La Calabria piange la scomparsa
di Cecchino Principe
05 nov 08 Una delle bandiere del socialismo calabrese,
l’on Francesco Principe è deceduto questa sera, all’eta
di 90 anni, presso l’ospedale Civile dell’Annunziata.
Rinomato politico, artefice del rinnovamento politico e amministrativo
con la rivoluzione architettonica ed urbanistica della sua Rende,
esempio replicato in molte amministrazioni, fu amministratore capace.
Sottosegretario al Governo Colombo, Presidente del Consiglio regionale
calabrese e, tuttora in carica, presidente del consiglio provinciale
di Cosenza. Fu dirigente di spicco del Partito Socialista Italiano
e partecipò all’assemblea Costituente nel 1946 come membro
del PSI. Vicepresidente del del gruppo parlamentare del PSI alla Camera
nel 1963. Nel 66, 68 e 70 fu sottosegretario prima all’agricoltura
e poi alle partecipazioni statali. Nelle ultime interviste rilasciate
ha voluto sottolineare la sua fede socialista. “Sono nato socialista-ci
aveva dichiarato- e socialista rimango”. Così è
stato fino all’ultimo giorno della sua vita.
Francesco Principe, detto Cecchino, era nato a
Rende (Cosenza) il 24 maggio del 1918. Laureato in Scienze agrarie,
aveva partecipato alla sua prima campagna elettorale per l'Assemblea
costituente nel 1946 accanto all'allora candidato del Psi Pietro Mancini.
Dal 1952 al 1958 fu sindaco di Rende. Nel '58 venne eletto per la
prima volta al Parlamento e nel 1963 divenne vice presidente del gruppo
parlamentare socialista alla Camera. Principe, negli anni '60, fu
sottosegretario, prima all'Agricoltura e poi alle Partecipazioni statali.
Nel 1985 fu eletto presidente della Regione Calabria. Attualmente
era presidente del Consiglio provinciale di Cosenza.
La morte dell'ex parlamentare socialista
Cecchino Principe ha suscitato una serie di reazioni e commenti.
"Con la morte di Francesco Principe la Calabria perde uno dei
protagonisti della sua storia politica e sociale degli ultimi cinquanta
anni". E' quanto afferma il presidente della Regione Calabria,
Agazio Loiero, il quale si dice "profondamente
commosso per la scomparsa di un uomo politico che ha dato lustro alla
regione". "A Francesco Principe la Calabria deve molto perché
nella sua lunga attività come sindaco di Rende, parlamentare,
uomo di governo e presidente della nostra Regione, egli ha profuso
il massimo sforzo per la crescita del territorio e dei suoi abitanti".
"Esponente di quel socialismo meridionalista che ha accompagnato
la rinascita del sud dopo la seconda guerra mondiale, - afferma ancora
Loiero - Principe è stato un uomo infaticabile che ancora fino
a poco tempo fa ha partecipato, come presidente del Consiglio provinciale
di Cosenza, all'attività politica con quell'impegno civile
e quella passione che ha trasmesso al figlio Sandro al quale in questo
momento di dolore sono particolarmente vicino. A Sandro e a tutti
i familiari dello scomparso giunga il cordoglio mio e di tutta la
Calabria".
"E con vivo dolore - ha detto Saverio Zavettieri,
segretario nazionale de I Socialisti - che apprendo la notizia della
scomparsa di Cecchino Principe, grande compagno, dirigente socialista
di lunga ed irreprensibile militanza, socialista riformista e protagonista
importante delle battaglie per lo sviluppo e la crescita della Calabria
e del Paese, oltre che della sua amata Rende. I Socialisti lo ricordano
commossi e addolorati, anche per il lustro dato al socialismo calabrese,
e si stringono uniti attorno alla famiglia".
Secondo il rettore dell'Università della Calabria,
Giovanni Latorre, 'se n'é andato un uomo politico
di qualità e capacità non comuni, che ha legato il proprio
nome e la propria esperienza, di intelligente e fine amministratore,
come di parlamentare ed esponente di Governo, al Partito socialista,
alla Calabria, alla città di Rende e all'Università
di Arcavacata, riferimenti costanti e appassionati della sua azione,
del suo impegno e del suo pensiero. La nostra regione perde l'ultimo
dei grandi protagonisti di una stagione politica importante, che ha
visto Cecchino Principe combattere battaglie coraggiose e innovative,
e saper leggere con intelligenza e lungimiranza i cambiamenti della
società e del mondo. Anche da Presidente del Consiglio provinciale,
carica ricoperta con equilibrio e prestigio in questi anni, Principe
è riuscito a dare prova delle sue qualità, che l'età
avanzata ha saputo rendere ancora più evidenti ed apprezzate
da tutti. Sono certo di interpretare, con queste parole, che non nascondono
una profonda emozione, l'affettuoso e convinto omaggio di tutta la
comunità di Arcavacata a questo straordinario personaggio del
quale già sentiamo forte la mancanza e di cui serberemo sempre
un grande ricordo. Alla famiglia Principe, e al figlio Sandro in particolare,
che dell'amato genitore ha seguito le orme politiche, invio le più
sentite condoglianze mie e dell'Università della Calabrià.
