HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo


Cronaca
Truffa alla UE: in manette il capogruppo dei DS

Il sequestro delle due aziende da parte della Finanza

Truffa alla UE, arresto Pacenza/Loiero “Indagini senza sconti ma in fretta”

17/08 "La magistratura, nella quale riponiamo sempre massima fiducia, indaghi fino in fondo, senza sconti, ma lo faccia presto. Tutti abbiamo diritto di sapere come stanno realmente le cose. Da quel che trapela, pero', non mi sorprenderei che Franco Pacenza, gia' nell'interrogatorio di garanzia, riesca a chiarire la sua posizione e uscire indenne dalla vicenda". Lo afferma il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, informato all'estero dell'arresto, con l'accusa di concussione, del capogruppo dei Ds in Consiglio regionale. "Conosco da anni Pacenza e lo conosco come una persona perbene - afferma Loiero - appassionata da sempre alle problematiche del lavoro per le quali ha speso grandi energie, sia come sindacalista sia come consigliere regionale. Ove le cose che si leggono sui giornali risultassero vere e' possibile che, proprio per questo suo impegno civico, egli si sia esposto a fin di bene, con l'obiettivo di creare occupazione e non certo per averne un tornaconto politico personale visto il suo ruolo di punta tra i Ds della Regione e i vasti consensi gia' acquisiti tra gli elettori. Ad ogni modo debbo sottolineare una contraddizione - aggiunge Loiero - tra il provvedimento di carcerazione per fatti, immagino, gia' acclarati documentalmente dalla magistratura inquirente, e il ruolo di Pacenza al momento in cui la presunta concussione sarebbe avvenuta. Quello che appare e' che, provenendo le accuse direttamente da uno dei beneficiari della truffa, sono state forse taciute le responsabilita' di chi ha realmente favorito l'operazione truffaldina ed e' stato dato in pasto alla giustizia e all'opinione pubblica solo il nome di Franco Pacenza". Secondo il presidente Loiero "non va dimenticato che, solo un anno e mezzo fa Pacenza era tra i consiglieri di dell'opposizione, senza incarichi. Per cui non si capisce come, in tale veste, avrebbe potuto essere la mente politica di un'operazione come quella su cui s'indaga. Questo - conclude Loiero - attendiamo di capire, non solo perche' la vicenda tocca le istituzioni (seppure una vicenda personale getta ombre ma non intacca il prestigio del Consiglio regionale che tutti siamo impegnati a difendere quotidianamente con atti concreti) ma anche perche' la Calabria ha diritto di conoscere tutta la verita' su quel che e' accaduto nell'ambito dei finanziamenti pubblici, possibilmente non in tempi lunghi e incerti".

Truffa alla UE Sensitec/Printec: Per Pacenza l’accusa è di concussione, assunzioni in cambio di voti

17/08 Avrebbe fatto assumere giovani nelle aziende che avevano ottenuto i finanziamenti comunitari, ottenendo poi da loro sostegno elettorale, Franco Pacenza, di 48 anni, il capogruppo dei Ds nel Consiglio regionale della Calabria arrestato ieri dalla Guardia di finanza mentre era in vacanza in Sardegna. Il reato che viene contestato all' esponente politico è la concussione aggravata. Una concussione che si sarebbe però sostanziata, secondo quanto è stato riferito da ambienti investigativi, non in una dazione di denaro in favore di Pacenza, ma in un vantaggio in termini politici. Le due aziende nelle quali Pacenza avrebbe fatto assumere, secondo l'accusa, un gruppo di persone a lui vicine politicamente, la Sensitec e la Printec, il cui insediamento era previsto nell'area industriale di Corigliano Calabro, non hanno mai avviato la loro attività malgrado un finanziamento comunitario di sei milioni e mezzo di euro. Nel frattempo è in corso la traduzione nel carcere di Cosenza dell’esponente diessino arrestato dalla Guardia di finanza con l'accusa di concussione. Pacenza, dopo essere stato bloccato ieri in una località turistica della Sardegna, dove si trovava in vacanza, ha trascorso la notte in una struttura detentiva dell'isola. Stamattina è cominciato il trasferimento a Cosenza, dove Pacenza giungerà in mattinata. Non è escluso che nella stessa giornata di oggi Pacenza venga sottoposto dal gip, Giuseppe Greco, che ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere a suo carico, all'interrogatorio di garanzia.
Le accuse rivolte a Franco Pacenza, sarebbero tutte legate al supporto che il personaggio di spicco dei diesse avrebbe fornito. Non un singolo episodio, secondo l'accusa, ma continui rapporti, dal personale da assumere a quello da non licenziare, dai finanziamenti ai controlli da non fare effettuare, dalla formazione ai prestiti delle banche. Pacenza, dunque, secondo le contestazioni del gip del Tribunale di Cosenza, Giuseppe Greco, avrebbe fatto parte a pieno titolo del gruppo impegnato a portare avanti la truffa nei confronti dell'Unione europea. Pro.Cal, Sensitec e Printec i nomi delle aziende interessate, balzate alla cronaca dopo le proteste di dipendenti mai operanti e dopo le denunce della Cgil, lo stesso sindacato di cui Franco Pacenza era stato dirigente. Investimenti con imprenditori tedeschi che si alleavano a quelli calabresi, fino alla costituzione del consorzio che avrebbe dovuto interessare il settore manufatturiero, con finanziamenti pari a circa 70 milioni di euro e un indotto occupazionale per centinaia di nuovi posti. Fino alla prima tranche dell'inchiesta "Collaudo" che, lo scorso 27 giugno, porto' all'arresto di quattro persone, compreso l'amministratore delegato di Printec e Sensitec, Francesco Rizzo, originario di Corigliano Calabro ma residente in Germania. E poi le novita' di ieri, quando la Guardia di Finanza arriva con le manette fino in Sardegna, dove arresta Franco Pacenza. Con lui, e' finito in carcere anche un giovane commercialista di 43 anni, con un ruolo di primo piano nel consorzio Pro.Cal. Originario di Cosenza e residente a Milano, con una importante e fulminea carriera alle spalle, era riuscito a diventare nel 2000 anche presidente nazionale dei giovani commercialisti.

