Dir.resp. Pippo Gatto

 

Scorie tossiche nell’edilizia a Crotone: Prime iniziative della task force

26 set 08 Una capillare informazione verso l'opinione pubblica e iniziative immediate a tutela di tutti i cittadini interessati nel breve e nel lungo periodo. Sono alcune delle iniziative decise, secondo quanto si è appreso, dalla task force creata per fronteggiare l'emergenza di Crotone riunitasi, a Catanzaro, a poche ore dalla sua costituzione. Alla riunione dell'organismo, voluto dal presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, dal sottosegretario al Welfare Ferruccio Fazio e dall'assessore regionale alla Salute, Vincenzo Spaziante, hanno partecipato il direttore generale del Dipartimento regionale della Sanità, Andrea Guerzoni, i rappresentanti dei ministeri dell'Ambiente e del Welfare, dell'Istituto superiore di sanità, degli enti locali crotonesi e dell'Arpacal. Nel corso della riunione, che è durata alcune ore, sono state decise alcune "azioni immediate anche a supporto dell'attività della magistratura" ed è stato stabilito anche un metodo condiviso di lavoro.

Loiero “Una vicenda allucinante”. Il Presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, in una nota afferma che "la vicenda Crotone sull'interramento di scorie pericolose è allucinante". "Per questo - aggiunge - abbiamo messo all'opera una task force per evitare altre emergenze, in tutti gli altri luoghi pericolosi frequentati da centinaia di persone. Si è sempre parlato, per gli interessi della criminalità nel settore, di smaltimento illegale di rifiuti tossici e nocivi ma questo che affiora a Crotone è qualcosa di inimmaginabile". "La magistratura - conclude Loiero - vada avanti con severità, faccia luce, accerti responsabilità personali e soprattutto individui una mappa dei luoghi da bonificare. E' chiaro che chi deve intervenire interverrà a tutela dell'incolumità pubblica che, in base alle risultanze dell'inchiesta, appare seriamente minacciata".

N. Oliverio “Situazioni agghiaccianti”. "L'operazione Black Mountains ha portato alla luce delle situazioni agghiaccianti". E' quanto afferma, in una nota, il deputato del Pd Nicodemo Oliverio. In merito all'inchiesta relativa alle scorie nocive che sarebbe state interrate nel crotonese, in zone dove poi sono state costruire scuole e case popolari, Oliverio ha presentato un'interrogazione al ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo. Secondo il deputato del Pd, "le piaghe dell'industrializzazione crotonese sono visibili e mettono a rischio la salute i cittadini. Non pochi sono i casi di malattie come l'asbestosi, molto probabilmente legate all'esposizione a materiali tossici quali l'amianto". Nell'interrogazione rivolta al ministro Prestigiacomo, Oliverio ricorda che "esiste un programma di recupero e bonifica del territorio previsto per legge. Sono state stanziate dal governo Prodi rilevanti risorse per proseguire nell'attività di bonifica e recupero ambientale dei siti crotonesi e l'emergere di queste notizie pone con ancora più drammatica urgenza la necessità di procedere"

Bianchi (PD) “Bonificare l’area industriake”. "La bonifica dell'area industriale di Crotone non può più attendere". A sostenerlo é la senatrice del Pd Dorina Bianchi. "Lo smantellamento dell'apparato industriale di Pertusola Sud - afferma Bianchi in una nota - oltre ad aver portato a un collasso delle condizioni economiche della popolazione, alimentando un flusso emigratorio intenso, ha lasciato in eredità al territorio gravi problematiche ambientali". "I processi industriali - prosegue la senatrice del Pd - nel corso di quasi 70 anni di attività dello stabilimento, hanno prodotto una quantità imprecisabile di rifiuti tossici e nocivi, devastando gli ecosistemi vicini al sito industriale e inquinando le falde acquifere, il mare i terreni e i promontori collinari". "Alla luce anche dell'operazione Black Mountains della Procura di Crotone - ha concluso Bianchi - si è anche dimostrato come negli anni sui rifiuti industriali si è speculato a danno della salute. E' necessaria una reazione corale, che non tenga conto dell'indirizzo politico, ma che abbia a cuore il bene della collettività, anche attraverso azioni eclatanti e dimostrative"

CGIL “Incidenza di patologie tumorali”. "L'incidenza di patologie tumorali avrebbe dovuto indurre le autorità ad un monitoraggio rigoroso". E' quanto afferma il segretario della Cgil Crotone, Antonio Spataro. "E' triste - osserva Spataro - trovare conferma, a distanza di anni, agli allarmi di estrema pericolosità lanciati a più riprese dal sindacato sui siti industriali dismessi. Purtroppo i nostri appelli e allarmi sono caduti nel vuoto. Così come sono cadute nel vuoto le proposte avanzate, ad integrazione degli ultimi due piani sanitari Regionali, di prevedere, a Crotone, un Dipartimento di eccellenza per la prevenzione e lo studio dei tumori". Come fino ad ora sono stati ignorati, rileva Spataro, "le schede dell'Organizzazione mondiale della sanità che segnalavano la forte incidenza di patologie cancerogene tra gli abitanti di questo disgraziato territorio" e gli allarmi lanciati "da attenti giornalisti che da tempo seguono le vicende ambientali della nostra provincia"