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Eccone un altro: Capozucca scivola su Cosenza
Eccone un altro: Capozucca scivola su Cosenza 07 giu 22 Non bastava l’uscita infelice della giornalista vicentina e del tifoso scemunito che ha paragonato i calabresi alle scimmie. Ora arriva anche un signor nessuno in cerca di visibilità che dopo aver portato in serie B il Cagliari si prende il lusso di offendere Cosenza e la sua storia paragonando la città dei Brettii ad uno sperduto paesino qualunque. Stiamo parlando del DS del Cagliari, Stefano Capozucca, romano di 67 anni, che alla presenza dei giornalisti e con il DG Mario Passetti, prova a spiegare la retrocessione di una squadra allestita con ben altre ambizioni. L’apice del suo parlare lo tocca quando rivolgendosi ai giornalisti con fare peloso, interrompendo la domanda del collega Vincenzo Frigo, della Stampa di Torino, butta lì allargando le braccia un “Retrocedere è brutto per tutti, anche per i giornalisti che seguono la squadra. Un conto è andare a San Siro, un altro a Cosenza..”. Un’affermazione gratuita da cui il collega de La Stampa prende subito le distanze replicando “Io vado a seguire il Cagliari dove mi mandano, in serie A, in B in C, a Cosenza come ad altre parti”. Una caduta di stile per un altro personaggio, dopo la Pinna e il 23enne, in cerca d’autore o forse in cerca di visibilità. Evidentemente parlare di Cosenza fa tendenza per arrivare subito sulle prime pagine dei giornali. Ma questo illustre sconosciuto chi è, da dove viene e soprattutto dove vuole arrivare con la pochette di circostanza per giustificare una retrocessione dura da smaltire per come avvenuta. Noi saremo ben felici di accoglierlo nella nostra città, come facciamo con tutti. Non sappiamo il nobile popolo sardo, terra di cultura e accoglienza, con una identità precisa come accoglierà le esternazioni di un ignorante che oltre ad offendere una città, e una provincia offende la storia della magna Grecia, dell’Atene di Calabria. Non la pensava così quel Gigi Riva che a Cosenza venne a inaugurare lo stadio San Vito giocando negli anni 60 (1 novembre 1967) con la Nazionale Italiana (Italia-Cirpo 5-0) e realizzando una tripletta, lui vera storia del calcio italiano, accolto da un pubblico festante. Guarda il Video del momento della conferenza:
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