Accusato di truffa aggravata ai danni di Stato e UE, uno degli ideatori

17/08 E' accusato di truffa aggravata ai danni dello Stato e dell'Unione europea il pòrofessionista di Cosenza arrestato ieri dalla Guardia di finanza nell'ambito della stessa inchiesta in cui è coinvolto il capogruppo dei Ds nel Consiglio regionale della Calabria, Franco Pacenza. Il commercialista, portato nel carcere di Cosenza, sarebbe uno degli ideatori della truffa che sarebbe stata posta in essere in relazione all'erogazione di finanziamenti per sei milioni e mezzo di euro per la realizzazione della Sensitec e della Printec, due industrie che avrebbero dovuto produrre, rispettivamente, sensori per i contatori del gas ed oggetti di cancelleria. Le due industrie, che non hanno mai avviato la loro attività, avrebbero dovuto essere realizzate a Corigliano Calabro, il centro dell'alto Jonio cosentino in cui risiede lo stesso Franco Pacenza ed in cui ha il suo bacino elettorale. Secondo quanto si è appreso, l'inchiesta sulla gestione dei finanziamenti comunitari concessi per la realizzazione della Sensitec e della Printec ha registrato un impulso determinante dopo gli arresti, nel giugno scorso, di quattro persone, due commercialisti, un ingegnere, e un architetto. I quattro facevano parte dell' equipe di collaudo che avrebbe dovuto verificare la regolare esecuzione dei lavori per la realizzazione dei due stabilimenti industriali. L'accusa che viene contestata ai quattro professionisti è di avere espresso parere favorevole per l' erogazione dell' ultima rata di finanziamento e per l'emanazione del decreto di concessione dell'intero finanziamento comunitario malgrado le irregolarità che sarebbero state riscontrate nell'attuazione del progetto.

Avviata la procedura internazionale per arrestare i quattro tedeschi e i due turchi coinvolti

17/08 Sono quattro tedeschi e due turchi, tutti residenti in Germania, le persone coinvolte nell' inchiesta della Procura della Repubblica di Cosenza sui presunti illeciti nella gestione dei fondi comunitari per sei milioni e mezzo di euro destinati alla realizzazione delle industrie Sensitec e Printec. La Procura della Repubblica di Cosenza, che ha chiesto e ottenuto dal gip l' emissione delle ordinanze di custodia cautelare in carcere, ha avviato la procedura internazionale per l' esecuzione dei provvedimenti nei confronti degli stranieri coinvolti nell' inchiesta. L' accusa nei confronti dei quattro tedeschi e dei due turchi, secondo quanto si e' appreso, e' truffa aggravata ai danni dell' Unione Europea, lo stesso reato contestato al commercialista cosentino , arrestato anch' egli nell' ambito dell' inchiesta. Il commercialista cosentino, cosi' come il capogruppo dei Ds nel Consiglio regionale della Calabria, e' stato arrestato in Sardegna, dove stava trascorrendo un periodo di vacanze come lo stesso Pacenza. I due, comunque, secondo quanto si e' appreso in ambienti investigativi, si trovavano in localita' turistiche diverse dell' isola.

La Finanza ispezione i macchinari delle due aziende

Burani (FI) “No a strumentalizzazioni politica”

17/08 "Da avversari politici ci auguriamo che Franco Pacenza risulti estraneo alle accuse formulate nei suoi confronti dalla magistratura. In ogni caso, pensiamo che l'arresto non debba divenire motivo di strumentalizzazione politica". E' quanto sostiene, in una dichiarazione, Maria Burani Procaccini, senatrice di Forza Italia. "Ai Ds - aggiunge Burani Procaccini - diciamo di usare lo stesso parametro nostro e non le due misure proverbiali. Un arresto è un dramma umano e non significa colpevolezza. Confermo il mio giudizio negativo sulla Giunta regionale presieduta da Agazio Loiero, ma questo non c' entra con un fatto giudiziario che potrebbe rivelarsi, alla luce dei fatti, infondato. Lo dico rispettando, da moglie di magistrato, la magistratura. Il vero problema è la 488 e le leggi di sostegno che in Calabria vedono attivi solo imprenditori del nord Europa, pronti a rubare sogni e soldi: una vergogna da cancellare riformando i canali di finanziamento".

Precedenti (link)

16/08 Arresti eccellenti della Finanza per la truffa Sensitec/Printec. In manette il capogruppo dei DS della Calabria, Franco Pacenza, e un noto commercialista cosentino

27/06 Gli arresti del 27 giugno e l'inizio dell'indagine

 

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti