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Processo per la morte di Federica Monteleone

 

Processo alle persone coinvolte nella morte di Federica Monteleone, prima udienza rinviata. I genitori "Vogliamo giustizia"

30 set 08 E' saltata, per la mancata notifica ad alcuni indagati, la prima udienza davanti al gup di Vibo Valentia che deve decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio per nove persone accusate di omicidio colposo per la morte di Federica Monteleone. Il giudice Gabriella Lupoli ha aggiornato l'udienza al 4 novembre prossimo. Il pm Fabrizio Garofalo ha depositato un dvd in cui è registrata una conversazione avvenuta, dopo la chiusura delle indagini, nella casa della madre di Federica, Maria Sorrentino tra lei e l'ex direttore generale dell'Azienda sanitaria, Franco Talarico, indagato per omicidio colposo e istigazione alla corruzione. Alla conversazione era presente il medico Ignazio Vasapollo, che dirige l'Unità di microbiologia e il dipartmento dei servizi sanitari dell'Asp. Alcuni difensori, tra i quali l'avvocato Armando Veneto che difende Francesco Costa, l'unico indagato presente in aula, hanno chiesto di potere sbobinare il contenuto del dvd. La sbobinatura sarà fatta tra quale giorno anche perché allo stato la cancelleria del gup non dispone dell'attrezzatura necessaria.

Prima udienza. L'udienza preliminare nei confronti delle nove persone indagate per la morte di Federica Monteleone era iniziata questa mattina. La ragazza di sedici anni morì, nel gennaio 2007, dopo una settimana di coma seguito ad un black out nella sala operatoria dell'ospedale di Vibo Valentia mentre veniva sottoposta ad un intervento per appendicectomia. Il gup Gabriella Lupoli dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm Fabrizio Garofalo. Gli indagati sono Francesco Costa, anestesista; Francesco Talarico, ex direttore generale dell'Azienda sanitaria; Alfonso Luciano, ex direttore sanitario dell'azienda; Piero Schirripa direttore sanitario dell'ospedale; Roberto De Vincentis all'epoca direttore dei servizi tecnici; Nicola Gradia, responsabile di settore dei servizi tecnici; Antonino Stuppia, titolare dell'impresa che eseguì i lavori nella sala operatoria; Antonio Bruni, ex consulente incaricato di seguire i lavori; Matteo Cautadella, medico. In aula sono presenti uno degli indagati, Francesco Costa, i genitori di Federica, gli avvocati Antonio Montagnese per la Regione Calabria e Giovanna Fronte per Cittadinanzattiva che hanno annunciato la costituzione di parte civile.

I genitori: Vogliamo giustizia. Vogliono giustizia Maria Sorrentino e Pino Monteleone, i genitori di Federica, la ragazza di sedici anni morta dopo un intervento di appendicectomia. I genitori di Federica sono giunti stamani nell'aula del tribunale di Vibo Valentia dove ha avuto inizio l'udienza preliminare nei confronti delle nove persone indagate. "Pretendo giustizia - ha detto Maria Sorrentino - A mia figlia è stato negato anche l'ultimo desiderio di poter donare gli organi e questo le è stato negato perché si facesse chiarezza in questa vicenda. Pertanto non mi fermerò. Mia figlia sprizzava salute e ci ha rimesso la vita. Non mi fermerò nemmeno davanti ad un verdetto se non lo riterrò giusto finché non avrò giustizia totale. La perizia voluta dal pm dice che un massaggio cardiaco non solo avrebbe salvato mia figlia ma addirittura non avrebbe riportato alcun tipo di conseguenze. Quel massaggio cardiaco erano tutti in grado di farlo e nessuno inspiegabilmente l'ha fatto". Il padre della ragazza morta, Pino Monteleone, ha detto che si "aspetta la verità. Io e mia moglie abbiamo fiducia che la giustizia andrà avanti fino in fondo".

 

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