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![]() Corte Conti: necessario harantire coperture su poliriche acqua![]()
Corte Conti: necessario harantire coperture su poliriche acqua 15 mag 25 Positiva la linea adottata nel Pnrr ma è necessario garantire le coperture finanziarie. Questa in sintesi la valutazione della Corte dei conti nella sua relazione semestrale sul Pnrr in un focus sulle le politiche dell'acqua ed il servizio idrico integrato che costituisce uno dei settori oggetto di interventi specifici con due riforme e quattro linee di investimento, per un totale di circa 5,4 miliardi di risorse programmate. Per la Corte l'impostazione adottata dal Pnrr risulta coerente con la necessità di provare a risolvere le criticità strutturali che ancora limitano il pieno passaggio del settore ad una gestione maggiormente industriale; le priorità di intervento alla base sia delle riforme che degli investimenti risultano allineate alle problematiche principali del servizio idrico, nonché coerenti con i fabbisogni, infrastrutturali e riformatori, richiesti dal settore, e non ancora soddisfatti dai vari interventi normativi e regolatori finora susseguitisi. Bene anche la riforma volta a semplificare la normativa e rafforzare la governance del servizio idrico con l'adozione del Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico Affinché la riforma possa dispiegare appieno i suoi effetti, tuttavia, è fondamentale che venga assicurato il reperimento delle idonee coperture finanziarie, necessarie in particolare all'implementazione degli stralci attuativi da programmare (12 miliardi), dando seguito ai finanziamenti ad hoc varati con la Legge di Bilancio per il 2025, per almeno 708 milioni. Quanto agli investimenti, il totale dei progetti relativi al servizio idrico integrato presi in considerazione nell'analisi svolta, ammonta a circa 8 miliardi, di cui 5,34 finanziati con risorse proprie del Pnrr. La relativa attuazione vede un ruolo di primaria importanza per i gestori del servizio idrico (3,8 miliardi, quasi la metà del totale dei fondi). La ripartizione territoriale delle risorse risulta altresì coerente con i divari infrastrutturali osservati a livello geografico: viene infatti destinata una quota maggiore di risorse, sia in termini assoluti che in termini pro-capite, al Mezzogiorno. L'importo delle gare bandite ammonta al 94% del totale dei finanziamenti assegnati, e quello delle aggiudicazioni al 70%, con una dispersione territoriale che appare piuttosto contenuta. Seppur con alcuni ritardi rispetto ai cronoprogrammi, circa la metà dei progetti finanziati si trova nella fase centrale di esecuzione, e circa un terzo è entrato nella fase del collaudo. Per poco meno di un terzo dei progetti l'avanzamento sta procedendo a rilento rispetto a quanto programmato, mentre il 70% circa è in linea con il cronoprogramma. I ritardi tendono a concentrarsi maggiormente nelle regioni del Mezzogiorno. I ritardi in termini di avanzamento riguardano principalmente le fasi preliminari. In media l'avanzamento dei progetti risulta piuttosto basso, pari al 22%, un dato che potrebbe risentire tuttavia di eventuali ritardi nella rendicontazione e di un valore programmato che eccede il target minimo stabilito in sede di definizione dei traguardi del Pnrr..
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