Un Cosenza senza anima a Salerno si avvicina sempre più alla serie C

25 apr 25 Una sindrome o è proprio il DNA di questa squadra che sta precipitando dritta dritta in serie C? Il Cosenza anche a Salerno mette in mostra il suo lato peggiore. Appena prende gol sparisce dal campo. Un evidente vuoto di carattere che ha segnato tutta la stagione. Primo tempo con occupazione quasi militare dell'area avversaria ma con gli immancabili errori difensivi che i padroni di casa non sfruttano. Dopo 5 minuti della ripresa con la difesa, croce di questo campionato, pizzata malissimo i granata passano in vantaggio con la complicità di micai. Sono passati appena 5 minuti della ripresa e puntualmete appena preso il gol il Cosenza esce di scena.

Una squadra costruita male senza nerbo e senza carattere. Tanti giovani in cerca di gloria e tanti giocatori in cerca di carattere. Ma quello o lo si ha o non puoi inventartelo. L'esperienza di cui scrivevamo a inizio stagione non c'è e la qualità è quella che è. D'altronde se investi poco non puoi pretendere che dalla sera alla mattina accada il solito miracolo per giunta in una stagione che mostra un livelllamento verso il basso. Solo tre o quattro le squadre che spiccano, e qusto ti fa arrabbiare ancora di più mordendo le mani.

Niente da fare. Il Cosenza è con un piede e mezzo in terza serie e non ha alcun progetto per il futuro. Non ha una dirigenza degna di questo nome. Non ha strutture adeguate nè tantomeno un settore giovanile su cui fare affidamento. Ogni anno rivoluzione in tutti i settore e questo è il risultato.

Una stagione fallimentare figlia dell'improvvisazione. Sarà stata la crisi del post covid, il mancato cospicuo introito dei diritti TV, sta di fatto che alla fine il conto arriva ed è salatissimo. Non si può, per sei/sette anni di fila finire la stagione attaccati alla bombola dell'ossigeno raccogliendo solo brutte figure. Si fa anche difficoltà a raccontare quanto accade.

La peggiore stagione della storia del Cosenza. E' la volta buona che si volti pagina perchè lo stillicidio, che sembra non avere fine, sta uccidendo anche la voglia di divertirsi guardando il gioco del calcio. Un colpo di reni, una bella uscita di scena e nient'altro. Perchè così non può più continuare.

Tabellino

Salernitana-Cosenza 3-1
Reti: 50′ Corazza, 65′ Ferrari, 79′ Tongya, 83′ Zilli

SALERNITANA: Christensen; Ruggeri, Ferrari, Lochoshvili; Ghiglione, Amatucci, Tello (46′ Hrustic), Corazza; Soriano (76′ Stojanovic), Verde (60′ Tongya); Cerri (60′ Simy). A disp.: Sepe, Gentile, Njoh, Caligara, Reine-Adelaide, Jaroszynski, Girelli, Raimondo. All.: Marino

COSENZA: Micai; Sgarbi, Hristov, Venturi; Ricciardi (82′ Martino), Gargiulo, Kouan (54′ Charlys), Ricci (73′ D’Orazio); Florenzi, Rizzo Pinna (54′ Mazzocchi); Artistico (82′ Zilli). A disp.: Vettorel, Cimino, Fumagalli, Dalle Mura, Caporale, Ciervo, Kourfalidis. All.: Alvini.

ARBITRO: Di Marco di Ciampino.

Spettatori: 16.843, di cui 143 ospiti

Ammoniti: Kouan, Tello, Ruggeri. E

Recupero: 3’pt – 6’st

Angoli: 5-11 (2-5)

Note: Pomeriggio soleggiato, campo in buone condizioni. Si gioca con il lutto al braccio per la scomparsa di Papa Francesco. Osservato un minuto di raccoglimento per la scomparsa del Pontefice.

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