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Tagli alla scuola, iniziative della Provincia di Cosenza

 

Tagli alla scuola, la Provincia di Cosenza avvia iniziative

20 set 08 La Provincia di Cosenza avvierà una serie di iniziative per aprire un confronto istituzionale sui gravissimi effetti che sta producendo l’orientamento espresso dal Governo in materia di politica scolastica e che sul territorio provinciale ha già portato alla perdita di 600 posti di lavoro e di essenziali servizi per le famiglie. Lo ha annunciato ieri il Presidente della Provincia di Cosenza, onorevole Mario Oliverio, nel corso di un incontro con il Coordinamento Precari Scuola Primaria di Cosenza che aveva chiesto di essere ricevuto per esporre la difficile situazione nella quale centinaia di docenti, segnatamente di sostegno, si trovano attualmente. Presenti l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Stefania Covello, che in mattinata aveva incontrato il Direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Penta, i consiglieri Lecce, Ambroggio e Badolato, l’incontro ha raccolto la testimonianza ed anche l’appello accorato dei docenti precari, alcuni in servizio da ben 25 anni, verso l’appoggio in una mobilitazione che intende evidenziare come a rischio, segnatamente nel Mezzogiorno d’Italia, oltre che il posto di lavoro sia il diritto all’istruzione.
“Le istituzioni non possono assistere senza intervenire alla demolizione di pilastri, come nel caso del sostegno, sui quali si è fondato un modello che è quello della scuola italiana. La Provincia ha sole competenze che riguardano l’edilizia scolastica degli istituti superiori ed alcuni servizi in questi ultimi, tuttavia non intende trincerarsi dietro schermi nei confronti di un problema dalle implicazioni generali pesanti” ha affermato il Presidente Oliverio che in occasione dell’inizio dell’anno scolastico aveva firmato, congiuntamente agli Assessori Covello e Morcavallo un documento nel quale era messa in luce tutta la preoccupazione per la qualità dell’offerta formativa e dei servizi seguente i tagli previsti dal Ministero retto dalla Gelmini per gli anni 2008 e 2009.
“Abbiamo già dato una valutazione negativa sulle risultanze dei provvedimenti del Governo, formalizzata anche in una recente riunione della Giunta Provinciale- ha puntualizzato ancora Oliverio- perché, sebbene si riconosca l’esigenza di razionalizzare alcuni aspetti presenti nel sistema di istruzione, una cosa è discutere e confrontarsi su di essa, altra è tagliare con la scure e demolire diritti. Oggi 600 posti di lavoro persi nella sola provincia di Cosenza; domani 1000 e questo avrà ripercussioni gravissime, soprattutto in una realtà come la nostra, in cui oltre l’80% dei Comuni contano meno di diecimila abitanti, laddove verranno soppressi plessi e conseguentemente servizi. Ed è già questo il caso di Lorica, comune di montagna nel quale è stata chiusa la Scuola Materna per effetto dei tagli imposti dal Ministero della Pubblica Istruzione. Chi penserà allora ai disagi per le famiglie ed alla ripercussioni per i bimbi?”
“Una impostazione con logica ragionieristica e non sociale- ha detto ancora il Presidente della Provincia di Cosenza- determinerà una devastazione, per le famiglie, per i bambini, contro la quale è assolutamente necessario aprire un confronto forte. E’ per questa ragione che nella prossima settimana convocheremo le Organizzazioni Sindacali e chiederemo un incontro urgente con il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, Mercurio, nonché con la Regione.”
“Non si tratta- ha tenuto dunque a sottolineare il Presidente Oliverio- di avviare una battaglia sostenuta dagli ideologismi su una questione talmente seria e delicata. E’ inammissibile che a pagare il prezzo di provvedimenti pesanti del governo nazionale siano i territori e le fasce deboli, che corrono il rischio di una nuova emarginazione, in una situazione che si riteneva ormai superata”.
“Sin dove consentono le nostre competenze – ha quindi aggiunto l’Assessore Covello- andremo avanti a sostenere quella che non è una ribellione, ma un giusto apporto al diritto allo studio che deve essere garantito in tutta la Penisola.”

 

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