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Cronaca
Operazione Drug Off - 69 arresti in quattro regioni

 

Operazione DRUG OFF: Blitz della DDA di Catanzaro. Sgominata banda calabrese operante nel campo della droga e delle auto taroccate. 69 arresti. Agivano in cinque regioni, spacciavano in villaggi turistici.

12/07 Smaltivano almeno un chilo e mezzo di cocaina al mese che usavano per spacciarla nel catanzarese e in altre regioni italiane sia per rifornire la piazza di Agrigento. L' organizzazione, che aveva la sua base logistica in Calabria e ramificazioni in Sicilia, Lombardia, Campania ed Umbria, è stata sgominata all' alba dalla polizia di Stato che ha eseguito 69 degli 80 provvedimenti di fermo emessi dalla Dda di Catanzaro. Alcuni degli indagati avevano anche dato vita ad un' organizzazione per il riciclaggio di auto rubate e successivamente taroccate. L' operazione, denominata "Drug off", è giunta al termine di un' indagine della squadra mobile di Catanzaro durata due anni ed è stata portata a termine in collaborazione con lo Sco, il Compartimento della Polizia Stradale della Calabria e personale delle questure di Crotone, Vibo Valentia, Reggio Calabria, Agrigento, Napoli, Lecco, Lucca, Parma, Perugia, Reggio Emilia, Varese e Cosenza. Le indagini, condotte dalla sezione antidroga con intercettazioni e osservazioni, hanno permesso di accertare che la banda aveva il suo fulcro operativo ed il centro propulsore nelle zone litoranee ioniche della provincia di Catanzaro a nord del capoluogo, in città, nella presila catanzarese, con sbocchi di approvvigionamento e smercio nella intera Regione ed in particolare nelle province di Reggio Calabria, Vibo Valentia, Crotone, nonché nell'Italia centro-settentrionale, segnatamente nelle province di Milano, Varese, Lecco, Perugia, in quella centrale a Napoli, ed in quella insulare siciliana, soprattutto nella provincia di Agrigento. I componenti principali dell' associazione sono stati individuati in esponenti di primo piano della criminalità rom di Catanzaro, che già precedenti indagini avevano collocato a capo delle cosche catanzaresi. Una grossa attività di spaccio di cocaina è stata condotta negli anni scorsi, anche all' interno di un villaggio turistico della costa ionica catanzarese che d' estate è affollato da migliaia di turisti. Per cercare di nascondere la vera natura del commercio, gli indagati, parlando tra loro, chiamavano la droga con nomi di prodotti alimentari o di altra merce come magliette, meloni, formaggio, ruote, fotocopie, pesche, pezzi di ricambio, bottiglie di vino. Nel corso delle indagini sono stati anche effettuati alcuni sequestri di droga, serviti agli investigatori, soprattutto, per avere riscontro degli elementi raccolti attraverso le intercettazioni. In parallelo con l' organizzazione finalizzata al narcotraffico, gli investigatori della mobile catanzarese hanno scoperto anche un' altra associazione di matrice calabrese e campana che provvedeva al riciclaggio di autovetture rubate. Gli esponenti calabresi procuravano dai referenti napoletani le autovetture taroccate, i documenti falsificati, le carte di circolazione ed i certificati di assicurazione nonché i moduli per il passaggio di proprietà e procacciavano gli acquirenti ai quali vendevano in Calabria le vetture clonate. Tredici auto di grossa cilindrata, pronte per la contraffazione e tutte munite di documenti di circolazione falsi, sono state sequestrate nel corso delle indagini. Le indagini adesso proseguono. L' operazione, infatti, secondo gli investigatori, potrebbe dare indicazioni utili per fare luce su gravi fatti compiuti negli ultimi anni.

I dettagli dell’operazione

12/07 L'indagine "DRUG OFF" condotta oggi dalla Polizia di Stato di Catanzaro scompagina una vasta organizzazione criminale avente base logistica in Calabria e ramificazioni in Sicilia, Lombardia, Campania ed Umbria, dedita al traffico di ingenti quantitativi di cocaina ed al riciclaggio di autovetture rubate e successivamente taroccate. Numerosi i provvedimenti di fermo d'indiziati di delitto eseguiti su disposizione della Procura della Repubblica di Catanzaro. L'operazione è stata condotta dalla Squadra Mobile di Catanzaro, collaborata da personale del Compartimento della Polizia Stradale della Calabria con il concorso delle Questure di Crotone, Vibo Valentia, Reggio Calabria, Agrigento, Napoli, Lecco, Lucca, Parma, Perugia, Reggio Emilia, Varese e Cosenza. Le indagini hanno consentito alla Procura della Repubblica di Catanzaro che ha ritenuto sussistente e concreto il pericolo della reiterazione di delitti della stessa specie ed analoghi e riconnessi a quelli per i quali si procede nonché il pericolo di fuga di alcuni indagati e di inquinamento probatorio, di emettere 80 provvedimenti di Fermo di indiziati di delitto nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili di traffico di droga e di autovetture rubate. Il complesso indiziario sul quale si fonda l'inchiesta è, in primo luogo, costituito dagli esiti delle indagini di p.g. compiute dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile nel periodo che va dall'autunno del 2003 alla primavera del 2005, attraverso una massiccia esecuzione di attività di carattere tecnico, servizi di controllo, dirette osservazioni, perquisizioni e sequestri di consistenti quantitativi di sostanza stupefacente, arresti dei detentori e/o corrieri della droga riconducibile all'attività di narcotraffico esercitata da una vasta organizzazione criminale di matrice calabrese avente il suo fulcro operativo ed il centro propulsore dello smercio della droga nelle zone litoranee ioniche della provincia di Catanzaro a nord del Capoluogo (comprensorio di Botricello), nella città capoluogo di Regione, nella presila catanzarese, con sbocchi di approvvigionamento e smercio nella intera Regione ed in particolare nelle province di Reggio Calabria (area di Rosarno e della Locride), Vibo Valentia, Crotone, nonché nell'Italia centro-settentrionale, segnatamente nelle province di Milano, Varese, Lecco, Perugia, in quella centrale a Napoli, ed in quella insulare siciliana, specificatamente nella provincia di Agrigento. Le indagini sul sodalizio criminale hanno consentito di disvelare l'esistenza di due principali attività delinquenziali: un intenso traffico e spaccio di cocaina portato avanti da un'associazione fidelizzata alla `ndrangheta operante tra la Calabria e le regioni del nord ed un riciclaggio di autovetture rubate con fittissimi rapporti tra gli esponenti calabresi dell'associazione e soggetti di Secondigliano (Napoli). I componenti principali dell'associazione sono stati individuati in esponenti di primo piano della criminalità rom della città di Catanzaro, che già precedenti indagini avevano collocato a capo delle cosche catanzaresi. L'operazione "Revenge" aveva già dimostrato come i nomadi siano inseriti a pieno titolo nella criminalità organizzata calabrese e siano dediti al traffico di armi, droga, estorsioni ed usura. Le indagini hanno consentito di scoprire una vasta attività di spaccio di droga in Catanzaro, Cirò, Botricello, Agrigento, Presila catanzarese e di verificare un grosso traffico di cocaina con le regioni del nord e la Sicilia. In particolare una grossa attività di spaccio di cocaina veniva condotta da alcuni accoliti anche all'interno di un grosso villaggio turistico di Botricello affollato da migliaia di turisti durante il periodo estivo. Le sostanze oggetto dei traffici, erano indicate con il ricorso convenzionale ad oggetti o prodotti diversi: in genere per indicare la droga veniva fatto riferimento a prodotti alimentari o di merce assolutamente non attinenti alle attività lavorative svolte dagli indagati (Magliette, meloni, maglioni, formaggio, documenti, ruote, frittole, mandarancio, fotocopie, pesche, funghi sott'olio, trenta cassette di albicocche, merce, "formaggi e salsicce" "pezzi di ricambio", bottiglie di vino, caffé, macchine, "cantiere", "Cernia", "dentice" Funghi Porcini, patate). Nel corso delle indagini sono stati effettuati, a riscontro delle attività di carattere tecnico, numerosissimi sequestri di sostanze stupefacenti o arresti per delitti connessi alle attività dell'associazione. Tra questi vanno menzionati i seguenti episodi:
• 04/02/2004 Arresto di Passalacqua Antonio e di Passalacqua Cosimo, con sequestro di grammi 102 di sostanza stupefacente del tipo Cocaina. Condannati alla pena di anni tre e mesi otto di reclusione. • 19/05/2004 Arresto di Bubbo Enzo e sequestro di grammi 251,1 di sostanza stupefacente del tipo Cocaina. Condannato ad anni quattro di reclusione.
• 22/07/2004 Arresto di Borsellino Vincenzo, Termine Giuseppe e Mazzola Claudio Giuseppe, con sequestro di grammi 26,4 di sostanza stupefacente del tipo Cocaina.
• 09/12/2004 Arresto di Mangiavillano Gioacchino, con sequestro di grammi 189,8 di sostanza stupefacente del tipo Cocaina.
• 10/01/2005 Esecuzione Ordinanza di Custodia Cautelare per il reato di estorsione, a carico di Abbruzzese Cosimino, Abbruzzese Antonio e Mangiavillano Gioacchino.
• 03/02/2005 Arresto di Manfredi Luigi, con sequestro di chilogrammi 1 (uno) di sostanza stupefacente del tipo Hashish.
• 03/04/2005 Arresto di Battigaglia Valentino per detenzione illegale di arma da fuoco e sequestro di una revolver modello Smith & Wesson con matricola abrasa nonché detenzione illegale di munizionamento, consistente in 5 cartucce calibro 38 special e 5 cartucce calibro 357 magnum.
Accanto ed in parallelo con l'organizzazione criminale finalizzata al narcotraffico, i risultati investigativi conseguiti dalla Squadra Mobile consentivano di acclarare l'esistenza di una articolata associazione per delinquere di matrice calabrese e campana costituita da un insieme di persone (promotori, organizzatori -titolari di officine di autodemolizione, procacciatori ed intermediatori di mezzi rubati e di acquirenti, autori delle operazioni atte ad ostacolare la identificazione della provenienza delittuosa delle autovetture ecc...), operante nel territorio della provincia di Catanzaro ed a Napoli, con stabilità nel tempo e (teleologicamente) finalizzata al riciclaggio di autovetture di provenienza delittuosa ed al compimento di reati ad esso riconnessi. La moltitudine degli elementi acquisiti nel corso delle investigazioni, in primis le risultanze di una ampia serie di attività tecniche, nonché gli esiti dei servizi esterni eseguiti da personale della Sezione Antidroga di questa Squadra Mobile e della Polizia Stradale di Catanzaro a riscontro delle captazioni relative agli arrivi e/o alle spedizioni in Calabria delle autovetture clonate a Napoli sono state di pregnanza tale da ritenere sussistente, solido e grave il quadro indiziario a carico degli indagati. Circa i ruoli rivestiti dai singoli componenti della censurata associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio di autovetture provento di attività delittuose, si rappresenta che gli esponenti calabresi della cosca procuravano dai referenti napoletani le autovetture taroccate, i relativi documenti falsificati, le carte di circolazione ed i certificati di assicurazione nonché i moduli per il passaggio di proprietà, procacciavano gli acquirenti ai quali vendevano in Calabria le vetture clonate. Il principale delitto cui tende la denunziata (seconda) organizzazione criminosa è il riciclaggio di autovetture di provenienza delittuosa (furto) poiché le condotte di acquisto e di ricezione sono sempre accompagnate dal compimento di operazioni finalizzate ad ostacolare l'identificazione della provenienza delittuosa dei mezzi (per es. mediante contraffazione del numero di telaio). Le vetture venivano in genere sottratte ai proprietari, portate a Napoli ed occultate in luoghi in attesa del riciclaggio prevalentemente mediante contraffazione del numero di telaio e degli altri elementi identificativi del veicolo sottratto (compresi i documenti di circolazione). Nel corso delle indagini venivano sequestrate complessivamente 13 autovetture di grossa cilindrata, pronte per la contraffazione e tutte munite di documenti di circolazione falsi. Ottanta i soggetti colpiti dal provvedimento di fermo giudiziario, accusati a vario titolo di "traffico di droga", di "riciclaggio di autovetture rubate" e "falso" per complessivi 477 capi d'imputazione.

