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Far West a Melito P.S, bimbo in coma per colpo di pistola

 

Gravi ma stazionarie le condizioni del bimbo di Melito in coma

10 giu 08 "Le condizioni del bambino di Melito Porto Salvo, colpito venerdi' scorso da un proiettile, ricoverato da domenica all'ospedale pediatrico "Bambino Gesu'" di Roma, restano gravi ma stazionarie. La prognosi, riservata". E' quanto si legge nel bollettino medico diffuso dall'ospedale romano, d'intesa con i genitori del piccolo di tre anni ferito nel corso di una sparatoria nel centro del Reggino mentre assisteva ad una recita dei bambini delle scuole elementari.

In attesta per gli esiti degli stub su 4 persone. Sono in attesa dell'esito dello stub, effettuato su quattro persone, gli investigatori che indagano sull'agguato compiuto venerdì scorso a Melito Porto Salvo ai danni di Francesco Borrello e nel quale è rimasto gravemente ferito un bambino di tre anni adesso ricoverato nell'ospedale Bambin Gesù di Roma. Gli accertamenti potrebbero imprimere una svolta alle indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Melito e da quelli del Comando provinciale di Reggio Calabria. Particolare attesa c'é anche per gli esiti degli accertamenti che i carabinieri del Ris di Messina stanno compiendo sui reperti trovati nel casco abbandonato insieme allo scooter utilizzato dalle due persone che hanno portato a termine l'agguato e sulla pistola calibro 7.65 abbandonata dallo sparatore. Si tratta tuttavia di esami, soprattutto quello per l'estrazione del Dna, che richiedono tempo. L'ipotesi investigativa è che l'agguato di venerdì scorso possa essere stato compiuto per vendetta contro Borrello, coinvolto, nell'aprile del 2004, in un duplice omicidio ed in un ferimento.

Corbelli “Grave il silenzio delle Istituzioni”. Il coordinatore del Movimento diritti civili, Franco Corbelli, denuncia "il silenzio e la mancata solidarietà delle Istituzioni per il dramma del piccolo Antonio", il bambino rimasto ferito nell'agguato di Melito Porto Salvo. "E' grave - scrive Corbelli in una nota - e assolutamente ingiustificato che nessun rappresentante del Governo, dall'ultimo dei sottosegretari al presidente del Consiglio, né delle altre Istituzioni del Paese, abbia pensato di far visita in ospedale al bambino, per portare una parola di conforto ai genitori e una testimonianza di impegno e presenza dello Stato, né di esprimere una parola di condanna per quanto accaduto e di solidarietà per quel bambino innocente e per i suoi familiari". "Avevo personalmente rivolto - prosegue Corbelli - un appello al presidente della Repubblica, invitandolo a venire in Calabria e a far visita al bambino. Oggi, dopo il ricovero del piccolo Antonio al Bambin Gesù, mi aspetto che il capo dello Stato vada a fargli visita e a incontrare i suoi genitori nell'ospedale romano. Va dato atto al presidente della Regione, Agazio Loiero, di essere stato l'unico rappresentante delle istituzioni calabresi ad avere avuto la sensibilità di recarsi in ospedale per far visita e incontrare i familiari del bambino". Il leader del Movimento diritti civili manda un messaggio ai genitori del bambino. "Voglio manifestare - aggiunge Corbelli - tutta la mia vicinanza, tutto il mio affetto, il mio augurio per il loro bambino e dirgli che da quel maledetto venerdì sera il mio pensiero e quello di tanta altra gente è per Antonino. Aspetto, come tutti, di avere notizie positive del piccolo Antonio. In questo momento la sola cosa importante è la guarigione e salvezza del bambino. Dopo ci sarà tempo e modo per denunciare, oltre al silenzio dei rappresentanti del Governo e delle Istituzioni, anche l'omertà di quanti a Melito Porto Salvo hanno visto e assistito all'agguato mafioso e preferiscono non parlare, non collaborare con le forze dell'ordine".

 

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