HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo


Microspia nell'ufficio del PM Nicola Gratteri

 

Microspia nell’ufficio del PM Gratteri. In Procura clima di veleni, forse una talpa

26 apr 08 Ora e' ufficiale che nel Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria il clima e' quello degli intrighi e dei veleni: in un ufficio utilizzato normalmente dal pm Nicola Gratteri e' stata scoperta una microspia. Il ritrovamento si deve all'iniziativa del nuovo procuratore di Reggio, Giuseppe Pignatone, che insediatosi il 15 aprile, ha subito chiesto ai carabinieri del Ros di bonificare tutti gli uffici del sesto piano del palazzo del Cedir dove ha sede la Procura della Repubblica. E l'intuizione del procuratore si e' rivelata esatta. Martedi' scorso i militari hanno trovato una microspia non particolarmente sofisticata, funzionante a batterie e con un'antenna per diffondere il segnale nel raggio di poche decine di metri, 20-30 secondo quanto si e' appreso. Ma quando e' stata messa e, soprattutto, da chi e con quali scopi? A queste domande cercheranno di rispondere i Ros e la Procura di Catanzaro alla quale, lunedi' prossimo, Pignatone inviera' gli atti dell'indagine. ''I magistrati reggini in questo caso sono parte offesa, questo, sia chiaro; a Catanzaro, poi, faranno indagini per stabilire chi e' il colpevole'' ha tenuto a sottolineare Pignatone dopo che sono cominciate a circolare voci sulla possibile esistenza di una ''talpa'' in Procura. Una circostanza che potrebbe essere avvalorata dal fatto che per intercettare il segnale della microspia sarebbe stato necessario essere nelle vicinanze. Questo, in teoria, restringerebbe il cerchio a funzionari, impiegati o comunque a persone che frequentano normalmente la Procura, ma anche a magistrati. Una circostanza che gli investigatori, allo stato, non possono escludere a priori, cosi' come, comunque, non escludono nessun'altra ipotesi. Quello che e' certo e' che si tratta comunque di un fatto ''gravissimo'', come ha detto il Procuratore di Reggio. ''Trovare una microspia in un ufficio di Procura, ed in particolare in un ufficio di Procura a Reggio Calabria - secondo Pignatone - non mi pare sia una cosa da sottovalutare''. La microspia, ha aggiunto, ''e' certamente indirizzata ad acquisire notizie all'interno della Procura di Reggio Calabria. Quell'ufficio era utilizzato, di solito, dal dott. Gratteri''. Gratteri e' il pm che sta indagando sulla strage di Duisburg dove, a Ferragosto dello scorso anno, sei persone furono uccise nell'ambito della faida di San Luca. Nella stanza in cui e' stata trovata la microspia, il magistrato solitamente tiene interrogatori e concorda le indagini con la polizia giudiziaria. Quello che, pero', maggiormente inquieta, e' che nelle scorse settimane ci sono state fughe di notizie su inchieste, condotte da vari magistrati della Procura, su alcune inchieste molto delicate. Una di queste riguarda il senatore Sergio De Gregorio e prende le mosse da presunte speculazioni immobiliari messe in atto da alcune cosche della 'ndrangheta. C'e' poi un'inchiesta in cui e' coinvolto il capogruppo di An nel Consiglio regionale della Calabria, Alberto Sarra. L'indagine, condotta dalla Dda reggina, era stata avocata dalla Procura generale, ma mercoledi' scorso, la Procura generale della Cassazione, accogliendo il reclamo della stessa Dda, ha restituito l'inchiesta alla Procura antimafia. Un'altra inchiesta, condotta dalla Dda, e sulla quale si e' registrata una fuga di notizie, e' quella relativa a presunti brogli nel voto degli italiani emigrati nell'America Latina nelle scorse elezioni politiche. Agli atti vi sarebbe anche una telefonata tra un uomo d'affari calabrese, Aldo Micciche', da tempo residente in Venezuela e presunto emissario in Sud America della cosca Piromalli di Gioia Tauro, ed il parlamentare Marcello Dell'Utri, che non e' indagato. C'e' qualcuno, dunque, che ha interesse a diffondere notizie riservate per ostacolare il lavoro dei magistrati reggini? E' questo l'inquietante interrogativo al quale la Procura di Catanzaro dovra' al piu' presto dare una risposta per evitare che intrighi e veleni rendano irrespirabile l'aria in una delle Procure piu' impegnate ed esposte d'Italia.

Tensione tra magistrati dopo le fughe di notizie. La scoperta della microspia in un ufficio utilizzato dal sostituto della Dda di Reggio Calabria Nicola Gratteri s'inserisce in una situazione che nella Procura reggina registra da tempo veleni e contrasti tra i magistrati dell'ufficio. Una situazione che ha avuto origine quando a capo dell'ufficio c'era il procuratore Antonino Catanese, andato di recente in pensione. Catanese aveva avuto contrasti con il procuratore aggiunto, Salvatore Boemi, e con altri magistrati, con i quali si era arrivato, di fatto, ad una condizione di incomunicabilita'. Una situazione che si trova adesso ad affrontare il nuovo procuratore della Repubblica, Giuseppe Pignatone, gia' procuratore aggiunto di Palermo, insediatosi il 15 aprile scorso. I contrasti tra magistrati si inseriscono, peraltro, in una situazione che vede la Procura di Reggio Calabria condurre da tempo inchieste riguardanti presunte collusioni tra politici e mafiosi. Inchieste per le quali ci sono state fughe di notizie che hanno indotto il procuratore aggiunto, Francesco Scuderi, all'epoca in cui era reggente dell'ufficio, a sollecitare l'apertura di un'inchiesta. Una delle indagini su politica e mafia riguarda il senatore Sergio De Gregorio ed ha come oggetto un incontro che il parlamentare avrebbe avuto, nel corso di una cena in un ristorante di Reggio Calabria, insieme ad altri esponenti politici, con alcuni affiliati alla cosca Ficara che gli avrebbero chiesto di interessarsi al loro progetto di acquistare un immobile che in precedenza ospitava un caserma dell'Esercito. Proprio su questa inchiesta dopodomani De Gregorio sara' sentito dai magistrati a Reggio Calabria. In un'altra inchiesta della Procura di Reggio e' indagato per concorso esterno in associazione mafiosa il capogruppo di An nel Consiglio regionale, Alberto Sarra, che avrebbe ricevuto sostegno elettorale da alcuni elementi vicini a cosche. L'inchiesta su Sarra era stata avocata dalla Procura generale di Reggio, ma la Procura generale della Cassazione ha accolto quattro giorni fa il reclamo proposto dalla Dda reggina, alla quale sono stati cosi' restituiti gli atti. La Procura di Reggio sta indagando anche su presunti rapporti tra Marcello Dell'Utri ed un faccendiere di Gioia Tauro, Aldo Micciche', in merito a presunti brogli elettorali nel voto degli italiani residenti in Sud America. Anche su quest'inchiesta si e' verificata una fuga di notizie.

Decisa la bonifica degli uffici. E' stata una bonifica di tutti gli uffici della Procura di Reggio Calabria decisa dal nuovo procuratore, Giuseppe Pignatone, a portare alla scoperta della microspia in una stanza utilizzata normalmente dal pm Nicola Gratteri. La bonifica degli uffici e' stato certamente uno dei primi atti di Pignatone da quando, il 15 aprile scorso, ha preso formalmente possesso della direzione della Procura diReggio Calabria, dopo essere stato nominato il 13 marzo dal plenum del Csm. ''Ho chiesto la bonifica degli uffici - ha detto oggi Pignatone - e l'ho chiesto ai carabinieri del Ros''.

Laganà (PD) “Troppi veleni”. ''La microspia nell'ufficio del magistrato Nicola Gratteri testimonia il clima torbido di un mondo inquinato da intrighi, manovre, veleni e sospetti. Bisogna reagire con fermezza, con un colpo di reni, spazzare al piu' presto il puzzo delle collusioni''. Lo afferma, in una dichiarazione, il deputato del Pd Maria Grazia Lagana' Fortugno. ''In Calabria - aggiunge - tutta l'aria e' ammorbata. Il ritrovamento della microspia nell'ufficio del magistrato della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, da sempre in prima linea e concretamente nella lotta alla 'ndrangheta, il fatto che sia spiato, e' una circostanza di eccezionale gravita'. Un'attivita' spionistica ai danni del magistrato 'simbolo' antindrangheta e' parte di un piu' allargato panorama non limpido della vita regionale e anche nazionale. Gravano ovunque tante ombre e tanto minacciose. E le ripetute fughe di notizie su alcune indagini importanti e delicate sono ora da considerarsi premonitrici del gravissimo episodio scoperto ai danni del magistrato Nicola Gratteri''. Secondo Maria Grazia Lagana', ''la vicenda non puo' assolutamente essere archiviata con le freddure, dopo il gran parlare di queste ore. Sono seriamente a rischio la sicurezza e la giustizia. E per la Calabria e' un fatto assai piu' grave e drammatico. Sono a rischio le liberta' fondamentali''.

Napoli (Pdl) “Grande preoccupazione”. ''Il ritrovamento di una microspia nell'ufficio del pm Nicola Gratteri e' un fatto di notevole gravita', che non puo' non destare grande preoccupazione non solo all'interno della magistratura reggina, ma tra tutta l'opinione pubblica''. E' quanto sostiene, in una dichiarazione, il deputato del Pdl Angela Napoli, componente della Commissione parlamentare antimafia. ''Diversi episodi, indagini e fughe di notizie - aggiunge Angela Napoli - avevano da tempo evidenziato la presenza di possibili 'talpe' all'interno della Procura di Reggio Calabria. Presenza oggi probabilmente supportata da questo gravissimo episodio. IL pm Nicola Gratteri, al quale va la mia piu' incondizionata solidarieta', titolare di delicate ed importanti indagini, ha sempre svolto il suo lavoro all'insegna della grande professionalita', assicurando alla giustizia i veri criminali''. ''Sara' compito degli investigatori - conclude la parlamentare del Pdl - scoprire celermente e fare conoscere l'identita' della 'talpa' al fine di permettere agli organi competenti di assumere gli adeguati provvedimenti, dovuti piu' che mai nella provincia reggina, dove la vera lotta alla 'ndrangheta ed alle sue collusioni deve essere assicurata a 360 gradi''.

Ammazzateci Tutti “Il Governo sia vigile”. ''Venire a sapere che qualcuno ha inteso piazzare una microspia negli uffici della Dda di Reggio Calabria provoca in tutti noi un senso profondo di smarrimento, soprattutto nel momento in cui si ipotizzano coinvolgimenti di presunte talpe all'interno degli stessi uffici giudiziari''. E' questo il commento del Movimento antimafia ''Ammazzateci Tutti'' alla notizia del ritrovamento di una microspia. ''Gia' nei mesi scorsi - prosegue la nota dei giovani antimafia - si e' saputo che era in arrivo a Reggio il tritolo per far saltare in aria i magistrati antimafia, e tutto cio' e' rimasto in sordina: scarsa attenzione sia da parte dei media ed un assordante silenzio finanche da parte di alcune Istituzioni''. I giovani di ''Ammazzateci Tutti'' rivolgono quindi un appello al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ed al Governo ''affinche' dispongano le misure necessarie, anche straordinarie, atte a garantire l'imperturbabilita' del pm Nicola Gratteri e l'inviolabilita' delle sue indagini''.

Articoli Precedenti

Talpa in Procura a Reggio. Scoperta una ‘cimice’ nell’ufficio di Gratteri, indagano i ROS. Pignatone "Atto gravissimo"

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © 2005 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

ShinyStat

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti