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Emergenza rifiuti, riapre Crotone

 

La ragione prevale sulle norme, il Commissario Sottile riapre Crotone, emergenza rifiuti scongiurata

12 ago 08 Si sblocca la crisi determinata dalla chiusura per mafia della discarica privata di Crotone. Il prefetto Goffredo Sottile, Commissario delegato per il superamento della criticità ambientale in Calabria, al termine di un incontro con il presidente della Regione Agazio Loiero, ha riaperto l'impianto consentendo ai Comuni delle Province di Crotone e di Cosenza interessati di sversarvi i propri rifiuti. Ciò in considerazione del fatto che "la situazione che si sta determinando nel territorio è tale da giustificare e richiedere il superamento del divieto legale posto dalla disciplina antimafia". Lo rende noto un comunicato del portavoce di Loiero. Il prefetto Sottile ha disposto così la sospensione "con effetto immediato" della propria ordinanza dell'8 agosto con cui bloccava l'impianto. La soluzione ha fatto tirare un sospiro di sollievo al presidente Loiero che in questi giorni ha seguito in prima persona l'evolversi del problema sorto con l'ordinanza commissariale, per i riflessi sulla già precaria situazione dei rifiuti nella regione. "Ringrazio il prefetto Sottile - ha detto Loiero - per la firma del provvedimento che restituisce un po' di tranquillità in un periodo particolarmente delicato come quello estivo. Con il Commissario la Regione sta facendo un intenso lavoro per localizzare alcune discariche in diverse aree della Calabria in attesa del secondo termovalorizzatore, soluzione obbligata, in modo tale da rendere autonomi tutti i territori e abbattere anche i costi di smaltimento che pesano sui disastrati bilanci dei Comuni. Assicuro che il lavoro che stiamo facendo porterà la Calabria a una posizione per la quale ogni provincia avrà la sua autonomia". Non va in vacanza, dunque, l'attività del Commissariato e della Regione sul tema dei rifiuti. Dopo l'incontro tra Loiero e Sottile si è svolto un vertice tecnico al quale hanno preso parte il neo assessore regionale all'Ambiente, Silvio Greco, il direttore generale del Dipartimento, Giuseppe Graziano, e per l'Ufficio del commissario il generale Pietro Gaeta e l'architetto Adelchi Ottaviano. "Se si vuole evitare che la Calabria diventi una nuova Campania - ha affermato Loiero - sulla questione dei rifiuti, a ogni modo, ci vuole solidarietà concreta tra i Comuni, senza far emergere egoismi municipalistici che servono solo ad aggravare la situazione". A tale proposito Loiero ha aggiunto Loiero "intendo ringraziare la provincia di Crotone che fino a oggi si è fatta carico dei rifiuti di altre province. Lo ha fatto con una solidarietà che purtroppo non abbiamo riscontrato nelle proteste di queste giorni volte a bloccare un atto dovuto del commissario, per giunta motivato da fatto gravi legati alla normativa antimafia".

Protocollo d’intesa sulle autorizzazioni. Un protocollo d'intesa, finalizzato all'espletamento delle attività connesse alle autorizzazioni ambientali, considerate strategiche per il completamento delle strutture impiantistiche sia pubbliche che private, è stato siglato dall'Ufficio del Commissario delegato per il superamento della criticità ambientale della Calabria e dal Dipartimento politiche dell'Ambiente della Regione. "Con il protocollo d'intesa - è detto in un comunicato dell'Ufficio del commissario - le parti s'impegnano a collaborare per il completamento dell'attività amministrativa inerente alle autorizzazioni ancora in itinere all'Ufficio del Commissario delegato per l'avvio ad istruttoria delle nuove istanze autorizzative e per il rilascio delle autorizzazioni ambientali". "L'Ufficio del Commissario delegato, inoltre - prosegue la nota - s'impegna ad individuare il personale che effettuerà l'attività di accompagnamento tra quello assegnato al settore delle autorizzazioni e che ha acquisito competenza specifica in materia. Il personale individuato assicurerà l'affiancamento alle strutture regionali competenti per il raggiungimento delle finalità e fino al 31 dicembre prossimo, data di cessazione della dichiarata situazione di criticità ambientale nel territorio calabrese". "Il Dipartimento delle Politiche dell'ambiente della Regione, invece - conclude il comunicato - s'impegna ad individuare le risorse umane sufficienti a garantire un adeguato supporto amministrativo al personale dell'Ufficio del Commissario delegato"

