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Processo Fortugno
Processo Fortugno: chieste le sentenze dei processi alle cosche. A dicembre la requisitoria del PM 18 nov 08 L'acquisizione delle sentenze di alcuni
processi per 'ndrangheta e' stata chiesta dal pm Marco Colamonaci
all'inizio dell'udienza per l'omicidio del vice presidente del Consiglio
regionale della Calabria, Francesco Fortugno. In particolare, il pm
ha chiesto l'acquisizione delle sentenze dei processi scaturiti dalle
operazioni condotte dai carabinieri Primavera 1 e 2 che hanno evidenziato
la presenza a Locri di due cosche di 'ndrangheta tra le quali quella
dei Cordi'. Inoltre Colamonaci ha chiesto la sentenza dell'operazione
Intreccio condotta dalla polizia sei mesi prima degli arresti per
l'omicidio Fortugno e nell'ambito della quale è stato arrestato
Giuseppe Marcianò, poi condannato in primo grado a cinque anni
e otto mesi di reclusione per associazione mafiosa e traffico di armi
e droga. Giuseppe Marcianò è accusato insieme al padre,
Alessandro, di essere il mandante del delitto. Gli altri imputati
accusati dell'assassinio sono Salvatore Ritorto, presunto esecutore
materiale, e Domenico Audini. Nel processo sono imputati anche Vincenzo
Cordì, Antonio e Carmelo Dessì ed Alessio Scali, accusati
di associazione per delinquere di tipo mafioso. A dicembre la requisitoria del PM. Inizierà ai primi di dicembre, probabilmente già il primo, la requisitoria dei pubblici ministeri al processo per l'omicidio del vice presidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno. E' questa l'intenzione manifestata dal presidente della Corte d'assiste di Locri, Olga Tarzia, al termine dell'udienza di oggi. Secondo un calendario di massima comunicato alla Dda di Reggio Calabria, la requisitoria dovrebbe durare una decina di giorni e parleranno i pm Mario Andrigo, Marco Colamonici e Franco Scuderi. Successivamente interverranno i rappresentanti delle parti civili: i legali della famiglia Laganà-Fortugno, della Regione Calabria, della Provincia, del Comune di Locri e dell'Azienda sanitaria di Locri. Gli ultimi interventi saranno riservati agli avvocati degli imputati. La Corte potrebbe ritirarsi in camera di consiglio subito dopo la prima decade di gennaio, anche se non è escluso che ciò possa avvenire anche prima. Dopo le richieste del pm, sulle quali la Corte d'assise di Locri si è riservata di decidere, il perito Giuseppe De Gaetano, nominato dalla stessa Corte, ha depositato la trascrizione di un' intercettazione ambientale fatta sull'auto di Antonio Dessì nel corso di un viaggio compiuto a Catania insieme a Domenico Audino. La Corte ha poi dato incarico ad un altro perito, Giuseppe Morabito, di trascrivere 23 conversazioni telefoniche, senza specificare tra chi, intercorse tra il 29 settembre ed il 3 novembre 2005, a cavallo dell'omicidio di Fortugno, ucciso il 16 ottobre 2005. L'udienza si è quindi conclusa e rinviata al 26 novembre prossimo, mentre è stata annullata l'udienza originariamente prevista per domani. Quella del 26 sarà l'ultima udienza dibattimentale.
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