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Traffico di auto rubate tra Lazio, Calabria e Sicilia
Sgominata banda che riciclava auto rubate e riciclate tra Lazio, Calabria e Sicilia: tra gli arrestati due investigatori 05 mar 08. Ci sono anche un maresciallo dei carabinieri in servizio a Roma, Fabrizio Magi, 44 anni, originario di Catania; e un militare della Guardia di finanza di Palermo, Salvatore Barcellona, 37 anni, tra gli arrestati dell'operazione della Procura etnea che ha sgominato una banda accusata di essere specializzata nel furto e nel 'riciclaggio' di auto a noleggio rubate nel Lazio e rivendute in Sicilia e in Calabria. Tra gli indagati c'é anche un altro esponente delle forze dell'ordine: il maresciallo delle Fiamme gialle Rino Di Carlo, 35 anni, originario e impegnato a Roma, nei cui confronti il Gip di Catania ha disposto l'obbligo di dimora nella Capitale. Secondo la polizia le vetture, 29 quelle scoperte, erano 'riciclate' attraverso la 'Savoia car' di Acireale, i cui due soci fondatori, Gaetano Orofino, di 37 anni, e Gaetano Coco, di 41, sono stati arrestati. Complessivamente, la polizia ha arrestato 4 persone, mentre ad altri sei indagati sono stati concessi i domiciliari. Il Gip ha disposto anche 10 obblighi di dimora e l'obbligo di firma alla polizia giudiziaria per altri quattro indagati, che complessivamente sono 24. La tecnica adoperata, secondo la Procura della Repubblica di Catania, era sempre la stessa: l'organizzazione entrava in possesso di documenti di circolazione di auto di lusso rubati in Belgio e Lussemburgo, poi noleggiava vetture dello stesso modello nel Lazio. Ma prima di restituirle facevano una copia delle chiavi, che utilizzavano per rubare l'auto dopo che l'avevano riconsegnata. La vettura, munita di 'targa prova', veniva poi trasferita in Sicilia, guidata da un esponente delle forze dell'ordine per evitare controlli. Ad Acireale., secondo la tesi dell'accusa, il riciclaggio completo: si modificava il numero di telaio dell'auto rubata inserendogli quello dei documenti di circolazione provenienti dall'estero e si poi si reimmatricolava la vettura, sostenendo che era stata acquistata all'estero. La truffa era possibile, hanno spiegato gli investigatori della polizia stradale e della squadra mobile di Catania e del commissariato di Acireale, perché in Europa esiste un archivio telematico comune delle auto rubate, ma non quello dei documenti di circolazione. La polizia ha complessivamente accertato 29 casi e sequestrato 23 auto 'riciclate' e stima che l'attività abbia creato un danno patrimoniale non inferiore ai 600 mila euro. L'operazione, denominata 'Ionia-Galatea', è stata coordinata dal procuratore aggiunto Ugo Rossi. Gli arrestati. Quattro persone arrestate e condotte in carcere e sei ai 'domiciliari', dieci indagati che hanno ricevuto l'obbligo di dimora e altri quattro con l'obblogo della firma alla polizia giudiziaria. Sono le decisioni dl Gip di Catania, Caruso, nell'ambito dell'inchiesta 'Ionia-Galatea'. Le persone arrestate e condotte in carcere: Gaetano Orofino di 37 anni e Gaetano Coco, di 31, soci della 'Savoia Car'; il maresciallo dei carabinieri Fabrizio Magi, di 44 anni, originario di Catania ma in servizio alla Dia di Roma; e il militare della guardia di finanza Salvatore Barcellona, di 37 anni, in passato in servizio nella sua città d'origine, Palermo. Gli arresti domiciliari sono stati disposti per: Giovanni Costanzo, di 49 anni, originario di Acireale; Raimondo Vecchio, di 40, di Acireale; Santo Domenico Barcella, di 50, di Catania; Sergio Cabras, di 53, di Roma, Filippo Faedda, di 38, di Jemappes (Belgio); e Claudio Russo, di 41, di Coix (Svizzera). L'obbligo di dimora è stato imposto a: il maresciallo della guardia di finanza Rino Di Carlo, di 35 anni, originario e in servizio a Roma; Mario Giansanti, di 74 anni, originario di Rocca di Papa (Roma); Giuseppe Rapisarda, di 47, di Aci Sant'Antonio; Antonia Giuseppa Messina, di 41, di Trecastagni; Alfio Coco, di 37, di Catania; Mario Vezzolo, di 33, di Gravedona (Como); Marco Alessandro Tutino, di 38, di Catania; Rocco Caruso, di 29, di Taurianova (Reggio Calabria); Nicola Zampaglione, di 45, di Montebello Ionico (Reggio Calabria); Giambattista Cabras, di 54, di Roma. L'obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria è stato disposto per: Puglisi Rosario, di 35 anni, originario di Catania; Carmine Caruso, di 48, di Sinopoli (Reggio Calabria); Andrea Tomei, di 40, di Roma; e Concetta Salvo, di 31, di Catania.
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