Dir.resp. Pippo Gatto

 

Processo Fortugno: la moglie di Marcianò “Era con noi il giorno del delitto”

26 mar 08 Giuseppe Marciano', ritenuto con il padre Alessandro mandante dell'omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale Franco Fortugno, avrebbe trascorso la giornata di domenica 16 ottobre 2005, giorno del delitto, assieme alla moglie Maria Teresa Reale e ai coniugi Filippo Ierino' e Patrizia Gallo. A riferirlo nel corso del processo in corso in Corte d'Assise a Locri sono stati i tre testi sentiti dall'accusa. Nelle deposizioni, che si sono sostanzialmente ripetute, sia la moglie di Marciano' che i coniugi Ierino' hanno detto di avere pranzato, dietro prenotazione, a base di pesce stocco,in un ristorante di Mammola. Al termine del pranzo la Reale ha detto di avere chiamato la madre dicendole che non sarebbero tornati a Locri per andare in un centro commerciale di Cinquefrondi. La donna per dimostrare la veridicita' del suo racconto ha esibito uno scontrino per l'acquisto di un oggettino di tre euro in un negozio di bigiotteria. I tre hanno concordemente dichiarato di avere lasciato il centro commerciale alle 18.15, cinquanta minuti dopo l'omicidio, per arrivare a Locri alle 19 circa. Tutti e quattro avrebbero viaggiato, secondo le deposizioni rese, sull'auto di Filippo Ierino' che gestisce una concessionaria di auto a Grotteria Marina. Al termine delle deposizioni la seduta e' stata aggiornata a domani.
Nel processo sono imputati per l'omicidio Domenico Audino, Salvatore Ritorto, che sarebbe stato l'esecutore materiale, ed Alessandro e Giuseppe Marciano', padre e figlio, accusati di essere stati i mandanti. Altri quattro imputati, Vincenzo Cordi', Antonio e Carmelo Dessi' e Alessio Scali, rispondono di associazione per delinquere di tipo mafioso. L'udienza ha avuto inizio con l'illustrazione di alcune eccezioni preliminari da parte dei pubblici ministeri Mario Andrigo e Marco Colamonici.