HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo


Tagli nella scuola, persi 600 posti di lavoro nel cosentino

 

Nella provincia di Cosenza una perdita secca di 600 posti di lavoro nella scuola per i tagli

12 set 08 "Sono seriamente preoccupato delle difficoltà in cui il mondo della scuola è costretto a muoversi a pochi giorni dall'apertura del nuovo anno scolastico". Lo ha detto il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, al termine di un incontro sulla situazione scolastica provinciale al quale hanno preso parte il dirigente scolastico provinciale, Nicola Penta, e l'assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Stefania Covello. "Mai come quest'anno, infatti - ha proseguito il presidente Oliverio - incombe sulla nostra scuola la scure pesante dei tagli che, tra il 2008 e il 2009 porteranno alla perdita di migliaia di cattedre e posti di lavoro. Nella sola provincia di Cosenza si registra già una perdita secca di circa 600 posti di lavoro. E' un fatto grave sul piano sociale, con pesantissime implicazioni negative sulla qualità dei servizi e dell'offerta formativa". "Numerosi presidi scolastici calabresi e cosentini - ha detto ancora Oliverio - se non modificheranno gli orientamenti del Governo, rischieranno addirittura la chiusura. I piccoli comuni, in particolare, rischiano di subire i contraccolpi pesanti di indirizzi sbagliati che non tengono conto delle realtà territoriali e della necessità di garantire il servizio scolastico come fattore primario per bloccare l'esodo e garantire il diritto allo studio". "Agli alunni diversamente abili, ai docenti precari e agli insegnanti di sostegno che quest'anno si sono visti privare della cattedra - ha aggiunto il presidente della Provincia di Cosenza - vogliamo esprimere la nostra più sentita solidarietà e confermare il nostro massimo impegno a cambiare provvedimenti e scelte assolutamente non condivisibili". "In questa direzione ci muoveremo nei prossimi giorni - ha concluso Oliverio - attraverso una serie di iniziative in direzione della difesa del diritto allo studio e della qualità del servizio scolastico da garantire su tutto il territorio a ragazzi e ragazzi, offrendo a tutti pari opportunità".

No alla chiusura delle scuole in montagna. La giunta esecutiva della comunità montana Versante dello Stretto ha affrontato stamani, insieme ai sindaci dei comuni associati, la questione della chiusura delle scuole situate nel territorio montano che sta creando disagi e rabbia. "La scelta sciagurata di chiudere le scuole in montagna - è detto in una nota dell'ente - notoriamente aree svantaggiate ed emarginate, cancella l'unico residuo luogo di aggregazione socio-culturale e formativo, aggravando i fenomeni di abbandono di un territorio assolutamente centrale per lo sviluppo della Calabria e che, evidentemente solo a parole, si dichiara di dover difendere e rilanciare". "Il presidente della comunità montana, Antonino Micari - prosegue il comunicato - accogliendo pienamente il grido di allarme e di denuncia che viene dalle zone interne, esprime tutto il suo disaccordo con le chiusure scolastiche decretate nel silenzio e senza alcun confronto dalla Dirigenza scolastica regionale e provinciale. Micari stigmatizza tali decisioni e invita le suddette autorità a confrontarsi sul tema e ad abbandonare la linea che colpisce le aree e le popolazioni più deboli". "Lo Stato - conclude la nota - con questa politica scolastica abbandona il territorio montano e collinare e si ritira nei più comodi fortini scolastici delle aree urbane e della costa. La comunità montana ribadisce la condanna totale di tale politica e grida alto e chiede un confronto urgente con il Prefetto di Reggio Calabria, con la dirigenza scolastica regionale e provinciale e con le altre istituzioni locali"

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti