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Tolta la scorta a Loiero

 

Tolta la scorta a Loiero, avrà la tutela. Il Prefetto “seguiamo direttive ministeriali”. Il governatore "Se pericolo sceso va bene così"

26 giu 08 E' stata ridotta la scorta al presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, che adesso avrà la tutela fatta con due agenti ed un'auto blindata. La decisione è stata presa nei giorni scorsi dal servizio centrale dopo la relazione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza di Catanzaro che riunisce i rappresentanti delle forze dell'ordine, il Prefetto ed il Procuratore generale Nei giorni scorsi era stata ridotta la scorta anche al pm della Dda di Catanzaro, Marisa Manzini, impegnata in inchieste sulle cosche del vibonese. La scorta al presidente Loiero era stata decisa dopo una serie di minacce ricevute negli anni e nei mesi scorsi. L'ultima, in ordine di tempo, risale al febbraio scorso, quando una lettera è pervenuta alla redazione di un quotidiano a Milano. Il Presidente della Regione era sotto scorta dal luglio del 2005, dopo una serie di minacce di morte subite con messaggi e buste contenenti proiettili fatti pervenire contemporaneamente in luoghi diversi, tra cui le abitazioni in città, al mare ed in campagna.

Il Prefetto Montanaro "Seguiamo direttiva ministeriale”: Il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica di Catanzaro sta verificando e rimodulando tutti i servizi di scorta a magistrati, politici e imprenditori sulla base di una direttiva ministeriale. Lo ha spiegato il prefetto di Catanzaro, Salvatore Montanaro, dopo la riduzione delle scorte al presidente della Regione, Agazio Loiero, ed al pm della Dda di Catanzaro, Marisa Manzini, sulle quali non ha però voluto fare alcun tipo di commento, parlando solo in termini generali. "C'é una direttiva ministeriale - ha detto Montanaro - che precisa i vari livelli e gli elementi indicatori di rischio ai quali devono essere rapportati i moduli di protezione che non sono permanenti, nel senso che possono essere modificati in più o in meno a seconda delle esigenze". Il servizio di protezione viene verificato periodicamente sulla base delle indicazioni fornite dal servizio centrale di Roma. Il Prefetto, che ha ribadito più volte come le decisioni del Comitato, siano segrete, ha sottolineato comunque come queste non sono "valutazioni discrezionali, ma decisioni prese sulla base di istruttorie complesse fatte dalle forze dell'ordine poi valutate dal Comitato e quindi dal servizio centrale". La riduzione della vigilanza, secondo quanto si è appreso, ha riguardato numerosi magistrati della Procura e della Dda di Catanzaro, tra i quali anche il capo della stessa Dda, Mario Spagnuolo, il pm Luigi De Magistris, oltre a vari politici.

Loiero “Se pericolo sceso, va bene così”. "Se il pericolo è scemato il primo a esserne soddisfatto sono io. Il dispositivo di protezione così elevato, infatti, non era una mia scelta e se adesso, a giudizio del servizio centrale interforze per la sicurezza personale e nell'ambito di una decisione generale riguardante altri soggetti a rischio, non c'é più bisogno non posso che prenderne atto con piacere". Lo ha detto Agazio Loiero a proposito della decisione del Ministero dell'Interno di abbassare il livello di protezione nei suoi riguardi. "Non ho mai chiesto una scorta - ha precisato Loiero - e, fin quando ho potuto, ho viaggiato con auto personale. Ho avuto al mio fianco persone meravigliose, ma caratterialmente 'soffro' di essere limitato nei movimenti. Sono stato però obbligato. Dopo le minacce ricevute, infatti, tre anni fa sono stato convocato dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza e mi è stato spiegato che stavo correndo pericoli piuttosto gravi. Ora mi dicono che questi pericoli non ci sono più, almeno non sono gravi ed è meglio così. E' quello che ho espresso al prefetto Montanaro che ha avuto la premura di informarmi della decisione ministeriale che ha riguardato anche magistrati in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata. Avere tolto la scorta a pm antimafia, però, non mi sembra, sinceramente, una buona cosa e sarebbe giusto ripensarci".

Il PG Jannelli incontrerà i magistrati sotto tutela. Una riunione con i magistrati della Procura di Catanzaro sottoposti a tutela, è stata convocata per mercoledì prossimo dal procuratore generale Enzo Jannelli. L'incontro, secondo quanto si è appreso, è stato convocato per illustrare la direttiva del ministero in base alla quale, nelle scorse settimane, il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica di Catanzaro, cui partecipa lo stesso Jannelli, ha rivisitato i servizi di scorta e tutela. Sulla base della relazione inviata dal Comitato, cui partecipano anche i vertici di tutte le forze di polizia, sono state ridotte le modalità di protezione a quasi tutti i magistrati.

Soddisfatto il SAP. "Soddisfazione" per le decisioni adottate dal Comitato provinciale ordine e sicurezza di Catanzaro sulla riduzione delle scorte è espressa dal Sap. "Il sistema delle scorte alle personalità - è scritto in un comunicato del Sindacato autonomo di polizia della Calabria - é da ridisegnare con una previsione di sistematica revisione che periodicamente tenga conto dell'effettivo grado di pericolo corso". Secondo il Sap, inoltre, vanno tralasciate "tutte quelle misure, per esempio di vigilanza fissa alle abitazioni, talvolta anche vuote, che potrebbero essere sostituiti con dispositivi elettronici. Il messaggio del Comitato va dunque verso una efficace presa di coscienza che non sempre la scorta sia un effettivo bisogno. Occorre un pizzico di umiltà, che la classe politica non sempre in Calabria è disposta a dare. Di fatto l'assenza di umiltà mina quel residuo di credibilità che ancora la nostra regione avrebbe potuto avere". "Le risorse da destinare alle scorte - conclude la nota - sono però un patrimonio che l'Amministrazione non può assolutamente disperdere, pertanto auspichiamo che il personale non ne esca penalizzato".

 

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