Ass. Greco “Con aumento differenziata meno discariche”. "Ritengo doveroso sottolineare l'importanza che nella nostra regione aumenti la raccolta differenziata dei rifiuti". Lo ha affermato l'assessore regionale all'Ambiente, Silvio Greco, subito dopo il vertice sulla discarica di Crotone con il presidente Loiero e il Commissario delegato per il superamento della criticità ambientale, prefetto Goffredo Sottile. "E questo essenzialmente - ha aggiunto Greco - per due motivi: da una parte la riconosciuta valenza economica dei rifiuti, che da 'problema' possono diventare fonte di reddito per i Comuni, e dall'altra, ovviamente, la riduzione in maniera significativa dell'apporto alle discariche". "Questo assessorato - ha detto ancora Greco - prevederà opportune campagne di informazione e predisporrà, nell'ambito del Por, gli strumenti necessari alle amministrazioni locali per poter lavorare al meglio. Le famiglie calabresi debbono, in ogni caso, riflettere sulla necessità di ridurre già all'interno i dei loro nuclei abitativi i rifiuti indifferenziati, almeno selezionando carta, cartone, alluminio, plastica e vetro. In cambio avranno una migliore qualità della vita in termini di presenze di discariche sui territori e, più in generale, del minore impegno della collettività per lo smaltimento dei rifiuti".

Sindaco Catanzaro “Atto di buon senso”. "Un atto di buon senso che, nei fatti, conferma la bontà della nostra posizione. Il ripensamento del prefetto Sottile risulterà molto utile e permetterà di normalizzare al più presto la situazione in Calabria". E' quanto ha detto il sindaco di Catanzaro, Rosario Olivo, informato telefonicamente dal vicesindaco Antonio Tassoni della sospensione dell'ordinanza Sottile. "Il Comune di Catanzaro - ha aggiunto - ha fatto la sua parte, senza posizioni barricadiere, facendo prevalere le ragioni della politica e della legalità. Il vicesindaco Tassoni, da parte sua, ha annunciato che sarà revocata la delibera che stabiliva l'impugnativa al Tar del provvedimento adottato dal prefetto Sottile l'8 agosto scorso. Anche il Consiglio comunale convocato per lunedì 18 agosto non si terrà. Il presidente Passafaro, d'intesa con il sindaco Olivo, ha comunicato che la sospensione dell'ordinanza è da considerare un atto di distensione, ma ciò non allenterà la vigilanza del Consiglio comunale su una vicenda molto delicata. "Siamo pronti - ha detto Passafaro - a riconvocarci in qualsiasi momento".

Sindaco Lamezia ringrazia Loiero. "Apprendo con soddisfazione della revoca dell'ordinanza e ringrazio il presidente della Giunta regionale Agazio Loiero che è intervenuto su questa vicenda contribuendo a fugare le preoccupazioni che c'erano nelle nostre comunità". Lo ha detto il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, dopo l'incontro tra il presidente della regione, Loiero, ed il commissario delegato per la criticità ambientale, Sottile, che ha portato alla riapertura della discarica di Crotone. "La mia città - ha aggiunto Speranza - non ha mai avuto una posizione di chiusura perché ogni giorno da tempo, da anni, arrivano nella nostra città i rifiuti della provincia di Vibo Valentia e la nostra posizione è dovuta al fatto che la discarica è completamente colma e quindi c'é bisogno di ridurre il numero dei Comuni che scaricano e non di aumentarlo". "Affinché la situazione si alleggerisca - afferma ancora il sindaco di Lamezia - non soltanto si dovrà diminuire il numero dei comuni che conferiscono a Lamezia, ma si dovrà fare nel più breve tempo possibile una discarica a Vibo Valentia". "Occorre anche realizzare - sostiene ancora Speranza - una terza vasca dedicata esclusivamente a Lamezia e al lametino. In questo modo ci poniamo, in maniera matura, la responsabilità di autogoverno del nostro territorio e di tariffe sostenibili per i nostri cittadini". "Siamo rimasti dispiaciuti - dice ancora Speranza - per quanto detto dal sindaco di Crotone e dall'assessore provinciale di Crotone. Non c'é stata alcuna chiusura perché a Lamezia non c'é una discarica privata ma pubblica, che non è interessata al business ma al bene dei suoi cittadini. Ho scritto una lettera ai sindaci del tirreno cosentino che avrebbero dovuto scaricare su Lamezia spiegando che non è stata una posizione contro di loro, ma un aiuto oggettivo per far fronte più organicamente alla situazione con un risultato che è molto apprezzabile anche per loro. Vorrei sottolineare l'importanza dell'unità di tutti i sindaci del lametino ed il rapporto con il Comune di Catanzaro e gli altri Comuni interessati e con l'Amministrazione provinciale di Catanzaro, che ha seguito insieme a noi costantemente questa vicenda". Speranza ringrazia, inoltre, "per la solidarietà le forze politiche, il Consiglio comunale unito, le associazioni intervenute, i vigili urbani e il vice comandante per l'apporto dato ed i lavoratori della Multiservizi".

