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La ndrangheta su locali romani di prestigio

 

La ndrangheta investe in locali di prestigio a Roma

26 nov 09 La Dda di Reggio Calabria sta conducendo un'inchiesta su investimenti della 'ndrangheta per l'acquisto di locali commerciali di prestigio in tutta Italia tra cui c'é anche il Café de Paris di via Veneto a Roma. "C'é un'attività d'indagine - ha detto il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone - su investimenti della 'ndrangheta in altre regioni. Un'inchiesta che stiamo svolgendo in collaborazione con le Procure interessate". La stessa indagine, che per quanto riguarda gli investimenti nella capitale viene condotta dallo Scico di Roma, aveva portato nelle settimane scorse alla scoperta dell'acquisto da parte della 'ndrangheta del ristorante ''Alla Rampa", di piazza di Spagna. Gli investimenti vengono attuati dalle cosche soprattutto allo scopo di riciclare i proventi del traffico di droga e delle estorsioni. Un'attività che riguarda anche città del nord Italia come Milano, dove la 'ndrangheta ha attuato da tempo importanti operazioni finanziarie.

Il 9 la decisione su di un ristorante. Il 9 dicembre prossimo il tribunale delle misure di prevenzione di Roma si pronuncerà sulla richiesta di sequestro del ristorante "La Rampa" di piazza di Spagna, nel centro di Roma, nel mirino degli inquirenti romani impegnati in indagini su presunte infiltrazioni di stampo mafioso nella Capitale e presunto reimpiego di capitali delle cosche della 'ndrangheta in strutture commerciali. Della vicenda se ne occupa il pm Salvatore Vitello della Dda della Capitale che contestualmente al sequestro del noto ristorante ha chiesto il divieto di soggiorno per i titolari delle quote del locale ovvero per i cugini, omonimi, Domenico Giorgi e Cesare Romano Pasquali, motivandolo con la pericolosita' sociale in quanto i tre sarebbero sospettati di essere contigui alla cosca Pelle-Vottari. Le attività della Dda di Roma sulle presunte infiltrazioni delle cosche calabresi in attività commerciali a Roma sono state avviate da tempo. Gli accertamenti sulla vicenda del ristorante "La Rampa", secondo quanto si è appreso, sono partiti sulla base di uno sviluppo dell'inchiesta dei magistrati calabresi sulla strage di Duisburg (agosto 2007) e sfociati in una serie di sequestri di beni per 150 milioni di euro ai danni dei clan Pelle-Vottari e Nirta-Strangio.

 

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