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Antonino torna a casa

Torna a casa Antonino, il bimbo ferito in un agguato a Melito. Il padre "Finito un incubo"

09 nov 08 E' tornato nella sua casa di Melito Porto Salvo, Antonino Laganà, il bambino di quattro anni ferito lo scorso 6 giugno mentre partecipava ad una recita di fine anno scolastico, da un colpo di pistola sparato da uno sconosciuto contro un pregiudicato. Alle 11 di stamane l'aereo messo a disposizione dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri partito da Roma è atterrato nell'aeroporto di Reggio Calabria. Assieme ad Antonino, sul velivolo militare, il papà Carmelo, agente penitenziario, la madre Stefania Gurnari, il fratello, la sorella e il deputato Iole Santelli. Il piccolo Antonino, in questi mesi è stato ricoverato nell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, dove è stato sottoposto ad un lungo periodo di riabilitazione. Uno dei colpi sparati dal sicario contro il pregiudicato Francesco Borrello, di 50 anni che nell'agguato rimase ferito in modo non grave, lo aveva raggiunto ferendolo gravemente all'altezza della nuca. Giovedì scorso Antonino, assieme ai suoi familiari aveva assistito ad una seduta della Camera dei deputati che si era occupata della sua vicenda.

Finito un incubo. "E' finito un incubo, grazie a Dio". Carmelo Laganà, il padre di Antonino, il bimbo ferito a giugno sul lungomare di Melito Porto Salvo non trattiene la commozione nella sua casa del centro del reggino. E' una festa in grande stile quella preparata dalla comunità di Melito Porto Salvo che dal pomeriggio di venerdì 6 giugno ha vissuto assieme ai Laganà il dramma del ricovero in gravi condizioni e poi quello del trasferimento nel reparto pediatrico del Bambino Gesù. A brindare al ritorno a casa del piccolo oltre ai familiari ci sono parenti, amici e tutti i suoi compagni d'asilo, quelli che assieme a lui partecipavano alla recita di fine anno conclusasi così drammaticamente. "A dicembre Antonino dovrà tornare in ospedale a Roma - riesce ad aggiungere Carmelo Laganà con in braccio il bambino - ma adesso è bene che si goda questa festa che allontana mesi di preoccupazioni e di trepidazione".

Jole Santelli “Bisogna reagire”. ''Oggi Antonino è una piccola vittima di una grande ingiustizia che però ce l'ha fatta". Lo ha detto l'on. Jole Santelli, vice presidente della Commissione Affari Costituzionali, che stamani ha accompagnato nel suo rientro a casa il piccolo ferito in giugno in un agguato. "Chi rappresenta questa regione, la Calabria, nelle istituzioni nazionali - ha aggiunto la parlamentare di Forza Italia - oggi lascia qui a Melito Porto Salvo una promessa ad Antonino e a tutti i bambini che sono qui ad accoglierlo e festeggiarne il ritorno a casa: lavoreremo tutti assieme perché la risposta sdegnata della gente alla criminalità sia ascoltata ad ogni livello. Lo dobbiamo alla Calabria ed al Paese".

Corbelli “Un giorno lieto”. "Immensa gioia per il ritorno a casa, a Melito Porto Salvo, del piccolo Antonino Laganà, per il quale tutti abbiamo pregato in questi mesi". E' quanto esprime, in una nota, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli che invita "il feritore a costituirsi e chiedere perdono a questo bimbo e alla sua famiglia per il male che ha fatto". Corbelli, nella nota, rivolge "un appello a tutti gli uomini della 'ndrangheta, quelli che usano le armi della violenza, a rispettare i bambini e a non sparare mai piu' in un luogo dove c'é la presenza di bimbi. Se sarà fatto del male ad un altro piccolo essere umano non difenderò mai più i diritti delle persone detenute, malate, abbandonate, come invece ininterrottamente faccio da 20 anni, senza conoscere né i loro volti, né le loro storie". "Mai più sangue innocente. Mai più - prosegue Corbelli - deve essere fatto del male ad un bambino. La 'ndrangheta rispetti almeno le piccole, innocenti creature. Questo e' il monito che lancio oggi agli uomini e alle donne della mafia. Lo faccio in occasione del ritorno a casa del piccolo Antonino. Siamo tutti felici per questo bambino, per la sua famiglia, per i genitori coraggiosi e straordinari. Per l¿intera Calabria è un giorno di festa e di grande gioia". Corbelli rivolge infine "un ringraziamento a parlamentari, Ministero della Giustizia, medici, che sono stati vicini alla famiglia del piccolo Antonio in questi lunghi, difficili, sofferti mesi. Lo Stato, per il piccolo Antonio, ha scritto una bella pagina di solidarietà. Gliene va dato atto pubblicamente"

 

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