Sindaco Castrovillari “Sbloccare la discarica di Campolescio”: “L’emergenza rifiuti, in questi giorni ferragostani, ha mostrato tutta la sua drammaticità. L’ordinanza emanata dal Commissario Straordinario per l’Emergenza Rifiuti in Calabria , dr. Sottile, che ha chiuso la discarica di Crotone, ha mandato letteralmente in tilt tutto il sistema della raccolta di rifiuti della provincia di Cosenza”. Ad affermarlo è il Sindaco di Castrovillari Franco Blaiotta. “Appaiono –prosegue Blaiotta- quindi prive di significato le rassicuranti parole del Presidente Loiero. Tanto più che il Commissario Straordinario, di fronte alla determinata protesta dei sindaci sta facendo un passo in dietro per evitare che la raccolta dei rifiuti dei grossi centri come Cosenza, Castrovillari, Rende ed altri si fermi. Tutto ciò dimostra che senza la discarica di Crotone tutta la provincia di Cosenza non ha dove smaltire i propri rifiuti e che a breve una situazione ancora più allucinante di quella di Napoli si profila all’orizzonte.
Infatti, in provincia è possibile utilizzare solo le non capienti discariche di Cassano, Scalea e San Giovanni in Fiore.
Le iniziative come quelle messe in campo dall’Amministrazione comunale di Castrovillari, che intenderebbe utilizzare la discarica di contrada Campolescio, come struttura di servizio , finalizzata alla raccolta differenziata, è stata messa in difficoltà dall’incendio doloso appiccato alcuni giorni fa.
L’irresponsabile comportamento di chi ancora si oppone a tale scelta, alimentando paure e sospetti, diventa ancora più incomprensibile alla luce dei fatti che si stanno consumando in questi giorni: solo la determinazione dell’Amministrazione di centro destra e dell’assessorato all’ambiente hanno impedito che in questi giorni nella città calasse il drammatico scenario dei rifiuti, vissuto a Napoli.
E’ tempo di scelte responsabili per uscire da un estremismo fazioso, che tende a bloccare ogni iniziativa possibile.
E’ tempo che il Commissario Straordinario per l’emergenza Rifiuti ponderi con responsabilità le scelte che devono essere effettuate; è tempo che la Regione Calabria e la Provincia di Cosenza pongano mano , con la determinazione che la situazione richiede, a un progetto serio che dia certezze alla provincia di Cosenza per risolvere tale drammatica situazione.
E’ tempo anche che le forze politiche su tale questione non giochino a caricare responsabilità che sono ormai storicamente determinate ed è necessario che abbiano la capacità di mediare con serenità ed equilibrio le questioni che sono all’attenzione di tutti.
L’amministrazione municipale di Castrovillari, fortemente preoccupata per l’evolversi di una vicenda già prevista da tempo ed annunciata nella sua drammaticità, proseguirà il suo percorso intrapreso e chiede che al più presto la magistratura chiarisca la vicenda dell’incendio nella discarica di contrada Campolescio e si giunga, in tempi ragionevoli, al suo dissequestro per evitare che gli allarmismi strumentali blocchino le iniziative programmate e che il tutto si risolva ancora una volta in un danno irreparabile per le nostre comunità, costrette a subire l’offesa dell’inerzia politica e della demagogia imperante, che comportano gravissimi danni ambientali ed altissimi costi di gestione.

