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Arrestato il consigliere regionale Franco La Rupa
Arrestato il consigliere regionale Franco La Rupa, con lui anche un carabiniere ed un finanziere. E' il quinto consigliere regionale in manette 19 mar 08 I carabinieri e la guardia di finanza hanno arrestato il consigliere regionale della Calabria Franco La Rupa, di 49 anni, ex Udeur e attualmente sospeso dal partito, con l'accusa di scambio elettorale politico mafioso. La Rupa, arrestato nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla Dda di Catanzaro, è accusato di avere ottenuto sostegno elettorale dalla cosca di Amantea (Cosenza) capeggiata dal boss Tommaso Gentile, in occasione delle consultazioni regionali del 2005. La Rupa e' stato posto agli arresti domiciliari. Nei confronti del consigliere regionale della Calabria è stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Catanzaro Antonio Giglio, su richiesta del procuratore aggiunto della Dda, Mario Spagnuolo, e dei Pm Domenico Fiordalisi e Raffaella Sforza. La Rupa, oltre che di scambio elettorale politico mafioso è accusato anche di avere nascosto, insieme al boss Tommaso Gentile, la reale proprietà di una motonave che, secondo quanto emerso dagli accertamenti della Dda di Catanzaro, era di proprietà degli stessi La Rupa e Gentile. E questo al fine di impedire la confisca dell'imbarcazione utilizzata dalla cosca Gentile per effettuare viaggi da Amantea alle isole Eolie. La Rupa è il quinto consigliere regionale arrestato. Franco La Rupa è il quinto consigliere regionale della Calabria arrestato dal 2006 ad oggi. Il primo consigliere a finire in manette è stato nel dicembre del 2006 Dionisio Gallo, dell'Udc, coinvolto in un'inchiesta, denominata Puma, che faceva riferimento al periodo in cui, nella precedente legislatura, era stato assessore regionale alla Forestazione. Gallo, accusato di corruzione, è imputato nel processo scaturito dall'operazione e per lui i difensori, dopo che il pm ha chiesto la condanna a dieci di reclusione, hanno fatto richiesta di rito abbreviato. Il 28 dicembre scorso è stato arrestato il consigliere Domenico Crea, della Dc per le autonomie, coinvolto in un'inchiesta su presunti finanziamenti illeciti nel settore della sanità privata. Crea è tuttora detenuto in carcere. Il terzo consigliere arrestato è stato Pasquale Tripodi, coinvolto il 13 febbraio scorso in un'inchiesta condotta dalla Dda di Perugia su presunte infiltrazioni della 'ndrangheta in alcune imprese in Umbria. Tripodi e' stato successivamente rimesso in libertà dal tribunale del riesame di Perugia, che ha definito illegittimo il provvedimento restrittivo emesso nei suoi confronti.Il quinto consigliere regionale della Calabria arrestato, è Franco Pacenza, finito in manette nell'agosto del 2006 con l'accusa di concussione all'epoca in cui era capogruppo dei Ds. La vicenda giudiziaria che ha coinvolto Pacenza, che venne rimesso in libertà pochi giorni dopo l'arresto dal Tribunale del riesame di Catanzaro, si è però definitivamente conclusa con l'archiviazione da parte del gip del procedimento penale avviato nei suoi confronti, in accoglimento della conforme richiesta fatta dalla Procura della Repubblica di Rossano. Arrestati un carabiniere ed un finanziere. Un sottufficiale dei carabinieri, Armando Mendicino, di 46 anni, ed un appuntato della Guardia di finanza, Domenico De Luca (42), sono stati arrestati con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa su disposizione della Dda di Catanzaro. Insieme a Mendicino e De Luca è stata arrestata Concetta Schettini, di 54 anni, dirigente dell'ufficio tecnico del Comune di Amantea, anche lei accusata di concorso esterno in associazione mafiosa. I tre sono sono stati posti gli arresti domiciliari. I tre arresti rientrano nella stessa inchiesta nell'ambito della quale sono stati disposti gli arresti domiciliari nei confronti del consigliere regionale della Calabria Franco La Rupa. L'inchiesta, denominata Nepetia, il 20 dicembre aveva portato all'esecuzione di 39 provvedimenti di fermo a carico di altrettanti presunti affiliati alla cosca Gentile tra cui il presunto capo della cosca, Tommaso Gentile. Mendicino e De Luca sono accusati di avere agevolato le attività della cosca Gentile fornendo in particolare al capo della cosca informazioni su inchieste della Dda di Catanzaro che riguardavano il suo gruppo criminale. Concetta Schettini è coinvolta nell'inchiesta perché avrebbe favorito la concessione della gestione del porto di Amantea da parte del Comune ad una società collegata al boss Tommaso Gentile. La Rupa indagato in altra inchiesta della DDA. Franco La Rupa, il consigliere regionale della Calabria arrestato con l'accusa di scambio elettorale politico mafioso per i suoi presunti rapporti con la cosca Gentile di Amantea, è indagato anche in un'altra inchiesta condotta sempre dalla Dda di Catanzaro riguardante la cosca Forastefano di Cassano allo Jonio. Secondo l'ipotesi accusatoria, La Rupa avrebbe ottenuto l'appoggio della cosca Forastefano, così come sarebbe avvenuto con la cosca Gentile, in occasione delle elezioni regionali del 2005. La Dda anche in questa inchiesta, nel luglio dello scorso anno, aveva chiesto l'arresto di La Rupa, ma la richiesta era stata rigettata dal gip. Quest'ultima decisione era stata poi confermata dal Tribunale del riesame di Catanzaro, che aveva rigettato il ricorso presentato dalla Dda.
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