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Corbelli: riprendono i lavori per il cimitero dei migranti a Tarsia![]()
Corbelli: riprendono i lavori per il cimitero dei migranti a Tarsia 04 set 25 Una importante notizia per il Paese e il mondo. Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, informa, in una nota, che “stanno per riprendere, a Tarsia, in Calabria, in questo mese di settembre, i lavori per la realizzazione della più grande opera umanitaria , unica al mondo, legata alla tragedia dell’immigrazione, il Cimitero internazionale dei Migranti, che darà dignità alla morte di tutte quelle sfortunate persone (uomini, donne e bambini) che perdono la vita nei tragici naufragi e che vengono seppelliti, senza un nome, con un semplice numerino, in tanti piccoli sperduti cimiteri, quasi tutti calabresi e siciliani, che di fatto ne cancellano così la memoria e ogni riferimento per i loro familiari dei lontani, poveri Paesi del mondo che non sanno dove andare un giorno a cercarli per poter portare un fiore e dire una preghiera. Con il grande Memoriale di Tarsia questa disumanità sarà definitivamente cancellata. Il cantiere sta dunque per essere riaperto, grazie al nuovo contributo della Regione Calabria, fatto concedere dal presidente Roberto Occhiuto, afferma Corbelli. I lavori erano iniziati sette anni fa, alla vigilia del Natale 2018, sempre grazie alla Regione Calabria, all’allora governatore Mario Oliverio e al sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso. Dopo un anno, esaurita la prima tranche e causa anche lo scoppio della pandemia, si erano fermati. Adesso, in questo mese, finalmente, riprenderanno per essere ultimati. Alla fine di luglio c’è stato infatti l’affidamento definitivo, da parte del Comune di Tarsia, dei lavori alla ditta che si è aggiudicata la gara d’appalto e nei giorni scorsi la stessa ditta insieme all’ufficio tecnico del comune di Tarsia hanno effettuato un sopralluogo nel cantiere, dove sta sorgendo la grande opera. Esprimo tutta la mia soddisfazione per questo importante risultato, continua l'attivista per i diritti umani e ringrazio l’attuale presidente dimissionario Occhiuto e l’ex governatore Mario Oliverio, che mi hanno consentito il primo di far riprendere i lavori(dopo aver superato in questi ultimi 4 anni non pochi ostacoli burocratici) e il secondo di aver dato il via all’opera, nel dicembre del 2018. Ricordo che questa grande opera sorge su una vasta area di quasi 30mila mq, una collina della Pace, di fronte al Lago e, significativamente, al vecchio camposanto comunale, in parte ebraico, e proprio a un tiro di schioppo dall’ex Campo di Concentramento di Ferramonti, un luogo di prigionia durante la seconda guerra mondiale ma anche un posto dove è sempre prevalsa l’umanità e la solidarietà e nessuno degli oltre 3000 internati ha subì mai alcuna violenza. Per questa vicinanza e questa storia solidale di Ferramonti è stato scelto il sito di Tarsia per la realizzazione del Cimitero dei Migranti, che sarà intitolato al piccolo Alan Kurdi, il bambino siriano morto, agli inizi di settembre del 2019, sulla costa davanti la Turchia, insieme alla giovane mamma Rehana e al fratellino Galip, e diventato purtroppo il simbolo dell’immane tragedia dell’immigrazione. Saranno a Tarsia il giorno dell’inaugurazione la zia paterna(che vive in Canada e con la quale sono in contatto da alcuni anni) e il papà del piccolo Alan, che è rimasto in Siria".
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