D. Bianchi “Un controllo dello Stato sulla discarica di Crotone”: “Stiamo assistendo ed in silenzio alla rinuncia della legalità ed il tutto per assecondare timori, ma anche assenza di solidarietà dimostrata dai Sindaci dei Comuni chiamati a far fronte alla temporanea emergenza rifiuti nata a Crotone dopo la chiusura, per la decaduta certificazione antimafia, della discarica privata di località Columbra a Crotone di proprietà di Raffaele Vrenna”. Così la senatrice del partito Democratico, Dorina Bianchi, dopo la sospensione dell’ordinanza di chiusura della discarica di Crotone. “Non si può abbassare la testa - ha proseguito la Bianchi - non si può rinunciare all’applicazione delle leggi, equivarrebbe a dare adito a quanti in futuro sentiranno di poter scavalcare ogni regola, ogni misura”. “La Calabria - ha poi sottolineato - è alla mercè degli egoismi, degli interessi privati, dei municipalismi, e rischia di consegnarsi alla ‘Ndrangheta, rinunciando così ad essere una Regione degna di Paese democratico”
“Bisogna che si rifletta su quanto si è consumato in pochi giorni - ha avvertito la Senatrice del PD -bisogna che su Crotone si alzi l’attenzione delle più alte cariche dello Stato, non si può più attendere, un altro passo indietro significherebbe cadere nel baratro”
“La mia proposta di alcuni giorni fa . ha evidenziato la Bianchi . assolutamente e facilmente applicabile è evidentemente sfuggita a chi ritiene ancora di poter fare orecchie da mercante e consegnare il territorio di Crotone alla illegalità più assoluta”
“E’ necessario lo ribadisco - ha sostenuto - addivenire ad una prevenzione patrimoniale e per questo nominare un curatore giudiziario, ripristinando la funzionalità della discarica Columbra, ma sotto l’egida dello Stato di diritto e soprattutto ripristinando gli Ambiti Territoriali Ottimali” .“Il rammarico resta - ha concluso la Bianchi - perché quanti hanno fatto sì che persino le regole dell’antimafia verranno ignorate, non si rendono conto che in una Regione com’è la Calabria tanto esposta al rischio della criminalità organizzata, è questo un ulteriore passo verso lo sfacelo più assoluto, Complimenti”

Trematerra “A Isola Capo Rizzuto situazione grave”. "La situazione dei rifiuti, ad Isola Capo Rizzuto, assume contorni gravi: da diversi giorni l'immondizia non viene raccolta e viene bruciata per strada, producendo diossina e causando danni seri alla popolazione turistica". Lo afferma, in una nota, il capogruppo dell'Udc in consiglio regionale, Michele Trematerra. "Si tratta - aggiunge - di un problema che mette a rischio la permanenza nei luoghi di divertimento e nei villaggi dei turisti presenti e che denota come in Calabria si corrano seri rischi di implosione in un settore che, da sempre, viene trascurato. Mi rivolgo al Prefetto di Crotone affinché metta subito mano alla situazione , anche in considerazione di voci che danno per certa la persistenza del problema almeno sino al 20 agosto: se cosi fosse ci troveremmo dinanzi ad un serio ostacolo per la sopravvivenza di standard turistici già oggi in parte compromessi". "I danni per la salute dei villeggianti sono enormi - conclude Trematerra - considerando che, con condizioni climatiche estreme, si produce diossina, elemento letale per la salute dei cittadini".

