Tanta gente ai funerali di Cecchino
Principe. Sandro “La sua eredità non andrà perduta”
07 nov 08 Si sono svolti stamattina a Rende i funerali
di Francesco Principe, l'ex parlamentare socialista morto mercoledì
scorso a Cosenza. Ai funerali hanno partecipato numerosi esponenti
politici tra cui i presidenti del Consiglio regionale della Calabria,
Giuseppe Bova, e della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, ed il
deputato del Pd Marco Minniti, insieme ad assessori e consiglieri
regionali. A ricordare la figura di Principe è stato il figlio,
Sandro, anch'egli ex parlamentare ed attuale consigliere regionale
della Calabria. "L'eredità che mio padre ci ha lasciato
- ha detto Sandro Principe - non andrà perduta. Oggi mio padre
sarà contento, perché è riuscito a realizzare
grandi cose, ha costruito una realtà meravigliosa come Rende,
una città che è un modello. Ha vissuto la sua vita intensamente,
fino in fondo". "Mio padre sarà contento - ha detto
ancora Sandro Principe - anche perché lassù ha ritrovato
mia madre, la donna che ha diviso con lui una vita intera. Lo hanno
accolto gli angeli della nostra famiglia, il fratello Massimo, nato
prima di lui, Francesco ed Alessandro, i miei figli, e tutti i nostri
cari". Ai funerali erano anche presenti i sindaci di Rende e
Cosenza, Umberto Bernaudo e Salvatore Perugini; il prefetto, Melchiorre
Fallica, ed il questore, Raffaele Salerno. Il sindaco Bernaudo ha
sottolineato "gli enormi risultati ottenuto da Francesco Principe
nella sua attività politica. Il lavoro svolto e le realizzazioni
fatte sono stati di grande segnificato, così come l'amore immenso
che aveva per la sua città e la sua gente".
In Provincia un mazzo di garofani rossi sulla
scrivania. Un bouquet di garofani rossi sullo scranno vuoto
del Presidente del Consiglio, posato dal Presidente Mario Oliverio
a nome di tutta la Giunta ed i Consiglieri. Poco oltre la sala delle
adunanze consiliari, nella stanza di Francesco Principe, sulla scrivania
che conserva i suoi appunti, solo pochi giorni fa lasciati, un altro
garofano rosso portato dai dipendenti. Così, alla Provincia
di Cosenza si è voluto ricordare Francesco Principe, il Presidente
del Consiglio. Nelle stanze di Piazza XV Marzo è viva e visibile
una grande commozione. Non la trattiene, il Presidente Mario Oliverio
che di ritorno dal rito funebre officiato nella Chiesa Matrice di
Rende ha voluto immediatamente recarsi nella Sala del Consiglio del
Palazzo della Provincia. " Si sente forte - ha detto Oliverio
- un senso di vuoto, oggi, in questa aula. Ci sono assenze che sono
destinate a pesare molto e quella dell'onorevole Francesco Principe
sarà superata come vuole la vita, anche quella istituzionale,
ma non colmata. Questa sala custodirà sempre le sue parole,
i suoi interventi appassionati e carichi di insegnamenti, che resteranno
ad esempio per le generazioni di delegati delle nostre comunità
che verranno, testimonianza di come la democrazia, gli ideali di giustizia
e progresso, il senso più nobile della rappresentanza siano
passati da qui, espressi da un uomo che lascia noi ma non la storia
politica e di questa regione, che ha contribuito a fare e raccontare"
Adamo “Bisogna far vivere nel tempo valori
e passioni”. Il capogruppo alla Regione del Pd, Nicola Adamo,
ha partecipato stamattina ai funerali di Cecchino Principe. A margine
della cerimonia, Adamo ha così commentato la morte dell'esponente
politico: "la scomparsa dell'on. Francesco Principe consegna
alle giovani generazioni un'alta responsabilità: contribuire
a far vivere nel tempo odierno sentimenti, valori e passioni come
elementi costitutivi della stessa identità della politica.
La partecipazione, quei tanti volti che hanno presenziato stamani
alle esequie di Rende testimoniano il riconoscimento ad un calabrese
che ha vissuto ed interpretato la storia del vecchio secolo come un
protagonista che ha saputo coniugare la forza degli ideali progressisti
e socialisti con l'orgoglio di una calabresità intesa come
valore positivo".
Le reazioni:
"Mi dispiace infinitamente. Cecchino Principe era un
vecchio carissimo amico e compagno di tante esperienze politiche ed
umane." E' quanto scrive Claudio Martelli nel
suo messaggio di cordoglio per la scomparsa dell'On. Francesco Principe.
"Non dimenticherò mai - prosegue Claudio Martelli - la
prima volta che mi portò a Rende. Attraversammo a piedi il
Centro Storico, dai balconi donne, bambini, famiglie intere ci lanciavano
garofani, battevano le mani, salutavano con un'aria di festa negli
occhi. E non dimenticherò le ore insieme in Direzione e alla
Camera, i tanti colloqui politici e quel misto di veemenza e di saggezza,
di asprezza e di signorilità che è come un marchio distintivo
di certa umanità meridionale. "Un abbraccio commosso a
Sandro, erede di tanto padre - ha concluso Claudio Martelli - A tutti
i familiari vi stringo forte".
"Francesco Principe è stato un protagonista della vita
calabrese e del movimento socialista in Italia". E' quanto ha
affermato il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza.
"Lo ricordo da bambino - ha aggiunto - per il rapporto di amicizia
che aveva con mio padre, mentre parlava in maniera calda e irruenta
alle folle di Lamezia. Poi l'ho conosciuto quando ho vissuto a Cosenza,
quando è stato presidente della Regione e gli sono estremamente
grato per le parole affettuose e gli incoraggiamenti quando sono stato
eletto sindaco di Lamezia. Al figlio Sandro, alla sua famiglia, esprimo
la vicinanza e il cordoglio mio e dell'Amministrazione comunale della
città di Lamezia Terme".
"La scomparsa di Cecchino Principe rappresenta senza alcun dubbio
un momento di tristezza e di vuoto, probabilmente incolmabile, per
la migliore politica meridionale". Lo afferma il sindaco di Cariati,
Filippo Sero. "Con Principe, personalità
forte - aggiunge - e pregna di esperienza istituzionale, dotata di
una intelligenza capace di innovare e vedere oltre l'oggi, caratteristiche
piuttosto rare nell'agone politico nazionale, l'area urbana, la Provincia
di Cosenza, la Calabria intera perde uno dei protagonisti certamente
più importanti di una stagione ideale ed amministrativa che
ha saputo lasciare frutti utili ed oggi condivisi da tutti. Non soltanto
il socialismo calabrese, al quale personalmente sono vicino per formazione
convinzione e militanza, non soltanto la sinistra riformista meridionale
nel suo complesso, ma la Politica italiana perde, oggi, un testimone
di quel pragmatismo che, a tutti i livelli istituzionali, ha saputo
dimostrare che la lungimiranza nell'azione politica quotidiana paga
molto di più della somma di tante scelte dettate soltanto da
ragioni contingenti, spesso meno impopolari". "In questa
occasione - prosegue Sero - rappresentando a nome mio personale e
dell'Amministrazione Comunale di Cariati i sentimenti di cordoglio
e vicinanza alla famiglia Principe ed a suoi amici più cari,
intendo ricordare il Presidente Principe richiamando all'attenzione
di tutti, fra gli altri numerosi esempi, quella che negli anni si
è dimostrata una intuizione, strategica non soltanto per la
sua Città, Rende o per l'area urbana, quanto per tutta la Provincia
di Cosenza e la Calabria intera: il Campus di Arcavacata, l'Università
della Calabria".
La senatrice del Partito Democratico, Dorina Bianchi,
ha affermato che "la politica calabrese ha perso con la morte
di Francesco Principe un uomo che ha rappresentato la proficua stagione
riformista del socialismo nella nostra Regione. La sua grande lezione
rimane per tutta la politica calabrese quella forte capacità
innovativa, quella visione strategica di crescita del territorio.
Ognuno di noi dovrebbe farsi ispirare da quanto di meglio è
stato fatto da un grande uomo e politico come principe".
Il segretario regionale del Nuovo Psi, Adolfo Collice,
ha detto che "Cecchino Principe aveva scelto di stare ai margini
del dibattito politico di questi ultimi tormentati anni di vita politica
calabrese. Un altro indiscusso protagonista della nostra storia, un
altro grande calabrese, un indomito e convinto socialista ci ha lasciato.
