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![]() Cosenza al lavoro nel caos calmo in vista del Bari, in due a parte![]()
Cosenza al lavoro nel caos calmo in vista del Bari, in due a parte 27 apr 25 Dopo la giornata di riposo subito dopo la sconfitta di Salerno a cui è seguita la chiacchierata serata allegra di alcuni giocatori, la squadra del Cosenza ha ripreso ad allenarsi in vista della prossima gara che si giocherà giovedì prossimo, nuovo boxing day, il terzo di fila anche se il primo di Pasquetta è saltato, del 1° maggio. Di scena al campo del Marulla il Bari di Longo che ha perso in casa contro il Modena. Un momento decisamente poco felice per i giocatori rossoblù che sul campo hanno mostrato poco carattere e spina dorsale. Giù al primo gol subito la formazione allenata da Mister Alvini sembra aver perso quella fiducia in se stessa che in passato era riuscita a mettere in mostra ribaltando diverse volte il risultato. A Salerno sembravano già tutti in vacanza come se la retrocessione fosse cosa fatta. Solo Zilli ha fatto vedere la giusta cattiveria che avrebbe dovuto accompagnare tutta la squadra in una situazione di classifica del genere. Grazie ad Alvini Un sistuazione abbastanza complicata anche dentro lo spogliatoio dove manca un uomo guida che possa mettere ordine alla confusione totale che regna anche nella dirigenza. Il coach sta provando a fare miracoli. Diverse volte ha portato a pranzo a sue spese la squadra per rimettere assieme i cocci che putualmente si ritrova tra le mani. Una rosa indeguata per la B Una stagione complicata quella che si è trovato a gestire con una rosa inadeguata al campionato cadetto. Troppi giocatori che vengono da esperienze negative con retrocessioni, abituati alle sconfitte, nessuno stimolo o reazione. Una lavoro quasi impossibile per il tecnico che, però, era riuscito a partire macinando punti nella prima parte della stagione. Poi si è rotto il giocattolo. Non sappiamo bene cosa sia successo ma di sicuro l'incertezza con una dissennata gestione societaria che ha portato ai quattro punti di penalizzazione ha fatto da scivolo al morale che è finito sotto i piedi. Retrocessione quasi acquisita Si parla ancora oggi di matematica, di opportunità e di possibilità ma le statistiche parlano chiaro, la vittoria manca dall'8 marzo, contro la Reggiana, quasi due mesi, e nelle ultime cinque gare sono stati realizzati due punti su quindici a disposizione. A questo punto sarebbe opportuno dare spazio a qualche giovane di belle speranze mai visto all'opera come il portiere Vettorel, di cui Braglia era un estimatore, o del giovane Contiero, per preparare la prossima stagione. Visti solo in allenamento, le poche volte a cui è stato possibile assistere e di cui solo l'allenatore può valutare e dire di più frquentandoli quotidianamente, si sa davvero poco di loro. Caos totale Riesce anche a noi difficile, dopo questo evidente disastro, raccontare quello che accade e magari provare a tenere accesa la fiammella della speranza chiedendo il rispetto della tiofoseria e della maglia. Sembra quasi che si ha paura, ma questo è, nel mostare la totale disorganizzazione che gli ultimi fatti hanno messo in luce. Trasferte con due, tre Team manager a rotazione, il buon Kevin messo quasi da parte, e a volte partiti solo con il segretario. Cose incredibli per una società profesionistica. Chi controlla? Nessuno. E' arduo fare il normale lavoro, figuratevi il nostro che proviamo a raccontare cercando di evitare lo scoperchiare il vaso di Pandora. Ma non per prostrarsi al padrone di turno ma semplicemente per cercare di tenere unito ambiente, squadra, gruppo. Aveva ragione il buon Di Marzio quando chiedeva al suo braccio destro, il mitico Ferroni, di controllare i giocatori fin sotto casa per poi punire chi sgarrava. Adesso ci si scandalizza ipocritamente quando si raccontano gli incredibili, ma veri, retroscena. Na birretta con i compagni all'una i notte uno o due giorni prima della partita o essere buttati fuori dai locali da chi ha un pò di orgoglio cosentino nel sangue. Succede anche questo. Potremmo scrivere un libro, altro che le minacce velate via whatsapp. Disorganizzazione "Ammuccia ammuccia ca para tutto" dicono a Cosenza (nascondi nascondi ma tutto salta agli occhi) piccola città di provincia dove tutti vedono e pochi parlano. Magari basta na maglietta, nu paru i quazietti o un pantaloncino e tutto è a posto. Ecco questo è il risultato di una gestione disorganizzata e superficiale che finisce poi tra le righe dei dispositivi di giustizia che sprofondano nella melma Cosenza e il Cosenza. Oggi è andata così sul campo Nel frattempo il diario quotidiano, che dobbiamo comporre per grazia ricevuta, dice che Garritano continua a curarsi il problema al polpaccio mentre anche oggi Cruz ha lavorato a parte. A lui si aggiunge Artistico che ha svolto lavoro differenziato. Per domani è prevista una doppia seduta.
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