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      Conte a Cosenza per il seggio Gentile/Scutellà: furto di democrazia

       

       

      Conte a Cosenza per il seggio Gentile/Scutellà: furto di democrazia

      29 mar 25 "Oggi siamo qui per denunciare un furto di democrazia che è stato fatto contro Elisa Scutellà, con la sua esclusione dal Parlamento. Un torto commesso ai danni dei Cinquestelle e di tutti i cittadini calabresi che hanno espresso liberamente e coraggiosamente il loro voto a favore della nostra parlamentare". Lo ha detto Giuseppe Conte parlando con i giornalisti a margine della manifestazione organizzata dal movimento a Cosenza. "Le regole che avevano consentito ad Elisa Scutellà di essere eletta - ha aggiunto Conte - sono state sovvertite per buttare fuori dal Parlamento la nostra rappresentante e mettere al suo posto, grazie ad una gentile concessione, un 'figlio d'arte' appartenente ad una famiglia che ha un forte potere di condizionamento e di potere e che appartiene ad un sistema clientelare i cui effetti si fanno sentire anche a Roma fino a condizionare la maggioranza di governo".
      "Oggi da Cosenza è arrivato un messaggio chiaro: 'La Calabria alza la testa' e non accetta le prepotenze di questa maggioranza di governo, che cambia le regole elettorali retroattivamente per togliere un seggio ad un rappresentante del Movimento 5 Stelle e darlo a uno di Forza Italia. Meloni, Crosetto, Calenda e tutti i loro amici del partito trasversale della guerra se ne facciano una ragione: il M5S esiste e non smetterà mai di essere la voce dei veri democratici, di chi vuole costruire un'Europa di pace e rigetta la logica del riarmo per pretendere investimenti per sanità, scuola, trasporti e diritti". Lo scrive sui social il leader M5s Giuseppe Conte.
      "Sui dazi l'Italia non può assolutamente dare segnali di smarcamento rispetto all'Europa. Perché di fronte ad una minaccia che ci viene rivolta bisogna opporre una contro minaccia". Lo ha detto a Cosenza il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. "Occorre essere uniti in Europa - ha aggiunto Conte - e lanciare un forte segnale di dissuasione per fare capire al nostro tradizionale alleato che i dazi fanno male soprattutto agli Stati Uniti".
      "Oggi il partito trasversale delle armi, da Meloni a Calenda, attacca furiosamente il Movimento Cinque stelle, ma noi non ci fermeremo. Saremo il 5 aprile a Roma per dire no a questo piano di riarmo perché dobbiamo offrire ai nostri giovani un futuro di speranza, non di disperazione". Così Giuseppe Conte parlando con i giornalisti a Cosenza a margine della manifestazione promossa dal Movimento 5 Stelle in segno di protesta contro l'esclusione dal Parlamento della deputata Elisa Scutellà. "Servono piuttosto soldi - ha aggiunto Conte - per la sanità, la scuola, la ricerca, per l'università e per tutto quello che fa bene al nostro paese ed ai nostri cittadini per combattere il carovita e il caro bollette".
      "Io non so che conoscenza abbia il ministro Crosetto dell'avvocatura e se sia in grado di giudicare chi è di prima o sesta fila come avvocato. So per certo che in un paese serio, in un governo serio, lui non avrebbe mai fatto il ministro della Difesa, visto che un minuto prima era rappresentante ufficiale delle industrie delle armi". Lo ha detto il leader M5S Giuseppe Conte rispondendo a Cosenza ad una domanda dei giornalisti sulla dichiarazione del ministro della Difesa, Guido Crosetto, che lo riguarda.

      Scutellà ha presentato ricorso

      "Sulla mia esclusione dal Parlamento ho presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Cosenza. Il voto dei calabresi è stato calpestato e l'obiettivo subdolo di chi ha messo in atto questa ingiustizia è quello di cancellarci politicamente". Lo ha detto, nel corso della manifestazione organizzata dal Movimento Cinquestelle a Cosenza, Elisa Scutellà, esclusa dal Parlamento a vantaggio del forzista Andrea Gentile. "Vogliono controllare il voto - ha aggiunto Scutellà - prima e dopo le elezioni. Noi siamo la vera Calabria, fatta di persone oneste. La prossima volta Gentile lo batteremo per cinquemila voti, altro che cinquanta".

       

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