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L'Inail investe nella sicurezza delle scuole calabresi

 

Sicurezza nelle scuole, l’Inail investe 1,5 mln di euro in Calabria

26 nov 08 "Dopo il grave episodio avvenuto nell'Istituto Darwin di Rivoli, è allarme sicurezza nelle scuole, anche in Calabria. Da tempo il nostro Istituto ha considerato il problema ed a tale scopo ha stanziato nel corso del triennio 2007/2009 100 milioni di euro da destinare alle scuole in ambito nazionale". E' quanto afferma, in una nota, il direttore dell'Inail Calabria, Mario Lo Polito. "In Calabria - aggiunge - diverse scuole, grazie ai finanziamenti dell'Inail, potranno beneficiare di miglioramenti legati all'adeguamento delle loro sedi alla normativa in materia di sicurezza. I progetti di adeguamento finanziati interessano molte scuole dislocate nelle diverse province della Regione, per un totale regionale in termini di budget di un milion e 655 mila euro. A breve, peraltro, è previsto un ulteriore bando con le medesime finalità". "Oltre ai casi di sicurezza legati agli edifici - afferma ancora Lo Polito - va anche considerato che nelle scuole si verificano infortuni per altre cause. I dati per la Calabria per il 2007, a tale proposito, riferiscono che gli insegnanti maschi che hanno subito infortuni sono stati 78; le insegnanti femmine 411; gli studenti maschi 1.161e le studentesse femmine 763. La natura più frequente dell'infortunio - conclude il direttore dell'Inail Calabria - si individua nella lussazione agli arti sia inferiori che superiori".

Cittadinanza attiva “Non pagelle ma monitoraggio”. "Non abbiamo mai dato la classifica dei 15 istituti più pericolosi di Italia, come riportato erroneamente dai mezzi di informazione in queste ore". E' quanto afferma oggi Cittadinanzattiva in merito alla diffusione di notizie non corrette su alcune scuole monitorate dalla stessa associazione con l'ultimo Rapporto Impararesicuri 2008 e in anni precedenti. Si tratta delle scuole: Fiorentino, Leopardi e Bucolia di Lamezia Terme, scuola primaria di Melara e Istituto comprensivo via San Rocco di La Spezia, Istituto comprensivo plesso di Prati di Vezzano ligure, scuola dell'Infanzia Andreani di Prati di Vezzano, Istituto Via provinciale di Bottagna (SP), scuola di Via Sisto V di Ascoli Piceno, scuola Infanzia Contesse di Messina, Liceo classico Asproni di Nuoro, liceo classico di Matera, liceo scientifico Siciliani di Catanzaro. "Questi istituti - precisa Cittadinanzattiva - sono stati monitorati tramite l'osservazione diretta di cittadini, insegnanti e studenti e tramite questionati somministrati ai Responsabili dei servizi di protezione e prevenzione delle scuole suddette. E le stesse presentano problemi di insicurezza molto diversi fra loro e non accomunabili. In ogni caso il campione preso in esame da Cittadinanzattiva è composto da 132 scuole e dunque non si può parlare, a livello assoluto, di scuole più insicure di Italia. Siamo certi che esistono purtroppo altre situazioni ben più gravi di insicurezza assolutamente fuori controllo perché, a differenza delle scuole che si aprono al nostro monitoraggio, non ne danno conto a nessuno".

A Sartano una struttura pericolosa. Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, in una nota denuncia la presenza, nella frazione Sartano del comune di Torano Castello, di una delle "scuole più pericolose d'Italia". "La mia denuncia - afferma Corbelli - non vuole creare ingiustificato allarmismo. Purtroppo l'edificio scolastico di Sartano è estremamente pericoloso. E stato costruito tra il 1965 e il 1970, oltre 40 anni fa, utilizzando solo della calce e come materiale i vecchi tufi di Taranto. Durante i lavori una colonna storta venne raddrizzata con l'aiuto di un trattore! L'edificio lo conosco personalmente da molti anni. E' fortemente a rischio. La lunga e larga campata del tetto, sospesa nel vuoto, senza alcun appoggio solido, è una minaccia costante. Sono a rischio un centinaio di bambini e i loro insegnanti". "I genitori dei piccoli - prosegue - vivono letteralmente nell'incubo. Ho personalmente più volte segnalato e denunciato alle autorità comunali la pericolosità dell'edificio, accertata anche da alcune perizie. Basta solo vederlo questo vecchio edificio, fare un sopralluogo sul posto. Conoscere un po' la storia di questa scuola per capire e giustificare le fondate e forti preoccupazioni di tutti genitori"

Feraudo “Verificare la sicurezza nelle scuole cosentine”. "Anche nel Cosentino, e nelle sue periferie in particolare, è ormai tempo di affrontare con serietà la questione della sicurezza degli immobili deputati a ospitare i nostri figli". Lo afferma, in una dichiarazione, il capogruppo di Idv nel Consiglio regionale, Maurizio Feraudo. "Più cittadini delle nostre periferie, per lo più genitori di giovani studenti calabresi - sostiene feraudo - alzano la voce spaventati. La paura è che si proceda nell'immatura certezza che qui da noi non può succedere niente di grave, che le nostre scuole, pure se fatiscenti, non possono replicare le tragedie di cui ci parla in queste ore la cronaca nazionale. Le cose stanno all'esatto contrario. Certe manchevolezze degli enti, locali e non, devono essere archiviate subito. Noi dobbiamo avere il quadro complessivo preciso di quanto succede nei nostri istituti scolastici, di che rischi vi sono, se ve ne sono è chiaro, in rapporto alla loro stabilità". Secondo Feraudo, "c'é chi dimentica che in queste strutture, ogni giorno, ci vivono migliaia di ragazzi e tanti operatori scolastici. Invece si fa finta che siano angoli sperduti, affidati alla buona sorte, per i quali si investono pochi centesimi e non ogni anno. Questa vergogna tutta calabrese deve finire. Chiediamo pertanto anche alla magistratura competente di andare a fondo alla questione, così da prevenire l'irreparabile"

 

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