Procuratore Lombardi “La Calabria è un' emergenza”

12/07 "La Calabria è un' emergenza". A dirlo è stato il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Mariano Lombardi, incontrando i giornalisti per illustrare l' operazione "Drug off" condotta stamani dalla polizia di Stato che ha portato all' esecuzione di 69 fermi emessi dalla Dda catanzarese. "Anche il vice ministro dell' Interno Minniti - ha aggiunto Lombardi - nel corso della riunione del Comitato regionale per l' ordine e la sicurezza pubblica svoltosi nei giorni scorsi a Reggio ha dato i consigli necessari per superare le situazioni di emergenza che sono enormi". "Nell' inchiesta di oggi - ha poi detto Lombardi - sono contestati 477 capi di imputazione nei confronti di 80 persone. Dati che rendono l' idea dell' importanza dell' operazione che mette anche in evidenza la sprovincializzazione delle attività della criminalità calabrese. Quando i componenti di un' organizzazione come quella sgominata oggi, si spostano dalla zona di Catanzaro per rifornirsi di droga non solo in regione, ma anche in altre zone del resto d' Italia e poi spacciano in altre zone dimostrano di essere ancora più pericolosi del grosso narcotrafficante che opera dietro ad una scrivania, perché sono a contatto con la cittadinanza e dimostrano maggiore pervasività". Dello stesso tenore l' intervento del procuratore aggiunto Mario Spagnuolo secondo il quale, all' interno del distretto di competenza della Procura "non vi sono zone franche. Ormai i gruppi criminali - ha aggiunto - hanno dimensioni di tipo nazionale. C' è l' esigenza, quindi, di un lavoro di gruppo, improntato sullo scambio continuo di informazioni, così come stiamo facendo. Anche oggi, però, siamo costretti a lamentare la scarsità di mezzi e strumenti a disposizione. Per ultimo il decreto Bersani ha creato un vuoto che non consente di anticipare le somme per i consulenti e le missioni della polizia giudiziaria. Le risorse sono ridotte praticamente a zero". Il titolare dell' inchiesta, il sostituto procuratore Luigi de Magistris, applicato alla Dda, ha sottolineato la necessità di emettere i provvedimenti di fermo. "Intervenire a due anni dai fatti - ha spiegato - rende evanescente il lavoro svolto. Il fermo era doveroso per il pericolo della reiterazione dei reati e per il pericolo di fuga. Tra l' altro sono contestati fatti avvenuti in zone in cui sono stati compiuti anche degli omicidi. Da questa operazione potranno venire elementi utili per fare luce su fatti gravi compiuti negli ultimi anni". Il questore di Catanzaro, Romolo Panico, al riguardo, ha espresso il suo apprezzamento per l' autorità giudiziaria per come ha seguito l' indagine e per la decisione "coraggiosa e forse unica di procedere con decine di fermi. Se la Calabria vive in una situazione di emergenza, pur nel rispetto delle norme, non è consentibile la lentezza che ovviamente denota un procedimento giudiziario".

