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Una messa ricorda le vittime di Duisburg

 

San Luca ricorda con una messa le vittime della strage di Duisburg di un anno fa.

16 ago 08 A San Luca oggi é stato il giorno del ricordo. Nella chiesa di Santa Maria della Pietà è stata infatti celebrata la messa per ricordare le vittime della strage di Ferragosto compiuta l'anno scorso a Duisburg nell'ambito della faida tra le famiglie dei Nirta-Strangio da una parte ed i Pelle-Vottari dall'altra. Nella piccola chiesa c'era tantissima gente e la cerimonia si é svolta in un clima tranquillo, anche se non sono mancati momenti intensi di commozione. I familiari della più giovane delle vittime, Francesco Giorgi, hanno partecipato alla celebrazione liturgica indossando alcuni abiti bianchi in segno di pace e riconciliazione. Il padre del ragazzo ucciso, Giovanni Giorgi, non ha esitato a rivolgere un appello affinché si "depongano le armi perché portano solo sangue, distruzione e morte. Noi siamo una famiglia onesta e non abbiamo niente a che fare con la faida. Se ero minimamente interessato a questi fatti credete che avrei mandato mio figlio in Germania?". Giorgi e la moglie, Teresa Strangio, già nelle ore successive alla strage decisero di perdonare gli autori chiedendo che si ponesse fine alla lunga mattanza della faida. La messa è stata celebrata dal parroco di San Luca, don Pino Strangio, e dal sacerdote Stefano Ferrando. Subito dopo l'omelia don Strangio ha letto il messaggio del vescovo di Locri, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, diffuso già nei giorni scorsi. "Noi continuiamo - afferma mons Morosini - ad essere vicini a chi soffre e piangiamo per quanto è successo: giovani vite falciate e famiglie provate. Perciò, se ricordare significa esprimere ancora una volta solidarietà a chi soffre, lo facciamo volentieri con il cuore dolorante, chiedendo a Dio eterno riposo per i defunti e pace, forza e consolazione per i vivi". Al termine della messa Don Strangio ha incontrato alcuni familiari delle vittime della strage ai quali ha rivolto frasi di conforto. "Tutti - ha detto don Strangio - hanno gradito il messaggio del Vescovo. Ho avuto modo di sentire le famiglie Marmo e Giorgi e tutti mi hanno detto di aver gradito in modo forte il messaggio del vescovo". L'attività straordinaria di controllo del territorio compiuta a San Luca dai carabinieri nel giorno di Ferragosto ha visto una decina di perquisizioni, la denuncia di tre persone e l'arresto di un uomo che coltivava canapa indiana. La situazione, secondo gli investigatori, è comunque tranquilla e non ci sono segnali di ripresa della faida.

Alla messa con i segni della pace. Avevano i segni della pace e delle riconciliazione, indossando alcuni abiti bianchi, i familiari di Francesco Giorgi, il minorenne ucciso a Duisburg. Teresa Stragnio e Giovanni Giorgi, i genitori di Francesco, hanno partecipato stamani a San Luca, insieme ad alcuni loro familiari ed ai parenti delle altre vittime, alla messa in ricordo delle vittime della strage. In occasione dell'anniversario il padre del minorenne, Giovanni Giorgi, ha rivolto anche un appello affinché si "depongano le armi perché portano solo sangue, distruzione e morte". I genitori di Francesco Giorgi, già nelle ore successive alla strage, avevano deciso di perdonare gli assassini del figlio chiedendo che si ponesse fine alla faida. "Noi siamo una famiglia onesta - ha detto Giorgi - e non abbiamo niente a che fare con la faida. Se ero minimamente interessato a questi fatti credete che avrei mandato mio figlio in Germania?". Nei mesi scorsi Teresa Strangio era stata una delle donne premiate con il Riconoscimento internazionale Santa Rita da Cascia, nell'ambito delle celebrazioni per la Santa degli Impossibili.

A San Luca undici perquisizioni. Sono state undici le perquisizioni compiute a San Luca dai carabinieri nell'ambito dei controlli fatti in occasione dell'anniversario della strage di Duisburg. Durante i controlli, secondo quanto si è appreso, i carabinieri hanno trovato una situazione sostanzialmente tranquilla. Gli investigatori ribadiscono, inoltre, che non ci sono segnali di ripresa della faida che vede contrapposte le famiglie dei Nirta-Strangio e dei Pelle-Vottari. Nell'ambito dei perquisizioni e dei controlli i carabinieri hanno anche denunciato tre persone per ricettazione di automobili rubate ed hanno arrestato un uomo per coltivazione di canapa indiana.

 

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