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![]() Guarascio commenta la retrocessinesolo in una nota e promette novità sulla cessione![]()
Guarascio commenta la retrocessinesolo in una nota e promette novità sulla cessione 14 mag 25 Come prevedibile all'indomani della chiusura del più brutto campionato di sempre il Cosenza Calcio, per bocca, anzi per nota del suo presidente Eugenio Guarascio commenta la retrocessione in serie C senza alcun confronto con la stampa come richiesto e anche promesso a più riprese nei mesi scorsi. Dalla conferenza di ottobre, all'incontro col sindaco Caruso poco più di un mese fa, a finire alla richiesta firmata da tutti i giormalisti sportivi cosentini ancor auna volta ci si nasconde dietro un comunicato pieno di parole e arricchito di un passaggio sulle trattative della cessione societaria con un "potrebbe arrivare alla definizione a brevissimo". Non per spegnere entusiasmi ma ricordiamo parole simili dopo l'incontro a Palazzo dei Bruzi che non hanno mai dato seguito a fatti. I nsotri dubbi sono alimentati da quel "potrebbe" che è tutto un programma. Ancora oggi si continua sulla stessa linea promettendo qualcosa senza un cenno materiale e reale di eventuali "compratori". Per dovere di cronaca pubblichiamo integralmente la nota della società in attesa di ulteriori sviluppi come San Tommaso non crediamo alle promesse fin quando non toccheremo con mano carte e fatti che farebebro felici una intera città e una intera provincia. “Si sono conclusi ieri sera con la gara di La Spezia sette bellissimi anni di Serie B. La delusione e l’amarezza per la retrocessione oggi, probabilmente, non consentono ai più di guardare e valutare con serenità e lucidità il percorso che abbiamo fatto. Stagioni che hanno visto il Cosenza competere nella seconda serie nazionale lottando con orgoglio per difendere la categoria e tentare, come nella scorsa stagione, di raggiungere obiettivi più ambiziosi conquistando il quinto miglior piazzamento della storia rossoblù. Come ogni anno anche all’inizio di questa stagione abbiamo fatto delle scelte, nell’intento di migliorarci, portando a Cosenza il Direttore Beppe Ursino che avevamo corteggiato a lungo in passato, il promettente Direttore Sportivo Gennaro Delvecchio, un tecnico come Massimiliano Alvini, del quale abbiamo sempre apprezzato gioco e personalità, e allestendo un organico, composto da alcuni giocatori esperti e altri giovani, per la maggior parte di proprietà. Scelte che nella prima fase del campionato hanno dato segnali più che positivi, facendoci immaginare un’evoluzione diversa da quella poi riscontrata nei mesi successivi. Qualcosa non ha funzionato e ce ne assumiamo tutta la responsabilità, com’è giusto che sia. Abbiamo esperito ogni tentativo possibile e immaginabile per rimediare a quella che, ancora oggi, riteniamo una ingiusta penalizzazione e siamo convinti che una sanzione così afflittiva non sarà mai più comminata per simili circostanze. Ma quello che più conta adesso, per noi e per l’ambiente tutto, è pensare al futuro. La nostra intenzione è sempre quella di cedere la Società, per come abbiamo già detto più volte, anche in presenza del Sindaco della città. La volontà, che coincide con i desideri della tifoseria, è quella di assicurare un futuro roseo al Cosenza. Ci sono situazioni concrete in essere ed una, in particolare, potrebbe arrivare alla definizione a brevissimo. In questi mesi, parallelamente all’impegno sportivo, abbiamo lavorato per individuare e condividere un percorso utile al trasferimento della proprietà con soggetti che avessero capacità economico – finanziarie in grado di garantire un immediato ritorno in Serie B. Il Cosenza dunque non si ferma qui, sgombriamo il campo da ogni dubbio o perplessità. Comprendiamo l’interesse da parte delle Istituzioni, della stampa e dei sostenitori, pertanto ci impegniamo ad informare con assiduità di ogni ulteriore passaggio nell’evoluzione di questa fase fondamentale per la ripartenza del Cosenza. E seppure in un momento di dispiacere e non di esultanza chiudiamo con un “Forza Lupi”, sperando che presto il nostro urlo torni a riecheggiare nel “San Vito Gigi Marulla” e negli stadi più importanti d’Italia”.
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