Tallini “Insufficiente l’ordinanza di sospensione”. Il consigliere regionale Domenico Tallini ha presentato un'interrogazione al presidente della Regione, Agazio Loiero, sulla vicenda della sospensione dell'ordinanza sui rifiuti. "Non è sufficiente - afferma Tallini - un provvisorio atto di semplice, precaria ed immotivata sospensione della esecutività dei provvedimenti illegittimi. Si ritiene indispensabile non solo la emissione di provvedimento definitivo di annullamento, con motivata declaratoria di illegittimità dello stesso, ed ancor più che si ponga fine allo stato attuale con cui non si prende atto espressamente del fatto che l' emergenza è da tempo finita, che da tempo non esiste più il commissario delegato con pieni poteri su ogni oggetto attinente alla gestione, che la Regione e gli altri Enti sono divenuti automaticamente titolari di tutte le competenze loro proprie, con la sola eccezione delle iniziative già programmate ed in corso di attuazione". Tallini, nel testo, aggiunge "che la Regione, già titolare delle dette sue competenze, non solo deve procedere degli interventi di sua spettanza ma deve perseguire e denunciare, per come doveroso per legge, tutti gli eventuali profili di responsabilità anche erariale posti in essere dalla passata amministrazione commissariale, ivi compresi quelli denunciati dal commissario dimissionario prefetto Ruggero, rimasti finora completamente sottaciuti anche dopo la autorevole segnalazione effettuata nella stampa nazionale". "Insisterò nel proposito di proporre azione popolare - sostiene ancora Tallini - per come consentito dalla legge e ciò specie dopo la dichiarazione del Comune di Catanzaro che ha precipitosamente detto di non proporre più ricorso ritenendosi soddisfatto dal contentino della immotivata e precaria sospensione priva di provvedimento definitivo e che non sfiora nemmeno i problemi vitali di fondo". "Ritengo di essere stato facile profeta - conclude Tallini - allorquando ho preannunciato di voler agire non intendendomi garantito dall'incerto e non affidabile intento, dichiarato dal Comune di Catanzaro, di agire per la difesa dei diritti della città sempre trascurata dall'Amministrazione in carica".

Legambiente “Sciogliere le società miste”. "Per rendere efficiente e efficace il sistema del ciclo integrato dei rifiuti bisogna sciogliere le società miste". A sostenerlo, in una nota, è il direttore di Legambiente Calabria, Francesco Falcone. "E' stata la relazione finale della Commissione Parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti, del 27 febbraio 2008 - afferma Falcone - a porre in evidenza che 'le societa' miste nella gestione della raccolta differenziata rappresentano esperienze, oltre che spesso fallimentari sotto il profilo gestionalé, come più volte denunciato da Legambiente, 'della collusione e, talora, della piena compenetrazione fra strutture amministrative e tessuto criminale nel settore dei rifiuti. 'Queste strutture hanno rappresentato, continua la relazione, il terreno di infiltrazione privilegiato dalla criminalità organizzata, giacché esse consentono il pieno dispiegarsi di quel patto fra mafia, malagestione e cattiva politica che spesso caratterizza i settori della pubblica amministrazione interessati da cospicui flussi di erogazione di denaro pubblicò". Per Falcone si tratta di "una fotografia che ben rappresenta la situazione delle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa. In Calabria, oggi l'Ufficio del Commissario sull'emergenza sui rifiuti si trova ad affrontare, oltre al nodo delle società miste, anche la situazione determinatasi dalla condanna in primo grado, per concorso esterno in associazione mafiosa, di un imprenditore che ha grandi interessi nella questione rifiuti. Questa vicenda pone l'Ufficio del Commissario di fronte ad una scelta di responsabilità istituzionale ed operativa". "Avvalendosi dei suoi poteri straordinari - sostiene ancora Falcone - il commissario Sottile, dia concretezza a quanto affermato nella sua stessa ordinanza del 25 luglio, in cui egli prende atto della 'comprovata e comunque documentabile inadeguatezza del sistema per la raccolta differenziata delle societa' miste che ha dimostrato negli anni elementi di forte criticità, inefficienza e comunque gravi carenze che hanno reso molto spesso inadeguato il servizio di raccolta differenziata. E per evitare che tanti sindaci, utilizzino discariche di un privato condannato per associazione esterna di stampo mafioso, rischiando le procedure per l'accesso antimafia nei loro comuni bisogna addivenire ad una gestione pubblica di queste discariche attraverso un atto dell'Ufficio del Commissario, evitando in questo modo l'esaurimento in tempi più brevi delle discariche dei Comuni oggetto dell'ordinanza del Commissario dei giorni scorsi". "Queste situazioni - conclude il direttore regionale di Legambiente - la dicono lunga sugli anni di gestione del commissariamento, che per quanto riguarda le discariche, si è caratterizzata con autorizzazioni ad abbancamenti in verticale per centinaia di migliaia di metri cubi di Rsu. Serve un atto forte e chiaro da parte delle istituzioni tutte per sgomberare il campo da ogni sospetto e per rendere il ciclo dei rifiuti in Calabria efficiente e sostenibile come Legambiente chiede da anni".

 

 

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