Il popolo riformista lo piange come si piange uno dei suoi più
amati ed ultimi figli, lo piange per il vuoto che lascia nei riformisti
puri, lo piange per il venir meno anche della memoria di quella stagione
appassionante e feconda vissuta da una terra che, tra mille contraddizioni,
ha avuto nei socialisti e nei riformisti una classe dirigente di grande
e riconosciuto spessore". "Le bandiere - ha aggiunto - del
socialismo riformista, autonomista e craxiano del garofano si abbassano
riverenti per la sua morte, si abbassano per la fine di un'epoca che,
con Pietro e poi con Giacomo Mancini senior, ha segnato indelebilmente
la Calabria. Cecchino, comunque, sarà un ricordo senza eguali.
La sua Rende, esempio unico di sana, buona e moderna amministrazione,
rimarrà un faro per gli altri paesi bruzi. Il modello urbanistico
del suo paese è ammirato da semplici cittadini e da studiosi
per la sua strutturazione a misura d'uomo. La stessa Università
di Arcavacata deve, anche a Lui, la sua nascita e la sua affermazione.
Cecchino rimarrà nella storia calabra, così come rimarrà
nella centenaria storia dei socialisti".
Il Presidente dei Deputati italiani nel gruppo PSE al Parlamento Europeo,
Gianni Pittella, in un telegramma inviato all'on.
Sandro Principe, ha espresso il proprio cordoglio e il cordoglio della
Delegazione italiana per la scomparsa di Cecchino Principe, già
Parlamentare della Repubblica, ed esponente di spicco del socialismo
italiano. Pittella ha ricordato la lunga e feconda battaglia di Cecchino
Principe per l'affermazione degli ideali e dei valori socialisti,
il suo impegno europeista e meridionalista,e il suo amore per la Calabria
e per la sua Rende.
I Verdi della Calabria, in un comunicato, sostengono
che "l'on. Francesco Principe, lasciando questa vita, lascia
a tutti noi sia le opere del suo tenace e fantasioso ingegno, sia
il testimone della sua operosità che ritroviamo oggi visibile
non solo nella nostra città ma anche nella Calabria che cerca
riscatto dalle proprie ataviche carenze. Siamo sicuri che a Rende
questo testimone resterà ben saldo nelle mani degli attuali
amministratori per continuare a fare in modo che l'operosità
del passato trovi giusta sostanza nelle realizzazioni del programma
in corso di attuazione. Allo stesso modo auspichiamo che anche in
Calabria i semi che ci lascia possano germogliare, fiorire, crescere
e portare frutto, perché il suo insegnamento di uomo politico
e di amministratore non sia vanificato e ci sproni a lottare per i
nostri sogni, per la giustizia sociale, per il rispetto più
profondo per la natura".
Secondo il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi,
"con Cecchino Principe se ne va uno degli uomini che hanno segnato
la storia culturale della sinistra, del socialismo calabrese e dell'intero
Paese, orfani di un grande pensatore e di un importante punto di riferimento.
Principe è stato una personalità straordinaria, di notevole
intelligenza e di grande impegno politico, che lascia una preziosa
testimonianza e un esempio altissimo di valore umano e civile. Cecchino
Principe rappresenta senza ombra di dubbio una delle figure di maggiore
integrità e spessore intellettuale e morale della politica
calabrese. Un esempio luminoso in difesa della democrazia e della
libertà, inesauribili baluardi che hanno fatto grande la storia
della sinistra. Un protagonista della vita politica della Calabria,
della quale ha anche svolto il ruolo fondamentale di Presidente della
Regione, che ha onorato le istituzioni con la meritoria opera politica
e con il lucido lavoro intellettuale. Un uomo di grandi virtù
morali e di straordinaria umanità. Una voce che non ha mai
mancato di difendere il rispetto di diritti fondamentali, quali libertà
e giustizia, lavoro e cultura, democrazia e partecipazione, patrimonio
insostituibile dell'agire intellettuale e politico della sinistra
italiana. Per questo Cecchino Principe rimarrà nel cuore di
tutti noi. Sarà sempre un esempio per continuare a costruire
quel futuro che lui ha tanto amato e per cui non ha mai rinunciato
a lottare".