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![]() Firmato contratto Sanità, aumenti e ferie solidali per 580mila tra infermieri e personale![]()
Firmato contratto Sanità, aumenti e ferie solidali per 580mila tra infermieri e personale 18 giu 25 Un aumento medio mensile di 172 euro per 13 mensilità e novità per migliorare le condizioni di lavoro e valorizzare le competenze professionali. Ed arrivano anche sperimentazioni innovative come quella delle ferie fruibili ad ore e le 'ferie solidali' estese, ovvero la possibilità di cederle anche per assistere parenti di primo grado e non solo i figli come in precedenza. Dopo mesi di confronto serrato è stata firmata all'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran) la pre-intesa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del comparto Sanità per il triennio 2022-2024, che riguarda oltre 580mila dipendenti non medici del Servizio sanitario nazionale tra infermieri, ostetriche, tecnici ed amministrativi. Nel piatto sono dunque previsti aumenti medi tra i 150 e i 172 euro mensili. Si tratta di 1,5 miliardi, più altre risorse stanziate per i pronto soccorso e le indennità di specificità per un totale di 1,7 miliardi di euro. L'accordo è stato raggiunto con la firma dei sindacati Nursind, Cisl Fp, Fials e Nursing up, inizialmente contrario. Non hanno invece siglato la pre-intesa la Cgil e la Uil. Ed ora già si punta al prossimo rinnovo contrattuale 2025-27. "La firma della pre-intesa è una buona notizia per i lavoratori che aspettavano da tempo la conclusione delle trattative e finalmente potranno beneficiare non solo degli incrementi salariali ma anche delle nuove tutele previste dal contratto. Il Governo ha già garantito le risorse necessarie per il rinnovo 2025-2027 e mi auguro si proceda speditamente nell'esclusivo interesse dei lavoratori", afferma il ministro della Salute Orazio Schillaci. E per il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato il nuovo contratto riconosce il "ruolo essenziale di questi lavoratori nella tutela della salute pubblica". E' stato raggiunto un accordo "utile, equilibrato e orientato al futuro. Ora si potrà avviare con maggiore serenità anche la prossima fase per il rinnovo 2025-2027", ha commentato il presidente Aran Antonio Naddeo. Soddisfatto il leader del Nursind Andrea Bottega. Nel contratto ci sono infatti una serie di diritti e novità che, rileva, "fanno la differenza col passato". Innanzitutto, la valorizzazione delle prestazioni aggiuntive a 50€/ora, l'aumento degli incarichi fino a 1.500 euro, l'estensione delle ferie solidali e la previsione del buono pasto per chi lavora in smart working. Ed ancora: tutele rafforzate per la libera professione, valorizzazione economica per il profilo dell'autista soccorritore, il patrocinio legale per i casi di aggressione. Maggiore attenzione anche al personale turnista, sempre più in fuga dal Ssn. Quanto alla parte economica, "non è sufficiente - precisa Bottega - ma valutiamo comunque positivamente la possibilità di incrementare del 50% in sede di contrattazione aziendale l'indennità di base del personale sanitario laureato per particolari unità operative, come anche la priorità data all'aumento dell'indennità notturna". Prevista poi l'equiparazione economica delle ostetriche agli infermieri sull'indennità di specificità. Per entrambe le figure l'aumento contrattuale mensile lordo è di 150 euro a cui vanno aggiunti per il personale del pronto soccorso altri 175 milioni da distribuire con accordi regionali. Parla di "svolta" il leader del Nursing up Antonio De Palma, evidenziando anche le maggiori possibilità di percorsi di carriera con l'Area di Elevata Qualificazione "finalmente accessibile anche senza laurea magistrale". Ed ancora: mobilità 'trasparente' con le aziende che necessitano di personale che dovranno emettere bandi almeno una volta l'anno. "Finalmente risposte concrete", afferma la Cisl Fp. E per Marco Alparone, presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità, la firma del contratto "rappresenta un ponte per un lavoro più ampio avviato presso la Conferenza delle Regioni sulla valorizzazione del personale". Si dissociano invece Fp Cgil e Uil Fpl, che non hanno firmato confermando una posizione di rottura: "Chi firma senza risorse si assume la responsabilità di svendere 580.000 professionisti", affermano i due sindacati esprimendo "profondo sconcerto e indignazione" ed annunciando ulteriori mobilitazioni.
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