Dir.resp. Pippo Gatto

 

Traffico di droga tra Calabria, Campania e Sicilia, tre arresti

22 lug 08 I carabinieri di Messina hanno eseguito tre ordini di custodia cautelare in carcere, con l'accusa di traffico e spaccio di stupefacenti. I provvedimenti riguardano due presunti esponenti di spicco del clan mafioso di Tortorici e un barbiere dello stesso comune che avrebbe svolto un ruolo di primo piano nello spaccio. Gli arresttai sono Salvatore Destro Pastizzaro, 47 anni, il figlio Sebastiano di 22 e Settimo Manera, 33 anni. L'indagine, avviata nel maggio del 2006, ha permesso di fare luce su un vasto traffico di stupefacenti tra la Campania, la Calabria e la Sicilia. Secondo gli investigatori ingenti quantitativi di droga provenivano da Napoli e Africo Nuovo (Reggio Calabria) per essere smerciati in tutta la provincia di Messina.

Il barbiere punto di spaccio. Oltre a fare barba e capelli, offriva droga ai suoi clienti. Settimo Manera, barbiere di Tortorici, nel Messinese, è stato arrestato dai carabinieri stamani dall'operazione 'Figaro' con l'accusa di spaccio di stupefacenti insieme a Salvatore e Sebastiano Destro Pastizzaro, considerati dagli inquirenti vicini al clan dei Bontempo Scavo. Manera non esitava a utilizzare un appartamento, luogo d'incontri amorosi, anche per la più fruttuosa attività di spaccio. Gli altri due arrestati, i Destro Pastizzaro, erano già finiti in carcere lo scorso 19 maggio per coltivazione di canapa indiana: una piantagione era stata scoperta dai carabinieri nella loro campagna di contrada Santa Nagra, a Tortorici, dove erano stati sequestrati 50 chili di marijuana. Il 13 novembre 2007 i destro Pastizzaro, inoltre, erano stati condannati in primo grado a 15 anni e dieci mesi nell'ambito dell'operazione Mare Nostrum.