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![]() Iniziato Consiglio regionale, Occhiuto interviene sulla sua vicenda giudiziaria![]()
Iniziato Consiglio regionale, Occhiuto interviene sulla sua vicenda giudiziaria 25 giu 25 Una informativa del Presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, sull'inchiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro che lo vede indagato per corruzione potrebbe fare da prologo all'odierna seduta del Consiglio regionale, iniziata in trado pomeriggio a palazzo Campanella. Occhiuto stesso, nei giorni scorsi, aveva anticipato la sua disponibilità ad intervenire in Aula, in risposta alla necessità di fare chiarezza sulla vicenda, avanzata dal centrosinistra. L''ordine del giorno della seduta, composto da 7 punti, non prevede, comunque, al momento, nessun intervento del Presidente. Si comincia con l'esame della proposta di legge, di iniziativa dei consiglieri, Gianluca Gallo (FI),e Pierluigi Caputo (Forza Azzurri) recante: "Disposizioni per l'attuazione di un sistema di gestione dei dati in blockchain per la tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti della filiera agroalimentare della Calabria", per poi passare alla proposta di legge, di iniziativa della Giunta regionale, inerente il "Concorso agli obiettivi di finanza pubblica di cui all'art. 1, comma 527, della legge 30 dicembre 2023, n. 213". Al terzo punto, a firma dei consiglieri, Luciana De Francesco (FdI), Salvatore Cirillo (FI) e Antonio Montuoro (FdI), la proposta di legge inerente le "Politiche di prevenzione dello sfruttamento e degli abusi in danno di minori", ed al quarto quella recante: "Disposizioni per il riconoscimento della rilevanza sociale delle malattie reumatologiche e per l'attuazione della Rete reumatologica regionale", sottoscritta dai consiglieri Pasqualina Straface (FI), Sabrina Mannarino (FdI), Pietro Raso (Lega) e Ferdinando Laghi (DeMa). A seguire l'esame abbinato di due proposte di legge sullo stesso tema: "Norme per il contrasto del fenomeno della violenza di genere", una di iniziativa della Giunta regionale e la seconda a firma del consigliere Amalia Bruni (Pd). Completa l'elenco la proposta di legge, d'iniziativa del consigliere Antonio Montuoro (FdI), recante: "Conservazione, valorizzazione e promozione dell'opera di Mattia e Gregorio Preti e del Museo Civico di Taverna, quali patrimoni artistico-culturale della Calabria". Cocnluderà la seduta lo svolgimento di otto interrogazioni in elenco, ex art. 121 e 122 del regolamento interno del Consiglio regionale. Occhiuto sulla sua vicenda In accoglimento di una specifica richiesta presentata di una parte della minoranza al Presidente del Consiglio Filippo Mancuso, il Presidente della Giunta Roberto Occhiuto è intervenuto, in apertura della seduta di Consiglio, sulla vicenda giudiziaria in cui é coinvolto. È stato il capogruppo Pd, Domenico Bevacqua. a spiegare le ragioni della richiesta. "Sappiamo bene - ha affermato Bevacqua - che non possiamo entrare nel merito del processo. Questa non è un'aula di tribunale, ma è comunque un organismo politico-istituzionale che ha, non solo il dovere, ma anche l'esigenza di essere messo a conoscenza di vicende personali, anche diverse dall'impegno istituzionale". "Ho ritenuto di essere comunque presente oggi a questa seduta - ha affermato Occhiuto - perché come sanno i consiglieri di maggioranza e di minoranza io non mi sono mai sottratto ad alcun confronto e ad alcuna discussione in Consiglio regionale. E non voglio farlo nemmeno in questa occasione. Credo che un'informativa su fatti che allo stato non sono noti nemmeno a me, sarebbe in qualche modo irrituale, ma spiego quello che è successo per il livello di conoscenza che ne ho". Occhiuto ha così ripercorso la vicenda che lo riguarda, iniziata il 6 di giugno con una telefonata del comandante provinciale della Guardia di Finanza che lo avvisava della necessità di notificargli un atto. "Scopro in quell'occasione - ha detto Occhiuto - di essere stato iscritto da un anno nel registro degli indagati e che la richiesta comunicatami riguardava una proroga di indagini per altri sei mesi. Ma non mi è stato possibile capire quali siano i fatti contestati. Ricevo questo atto con lo stato d'animo che potete immaginare. Perché sono arrivato a 56 anni senza aver mai ricevuto una comunicazione giudiziaria. Comunque cerco di capire di che si tratta. Dopo qualche giorno decido di dare la notizia e di rappresentare anche quello che era il mio stato d'animo chiedendo di essere sentito al più presto". Occhiuto ha detto anche di avere deciso di non fare più dichiarazioni alla stampa dopo la sua partecipazione ad una trasmissione in una televisione nazionale. "Ho letto sulla stampa locale e poi su quella nazionale - ha affermato il Governatore - una serie di fatti dai quali ho dedotto che potessero essere fatti contestati che riguardavano sostanzialmente i miei rapporti societari con un mio ex socio, col quale avevo costituito delle società nel 2016. Fatti che io ritenevo assolutamente ordinari, tipici dei rapporti societari, come mille società italiane tra mille soci. A fronte di uno tsunami di notizie a livello nazionale ho deciso sostanzialmente di dire la mia e di dirla pubblicamente. Ma non sarei intervenuto se non ci fosse stata questa circostanza". "Aspetto - ha proseguito Occhiuto - di essere sentito dai magistrati. Sono molto contento che l'Ufficio di Procura abbia aderito a questa mia richiesta e che é stato concordato con i miei avvocati che sarò sentito entro la pausa estiva. Gli uffici della Procura potevano anche non farlo perché quello mio di chiedere di essere sentito è un diritto, ma è facoltà della Procura accogliere questa possibilità. Questo mi fa pensare che c'é anche da parte della Procura della Repubblica la volontà di accertare la verità nel più breve tempo possibile ed è quello che mi auguro. Per il resto quando dovesse essere necessario, se ci dovessero essere elementi in mia conoscenza, non avrò difficoltà, come mai ne ho avuti, a confrontarmi con il Consiglio regionale. Gli elementi sui quali posso intervenire sono quelli che vi ho rappresentato e sono gli identici elementi che ha riportato la stampa". Il dibattito Interventi pacati in Consiglio regionale in risposta all'informativa del Presidente della Giunta, Roberto Occhiuto, sulla sua vicenda giudiziaria. Il primo a parlare é stato Antonio Lo Schiavo (Misto). "In questi casi - ha detto - bisogna misurare le parole, non una in meno, non una di più. Non siamo giudici e non dobbiamo e non possiamo entrare in vicende, non solo di cui non conosciamo i fatti e gli elementi, ma che prescindono da quello che è il nostro ruolo istituzionale. Il garantismo, però, non può essere ad intermittenza, ma funziona se vale anche nei confronti dell'altra parte politica". Ringraziando il Presidente Occhiuto per l'informativa, Davide Tavernise, capogruppo del Movimento 5 Stelle, ha sottolineato "l'atteggiamento maturo e responsabile dell'Aula, rispettoso dell'istituzione e rispettoso anche della persona del presidente. Mi auguro che lei esca pulito da questa vicenda. Altrimenti ne uscirebbe distorta l'immagine della nostra regione". Il consigliere Ferdinando Laghi (De Magistris presidente) ha motivato la sua scelta di non sottoscrivere la mozione per chiedere l'informativa al Presidente della Giunta,. "Non ho sottoscritto la richiesta - ha detto Laghi - perché la vicenda è indistinta ed il Consiglio non è il luogo preposto a celebrare processi. Il compito dei consiglieri, semmai, è concentrarsi sull'attività legislativa del Consiglio regionale. Interessa di più comprendere perché alcune leggi rimangono inapplicate. Sono molti i problemi da affrontare ed il Consiglio deve essere motore di sviluppo". Ha concluso gli interventi Domenico Bevacqua (Pd), secondo il quale "l'informativa del Presidente e il tenore degli interventi dei capigruppo di minoranza hanno confermato la serietà dell'opposizione. L'equilibrio, la saggezza e la responsabilità e il rispetto verso i calabresi. Ed anche la richiesta avanzata al Presidente Mancuso di mettere all'ordine del giorno questo punto è stata fatta con spirito di responsabilità verso l'Aula". A seguire il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge, d'iniziativa dei consiglieri Gianluca Gallo (Forza Italia) e Pierluigi Caputo (Forza Azzurri), recante "Disposizioni per l'attuazione di un sistema di gestione dei dati in blockchain per la tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti della filiera agroalimentare della Calabria" e, dopo una inversione dell'ordine del giorno, con l'esame abbinato di due distinte proposte, le "Norme per il contrasto del fenomeno della violenza di genere". Prima di lasciare i lavori del Consiglio regionale il Presidente Occhiuto ha espresso apprezzamento per il lavoro fatto da maggioranza e opposizione con l'approvazione delle "Norme per il contrasto del fenomeno della violenza di genere". "Esistono casi - ha detto Occhiuto - in cui sulle donne che denunciano si registra l'ostracismo delle comunità". Il presidente ha fatto riferimento, in particolare, alla vicenda della ragazza di Seminara e della sua famiglia che sono state oggetto di ostracismo da parte della popolazione locale e che, solo grazie all'intervento del Prefetto di Reggio, hanno potuto trasferirsi in altro luogo. "In ragione di questo - ha detto il Governatore - é necessario valutare la possibilità che l'Aterp dia alloggio ai soggetti interessati e che questo possa avvenire in via ordinaria".
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