Il consigliere regionale Salvatore Magarò
ha inviato un messaggio ai familiari di Francesco Principe in cui
ha espresso il proprio cordoglio. "Con Francesco Principe - scrive
Magarò - scompare un grande socialista, una figura storica
della politica calabrese che ha contribuito in maniera straordinaria
alla crescita del socialismo riformista e all'affermazione della democrazia
nella nostra regione e nel Paese. Fu al fianco di Pietro Mancini nel
1946 durante la campagna elettorale per l'Assemblea Costituente. Da
sindaco di Rende guidò l'amministrazione con grande lungimiranza
politica. Con lo stesso impegno e la stessa passione si è speso
in Parlamento ed al Governo in qualità di sottosegretario,
per lo sviluppo della Calabria e del Mezzogiorno. Impegno profuso
anche successivamente da Presidente della Regione e, da ultimo, come
Presidente del Consiglio Provinciale di Cosenza. Francesco Principe
è stato uno dei punti di riferimento costanti della mia formazione
socialista e della prima fase della mia attività politica.
Ricordo con commozione quando lo incontrai nel maggio scorso in occasione
del suo novantesimo compleanno. La figura di Francesco Principe continuerà
a rappresentare un esempio indelebile per tutti coloro che pensano
all'impegno politico come ad una missione etica da adempiere per offrire
maggiori opportunità e più diritti a tutti i cittadini".
Franco Corbelli, consigliere provinciale di Cosenza
e coordinatore del Movimento Diritti Civili, appreso in serata della
morte di Francesco Principe, si é detto 'profondamente addolorato
per la perdita di un maestro e di un padre a cui mi legava una rapporto
di grande amicizia e di sincero affetto sin da ragazzino'. Al presidente
Principe volevo bene come ad un padre. Era una stima e un affetto
ricambiati. Lo conoscevo ed ero a lui vicino politicamente, nel vecchio
Psi, sin da quando ho iniziato a fare da giovanissimo politica. Da
quattro anni era anche il mio presidente del Consiglio che avevo con
grande gioia, nel 2004, votato. Ero affezionato a lui e facevo tesoro
dei suoi consigli, suggerimenti e richiami al rispetto delle regole.
Questo mi ha insegnato il grande presidente Principe: il rispetto
delle regole, dell'avversario, della democrazia. Se ne va un maestro,
un grande personaggio, l'ultimo Gigante della politica calabrese,
che ha saputo onorare e difendere gli interessi della nostra regione,
come sindaco di Rende, come sottosegretario, come presidente della
Regione e come presidente del Consiglio provinciale di Cosenza. Grazie
soprattutto al suo impegno avevamo approvato in Consiglio provinciale
la proposta di legge per l'istituzione del Garante della Salute. Era
fiero e orgoglioso di questa bella conquista civile. Me ne parlava
sempre. E' l'ultimo regalo che ha voluto fare alla sua terra e alla
sua gente. Resterà per sempre nel cuore di tutti noi che gli
volevamo bene".
Secondo Nicodemo Oliverio, deputato del Pd, "con
la morte di Cecchino Principe il mondo politico e sociale di Rende,
Cosenza e di tutta la Calabria è un po' più povero".
Oliverio, che esprime profondo cordoglio al figlio Sandro ed a tutti
i familiari, sostiene che "Principe è stato un grande
socialista ed un uomo sempre attento ai problemi della sua terra.
Da politico ed amministratore, alla guida della Regione, del Comune
di Rende ed alla Provincia di Cosenza, ha sempre messo in primo piano
le esigenze dei cittadini. Ha lavorato senza soste e sino alla fine,
con impegno e passione. Ci mancheranno le sue qualità, il suo
stile, il suo grande amore per la cultura ed il suo senso delle istituzioni".
"La notizia della morte di Cecchino Principe - dice Gianpaolo
Chiappetta, capogruppo nel Consiglio regionale dei Popolari
Europei verso il PDL - addolora tutti coloro i quali riconoscono nella
sua figura l'elevata ed indiscutibile statura di uomo politico competente,
passionale ed estremamente attaccato ai destini e allo sviluppo della
regione. La Calabria intera perde un assoluto protagonista della sua
recente storia, se ne va un altro grande socialista capace, con la
sua sensibilità e lungimiranza politica, di costruire modelli
di stupefacente amministrazione. La passione e la lucidità
di analisi con la quale, nei decenni scorsi, si confrontò dialetticamente
con l'altro grande socialista cosentino, Giacomo Mancini, rimangono
nella memoria di tutti noi. Ai familiari e soprattutto all'on. Sandro
Principe giunga il cordoglio di chi é cosciente che loro perdono
un affetto carissimo e noi un grande calabrese".