I fermati

I fermati nell'odierna operazione sono: 1. Antonio Abbruzzese, detto "Tonino" nato a Catanzaro il 21.07.1973 ed ivi residente; 2. Antonio Abbruzzese, nato a Catanzaro il 20.2.1975, ivi residente; 3. Cosimino Abbruzzese, detto "U Tubu "nato a Sellia Marina (CZ) il 25.05.1955 e residente a Catanzaro; (Carcere CZ) 4. Guglielmo Abbruzzese, nato a Catanzaro il 18.07.1966 ed ivi residente (Carcere CZ) 5. Valentino Battigaglia, nato a Cutro (KR) il 26.02.1948 e residente a Catanzaro; 6. Francesco Berlingieri detto " U Baruna", nato a Catanzaro il 26.01.1977 ed ivi residente; 7. Raffaele Bianco, nato a Catanzaro l'11.10.1966 ed ivi residente; 8. Giovanni Canino, nato a Cerva (CZ) l'1.03.1969 ed ivi residente; 9. Enzo Costantino, nato a Catanzaro il 24.03.1971 ed ivi residente; 10. Antonio Elia detto "Musolino" nato a Botricello il 25.06.1945 ed ivi residente; 11. Rosario Frustaci, detto "Sarino" nato a Catanzaro il 05.12.57, ivi residente; 12. Gaetano Gualtieri, detto " Nino" nato a Catanzaro il 21.09.1966, residente a Borgia (CZ); 13. Carlo Litterio, nato a Catanzaro il 14.04.1973 ed ivi residente; 14. Giovanna Margarita, nata a Napoli il 18.02.1963, residente a Botricello; 15. Gerardo Masciari detto Nino, nato a Trani il 26.07.1980 e residente a Catanzaro; 16. Giancarlo Migliazzi, nato a Sellia Marina (CZ) il 20/01/1974 e residente a Botricello (CZ); 17. Domenico Passalacqua nato a Catanzaro il 03.12.1964 ed ivi residente; (Carcere CZ) 18. Maurizio Passalacqua, Catanzaro il 3.01.1972 ed ivi residente; 19. Silvano Passalacqua, nato a Catanzaro il 29.01.1969, ivi residente; 20. Gregorio Procopio, nato a Botricello (CZ) l'08.04.1962, ivi residente; 21. Giuseppe Rondinelli, nato a Botricello (CZ) il 28.04.1978, ivi residente; 22. Antonio Scicchitano, nato a Botricello (CZ) il 13.05.1972 ed ivi residente; 23. Giuseppe Voci, nato a Sellia Marina (CZ) il 31.12.1956 e residente a Catanzaro; 24. Franco Bianco nato a Limbiate (MI) il 11.12.1968 e residente a Marcedusa (CZ); 25. Antonio Delisi, nato a Crotone il 10.07.1980 ed ivi residente; 26. Giovanni Rizzuti, nato a Petronà (CZ) l'08.09.1974, ivi residente, di fatto domiciliato a Mandello del Lario (LC); 27. Maurizio Sabato, nato a Catanzaro il 04.03.1966, ivi residente; (Carcere Rossano) 28. Saverio Cappello, nato a Lamezia Terme (CZ) il 09.10.1980 ed ivi residente; 29. Antonio Voci, nato a Sellia Marina (CZ) il 20.09.1966 e residente a Falerna (CZ); 30. Giulio Bubba, nato a Crotone il 10.10.1982 ed ivi residente;31. Salvatore Bubba, nato a Crotone il 14.06.1978 ed ivi residente; 32. Enzo Bubbo, nato a Petronà (CZ) il 25.10.1967 ed ivi residente; (Carcere KR); 33. Domenico De Roberto, nato a Cirò Marina il 14.02.1972 ed ivi residente; 34. Luigi Manfredi, nato a Crotone il 18.08.1974, residente ad Isola Capo Rizzuto (KR); 35. Vincenzo Marrazzo, nato a Cirò Marina il 30.04.1968 ed ivi residente; 36. Giuseppe Paparo, nato a Crotone l'1.06.1973 e residente ad Isola Capo Rizzuto (KR); (Arresti domiciliari) 37. Antonio Passalacqua, detto "Tonino" nato a Crotone il 27.01.1973 ed ivi residente; 38. Armando Passalacqua, nato a Catanzaro il 12.02.1971 e residente a Crotone; 39. Cosimo Passalacqua, nato a Crotone il 07.08.1972 ed ivi residente; 40. Cosimo Passalacqua, nato a Crotone il 24.09.1980 ed ivi residente; 41. Nicola Passalacqua, nato a Catanzaro l'1.03.1962 e residente a Crotone; 42. Giovanni Veneziano nato a Crotone il 30.10.1980, residente a Catanzaro; 43. Michele Zungri, nato a Rosarno (RC) il 10.03.1975, ivi residente; 44. Giuseppe Ferraro, nato a Rizziconi (RC) il 20.02.1973 ed ivi residente; 45. Nicola Zungri, nato a Gioia Tauro (RC) il 25.08.1983, residente Rosarno (RC); 46. Antonio Amelio, nato a Taverna (CZ) il 01.03.1953 e residente a Marina di Gioiosa Jonica (RC); 47. Franco Amelio, nato a Catanzaro il 24.01.1981 e residente a Marina di Gioiosa Jonica (RC); 48. Lillo Ammalleri, nato a Palma di Montechiaro (AG) il 05.06.1970 ed ivi residente; 49. Salvatore Di Vincenzo, nato a Palma di Montechiaro (AG) il 30.07.1969 ed ivi residente;50. Filippo Manganello, nato a Palma di Montechiaro (AG) il 24.12.1964 ed ivi residente; 51. Gioacchino Mangiavillano, nato a Palma di Montechiaro (AG) il 19.05.1966, in atto agli arresti domiciliari in Palma di Montechiaro; (Carcere AG) 52. Claudio Giuseppe Mazzola nato a Palermo l'11/01/1981 e residente a Cattolica Eraclea (AG); 53. Giuseppe Termine nato a Cattolica Eraclea (AG) il 22/09/1973 ivi residente; 54. Raffaele Cavagniuolo, nato a Napoli il 07.02.1972, residente a Casalnuovo di Napoli;55. Antonio Loffredo, nato a Napoli il 12.03.1967 e residente a Melito di Napoli (NA);56. Salvatore Margarita detto Totore, nato a Napoli il 26.07.1973 ed ivi residente; 57. Salvatore Spasiano, nato a Napoli il 28.07.1976, residente in Secondigliano (NA); 58. Francesco Troilo, nato a Napoli il 30.11.1954 e residente ad Arzano (NA); 59. Giuseppe Affatato, nato a Cirò Marina il 05.02.1956 e residente a Perugia; 60. Mirco Biscarini, nato a Perugia l'8.12.1967 ed ivi residente; 61. Antonio Procopio, nato a Catanzaro il 12.03.1979 e residente a Perugia; 62. Francesco Procopio, nato a Catanzaro il 27.09.1968, residente a Perugia; 63. Gregorio Procopio, nato a Botricello (CZ) il 05.09.1972, residente a Perugia; 64. Francesco Sesto, nato a Sambiase (CZ) il 16.02.1949 e residente a Lonate Pozzolo (VA); 65. Giovanni Suriano, nato a Crotone il 21.12.1978 e residente a Desio (MI); 66. Francesco Cilidonio, nato a Crotone il 13.06.1975 e residente a Cirò Marina, di fatto domiciliato in Guastalla (RE); 67. Antonio Colosimo, nato a Catanzaro (CZ) l'1.02.1970 e residente a Borgo Val di Taro (PR); 68. Salvatore Papaianni, nato a Cirò Marina il 15.11.1975 ed ivi residente, di fatto domiciliato a Lammari, frazione di Capannori (LU); 69. Angelo Salvatore Andracchi, nato a Vibo Valentia il 30.10.1974 ed ivi residente.

