Gallo: anche Cosenza penalizzato dal caso Brescia, ora una B a 24 squadre

20 mag 25 “In relazione al caso del Brescia calcio, per garantire equità nel sistema calcistico italiano, ritengo giusto prevedere una Serie B a 24 e non a 22 squadre per la stagione 2024-2025”. Lo scrive in una nota l'architetto Vincenzo Gallo, ex assessore al Welfare del Comune di Cosenza a proposito delle ventilate proposte di riformulare il campiobato di serie B a 22 squadre, per salvare capre e cavoli, dopo lo scandalo Brescia scoppiato a febbraio e divulgato soltanto a fine campionato, ben tre mesi dopo. Non solo ma come accadde per il Cosenza che la penalizzazione ne ha praticamente minato il rendimento lo stesso sarebbe potuto accadere al Brescia se solo le autorità sportive avessero agito tempestivamente. Di fatto il campionato risulta così falsato e solo dopo le retrocessioni eccellenti si cerca una pezza a colore. "Il campionato in corso -aggiunge Gallo- a mio parere è stato compromesso dalla mancata trasparenza sulla posizione del Brescia Calcio, che non avrebbe versato i contributi previdenziali dovuti già da febbraio. Una penalizzazione tempestiva e pubblica avrebbe potuto modificare l’esito della lotta salvezza. Non è accettabile che questa irregolarità determini una retrocessione solo del Cosenza e del Cittadella. Non si tratterebbe di un precedente isolato. Nel 2003, dopo il "caso Catania", ci fu l'annullamento delle retrocessioni per una sola stagione. La struttura del campionato non è intoccabile se c'è necessità di garantire equità e di non far perdere credibilità al calcio. Potrebbe essere una riforma temporanea con impegno a rientrare a 20 o 22 squadre l’anno successivo, attraverso maggiori retrocessioni".