"Piango la scomparsa di un grande calabrese che si è impegnato
con dedizione fino all'ultimo istante della sua lunga e fervida attività
politica al servizio della sua terra". Così Giacomo
Mancini dopo aver appreso della scomparsa dell'on. Francesco
Principe, presidente del Consiglio provinciale di Cosenza. "Francesco
Principe - aggiunge - è stato un socialista riformista che
ha saputo coniugare l'elaborazione politica con la capacità
realizzatrice. Prima da sindaco della sua amata Rende, che sotto la
sua guida è diventata città esempio di buona amministrazione
non soltanto in Calabria, poi da parlamentare, da sottosegretario
e da presidente della Regione si è sempre fatto apprezzare
per la grande determinazione nel trasformare le parole in fatti. Queste
doti lo hanno portato ad essere leader riconosciuto e stimato del
Partito Socialista in Calabria. Insieme a Giacomo Mancini è
stato protagonista dell'unica fase di sviluppo che la nostra regione
abbia conosciuto. La sua scomparsa priva la Calabria di una forte
personalità. Sono vicino ai figli, ai familiari, ai suoi concittadini
e ai tantissimi che lo hanno sempre stimato e apprezzato. Rivolgo
all'onorevole Sandro principe, che ha seguito le orme dell'amato genitore
come Sindaco, come parlamentare e come uomo di governo, le condoglianze
fraterne".
Il Capogruppo del Gruppo Misto in Consiglio regionale, Sergio
Abramo, ha detto che "la scomparsa dell'onorevole Francesco
Principe segna una grave perdita per il mondo politico calabrese e
per la regione tutta. Il mio pensiero e il mio cordoglio vanno innanzi
tutto ai familiari, in particolar modo al figlio Sandro, che oggi
raccoglie idealmente l'eredità di una storia importante e ricca
di significato. Francesco Principe è stato senza alcun dubbio
un protagonista positivo dei processi di crescita e di modernizzazione
della Calabria, ma soprattutto è stato testimone e portatore
di valori imprescindibili per la democrazia. Valori come la tolleranza,
la lotta alle disuguaglianze, la propensione al dialogo e alla ricerca
di soluzioni condivise, senza contrapposizioni fini a se stesse e
pregiudizi strumentali o ideologici. Fu un riformista, nel senso più
nobile del termine. Anche per questo, pur nel dolore della perdita,
conforta l'esempio che ha dato e che certamente gli sopravvivrà".
"Piangiamo un uomo straordinario, un calabrese illustre, un politico
lungimirante che ha attraversato da protagonista la storia della nostra
Repubblica, che nelle istituzioni ha servito sino alla fine con onestà,
passione e con la volontà di lavorare al riscatto ed al progresso
della sua terra". E' questo il pensiero che il Presidente della
Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, profondamente
commosso, rivolge a Francesco Principe dopo la sua morte. "Lo
ricordiamo - aggiunge - quale Sindaco, quale Parlamentare ed uomo
di governo, protagonista dell'alta stagione del socialismo riformista;
ma in questo momento, con enorme affetto, resta nel cuore come Presidente
del nostro Consiglio Provinciale. E' stato per noi tutti, per la Provincia
di Cosenza, un grandissimo onore vederlo a capo della nostra Assise.
Un arricchimento costante la sua presenza, preziosi il suo senso delle
istituzioni e la sua ampia ed acuta visione politica, una lezione
di impegno civile i suoi interventi, spesso caratterizzati da una
vivacità che nasceva dall'interpretare e sentire con forza
il compito di rappresentare la comunità". "E' questo
- conclude Oliverio - un momento di vero dolore, che condividiamo
con il figlio Sandro e tutta la famiglia di Cecchino, avvertendo già
profonda la mancanza di un indimenticabile compagno, e per me di un
amico, di un percorso che ci ha visti insieme nella prima Giunta di
sinistra della Regione Calabria da lui guidata nel lontano 1986, ed
in questi anni nella Provincia di Cosenza. Una istituzione che ha
visto sedere quale suo rappresentante una persona portatrice di grande
cultura, passione, elevato senso morale. Doti che oggi egli lascia
a noi quali testimonianza ed eredità feconda".
Il Sindaco di Cosenza Salvatore Perugini ha detto
che "esprimo a nome mio personale e dell'intera Amministrazione
Comunale di Cosenza - dichiara il Sindaco, Salvatore Perugini - il
cordoglio per la morte dell'On. Francesco Principe, Presidente del
Consiglio Provinciale. Egli è stato, dal dopoguerra ad oggi,
per l'amore verso la sua terra e per la coerenza con i suoi ideali,
punto di riferimento di più generazioni, Il suo impegno infaticabile,
che si è espresso sia al servizio della Calabria, sia nel Parlamento
e nel Governo del nostro Paese, resterà un esempio da seguire
per tutti coloro che vivono l'esperienza politica". "Ai
figli Sandro, Carmela e Gaetano - ha concluso - e a tutti i suoi cari
giungano le più sentite condoglianze mie, della Giunta e del
Consiglio Comunale di Cosenza".