardanti vari settori
come, ad esempio, barriere architettoniche, uscite di sicurezza, scale
di emergenza, sicurezza degli impianti, igiene, gradini antiscivolo,
estintori, condizioni di pavimenti e finestre, mense, palestre. Considerando
questi elementi, Cittadinanzattiva su sette istituti compresi nella
classifica nazionale che rientrano nella categoria dei pessimo, inserisce
quattro scuole calabresi. Oltre alla "Leopardi" che con
i suoi 28 punti su 100 si posiziona ultima in classifica, c'é
la scuola dell'infanzia di Bucolia a Lamezia Terme (32 punti), l'istituto
comprensivo dell'infanzia Via Cervadoro a Maida (42), l'istituto comprensivo
Delle Rose a Lamezia Terme (47). Due istituti sui 24 nazionali raggiungono
l'insufficienza: il Liceo scientifico di via Possidonea a Reggio Calabria
(51) e l'Istituto comprensivo primaria "Prunia" a Lamezia
Terme (53). Gli appena sufficienti (su 56) sono 11. Con 60 punti su
100, la scuola secondaria "Francesco Fiorentino" a Lamezia
Terme, l'istituto comprensivo "da Fiore" a Maida e la primaria
circolo didattico a Reggio Calabria. Seguono la scuola dell'infanzia
"Carpitone" a San Pietro a Maida (61), la scuola dell'infanzia
"Don Milani" a Corigliano Schiavonea (62), l'istituto magistrale
di corso Vittorio Emanuele a Reggio Calabria (63), la primaria Bolani-De
Amicis a Reggio Calabria (65), l'infanzia Giardini a San Pietro a
Maida (66), l'Ispia Einaudi (66) a Lamezia Terme, l'istituto comprensivo
primaria di via Sgrò a San Pietro a Maida (67) e l'istituto
tecnico commerciale di Villa San Giovanni (68). Discreto, poi, è
la votazione data a cinque istituti calabresi (su 33 nazionali). Sono:
Ispia di Lamezia Terme (71), scuola media Pietro Ardito a Lamezia
Terme (72), primaria statale "Gallico - Passo Caracciolo"
a Reggio Calabria (72), primaria "Borrello" a Lamezia Terme
(73), istituto tecnico commerciale "Valentino De Fazio"
a Lamezia Terme (77). Un solo buono, su 12 nazionali, viene dato all'istituto
tecnico per geometri di Lamezia Terme che ottiene 88 punti su 100.
Un quadro, quello di quest'anno, che non è migliorato rispetto
al 2007 anche se, come spiega all'ANSA, Annamaria Serratore, coordinatrice
regionale della rete scuola di Cittadinanzattiva, "il nostro
scopo è quello di evidenziare le negatività per cercare
di migliorarle. Non vogliamo accusare nessuno. - aggiunge - Non sta
a noi giudicare. C'é da chiedersi, però, come si possa
parlare di legalità quando, poi, ai bambini ed ai ragazzi viene
negato il diritto allo studio, sancito anche dalla costituzione".
"I politici - conclude - che hanno preteso di rappresentarci,
ora devono rimboccarsi le maniche e dare delle risposte. Non dobbiamo
aspettare, come accaduto in Italia, di posare corone di fiori davanti
a scuole crollate o partecipare a funerali, per poi dire di voler
correre ai ripari". 4 istituti su 10 senza palestra.
Una cantina umida per fare ginnastica, aule riscaldate con stufe elettriche
alla faccia del risparmio energetico, termosifoni traballanti, porte
scrostate, infiltrazioni di acqua, tubi e fili a vista, pavimenti
e sanitari vecchi e rotti, impianti elettrici risalenti agli anni
Quaranta: è un campionario della insicurezza quello che si
trova nelle scuole italiane monitorate dal VI Rapporto annuale su
sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici presentato
oggi a Roma da Cittadinanzattiva. Delle 132 scuole, di ogni ordine
e grado, monitorate in tutta Italia, 69 si trovano in zone a rischio
sismico, il 38% ha l'ingresso situato direttamente sulla strada e
il 35% ha registrato episodi di vandalismo. Nessuna ottiene il massimo
punteggio, 56 si aggiudicano 'appena sufficiente' e 7 (6 dell'infanzia)
si aggiudicano addirittura il giudizio 'pessimo'. A gennaio l’anagrafe scolastica.
L'anagrafe dell'edilizia scolastica, che mostrerà la situazione
di tutte le scuole italiane dal punto di vista della sicurezza e del
rispetto delle norme, dovrebbe essere varata entro gennaio. Lo afferma
Mario Di Costanzo, responsabile Edilizia e sicurezza del ministero
dell'Istruzione. "Alcuni enti locali non hanno ancora fornito
i dati - ha detto Di Costanzo a margine della presentazione del rapporto
di CittadinanzaAttiva - ma dovremmo arrivare a una copertura dell'80-90%".
Di Costanzo parla inoltre degli stanziamenti previsti per la messa
a norma degli edifici scolastici, con particolare attenzione al rischio
sismico. "Prevediamo di destinare 300 milioni di euro per il
2009, se non ci saranno riduzioni in Finanziaria. Una cifra che si
aggiunge ai 300 milioni già stanziati a luglio". Sull'effettivo
impiego delle risorse, Di Costanzo chiarisce: "E' di competenza
degli enti locali. Ovviamente non è semplice mettere a norma
i 42 mila edifici scolastici italiani". "In questi ultimi
anni abbiamo accumulato ritardo - aggiunge Paolo Marsan, della Protezione
civile -, stiamo recuperando, come dimostra la scuola recentemente
inaugurata a San Giuliano di Puglia. Ma gli edifici a rischio sono
ancora tanti. Non è solo un fatto tecnico: serve la volontà
politica di stanziare fondi".
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