Soddisfazione del capo della mobile: “Un gran lavoro della narcotici”

Oltre 2000 pagine per ogni provvedimento di fermo, 20 faldoni per racchiudere nel fascicolo dell' accusa due anni di indagini che stamani hanno portato all' esecuzione del fermo di 69 persone accusate di avere gestito, a vario titolo, un vasto traffico di cocaina e di spaccio con base logistica in Calabria e ramificazioni in Sicilia, Lombardia, Campania e Umbria: è il lavoro svolto dai sei investigatori della sezione narcotici della squadra mobile di Catanzaro ai quali oggi è andato il grazie del dirigente della mobile, Francesco Rattà e dei magistrati della Dda catanzarese. "Hanno lavorato giorno e notte - ha detto Rattà - contando sulle loro energie e sul supporto messo a disposizione dal Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine. In sei hanno contestato oltre 400 capi di imputazione su un narcotraffico molto esteso. Hanno messo in questa indagine tutta la loro dedizione e specializzazione. Sulla strada ho imparato molto da loro". Rattà ha poi sottolineato la collaborazione che ha caratterizzato il lavoro della squadra mobile e quello della polizia stradale per la parte relativa al traffico di auto taroccate". Sul fronte delle indagini, nel corso dell' incontro con i giornalisti, al quale, oltre ai magistrati, hanno partecipato anche il comandante regionale della Polizia stradale, Edoardo Perna, il suo vice, Antonio Provenzano, ed il vice dirigente della squadra mobile, Saverio Mercurio, è stato sottolineato che l' organizzazione dedita allo spaccio di cocaina era composta anche da persone già indagate per associazione mafiosa. "Le attività criminose svolte in zone ad alto rischio di mafiosità - ha detto il procuratore Mariano Lombardi - è difficile che sfuggano alla criminalità organizzata. Le cosche, però, spesso consentano a organismi satellitari di svolgere un' attività propria purché non sia in conflitto con quella della casa madre"

Jole Santelli (FI) “Efficace azione degli investigatori”

12/07 "Oggi la polizia, su disposizione della Procura della Repubblica di Catanzaro, ha portato a termine un'operazione di contrasto della criminalità, che dimostra una studiata ed efficace strategia d'azione per liberare questa terra dalla presenza di organizzazioni dedite al malaffare". E' quanto sostiene in una nota la parlamentare di Forza Italia, Jole Santelli, circa i provvedimenti di fermo eseguiti stamane a Catanzaro dalla Polizia di Stato. "Rivolgo - ha aggiunto - i miei più sentiti complimenti alla magistratura e alle forze dell'ordine per la grande perizia investigativa, un' operazione che rinnova con vigore la presenza dello Stato in una regione che ha bisogno di legalità"

 

 

 

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